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Il mondo è un posto pieno di pericoli? Ci pensa "Worst case scenario" di Blackie Edizioni a salvarvi la pelle

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Worst case scenario
di Joshua Piven & David Borgenicht
Blackie Edizioni, febbraio 2023

Traduzione di Chiara Mancini

pp. 353
€ 21 (cartaceo)

Siamo spiacenti di comunicarti che là fuori è ancora un mondo pericoloso. (p. 17)
Si apre così l'introduzione a questo manuale che ha venduto più di dieci milioni di copie (e ha salvato dieci milioni di vite) in America, pubblicato in Italia da Blackie Edizioni e stilato dagli autori ed esperti in sopravvivenza Joshua Piven e David Borgenicht. 
"Worst case scenario", che tradotto in italiano significa "nella peggiore delle ipotesi", è quello che promette di essere: un manuale di sopravvivenza per situazioni estreme. Divertente e al tempo stesso utile, ci pone davanti decine di casi in cui una persona può trovarsi in difficoltà o addirittura in fin di vita e ci spiega, tramite i consigli di esperti e di tecnici, come reagire, cosa fare, cosa NON fare, per salvare la pelle.
I casi sono divisi per tematiche, dunque avremo sette macro aree: Grandi fughe e grandi ingressi, Zanne e artigli, La miglior difesa, Salti nel buio, Problemi tecnici, Condizioni critiche e Sopravvivere alle avventure. 
Devo dire che, in linea generale, la casistica aderisce a un pubblico molto "americano" e meno "europeo", se pensiamo che ci vengono presentate soluzioni  a come sopravvivere a un tornado, a uno tsunami, a un attacco di droni (?), a un clown assassino (!) addirittura a un attacco pirata (vero è che nel Mar dei Caraibi, e anche nel Mediterraneo ma con meno frequenza, si verificano tutt'oggi). Altre casistiche sono al limite della cinematografia, ad esempio saltare tra due auto in corsa, o da una sola, o da una moto a un'auto, o da un palazzo in un cassonetto, far nascere un bambino in macchina (già più probabile). Ecco alcune di queste proposte sono apparse come più comiche che preoccupanti, anche se, ehi!, non si può mai sapere nella vita.
Invece altre (la maggior parte) le ho trovate molto molto utili, ho imparato molte cose che non sapevo e credo sia questa la vocazione di un testo di questo tipo.
Andrò a elencare ciò che mi è sembrato efficace: molto utile è sapere come abbattere una porta, come scappare da un auto che affonda, e, incredibile ma vero, come sopravvivere se si è sepolti vivi (può sembrare assurdo e anche comico, ma la vita a volte riserva grandi sorprese).
La seconda sezione dedicata agli attacchi da parte di animali selvatici mi ha insegnato cosa si deve e non si deve fare se si viene aggrediti da un serpente, da uno squalo, da uno sciame di api. Molto utile sapere inoltre come incassare un pugno, come proteggersi in caso di grande folla dove si rischia il soffocamento, come riconoscere qualcuno che sta mentendo e come salvare un cellulare che cade nel wc (a chi non è mai capitato? a me almeno due o tre volte).
Anche la spiegazione di come orientarsi senza GPS è indispensabile, e di come usare un defibrillatore o riconoscere un attacco di cuore, sopravvivere a un terremoto, a una valanga, a un'inondazione.
Insomma, di pericoli è pieno il mondo. 
Ciò che emerge maggiormente è un consiglio sopra tutti gli altri: mantenere la calma, non andare in panico. 
La forza di volontà è la cosa più importante di tutte quando si tratta di sopravvivenza: non bisogna mai prendere il brutto vizio di arrendersi. La forza mentale entra in gioco soprattutto quando capita (e prima o poi capiterà) di commettere un errore. (p. 14)
Gli autori ci dicono in soldoni che potrebbe capitare di essere vittime di una catastrofe, di una situazione al limite, e sappiamo bene quanto tutto questo oggi sia vero. Lo scopo del manuale non è quello di far memorizzare ai lettori le tecniche precise, ma di insegnare a mantenere la calma. Se poi, in casi estremi, uno si ricorda che per proteggersi dall'attacco di uno squalo non bisogna dargli pugno sul muso (come spesso si dice) ma al coccodrillo sì, allora tanto di guadagnato.
Pregio del manuale inoltre è che si imparano molte cose: non sapevo ad esempio che su certi voli ci potrebbe essere la presenza di uno sky marshal, soprattutto sui voli delle compagnie israeliane, una sorta di "guardiano" dell'ordine che può intervenire in caso di dirottamento. Come non sapevo cosa fosse il doxing, una variante di furto digitale di informazioni personali al fine di bullizzare e truffare il malcapitato; non sapevo che fosse possibile salvarsi dalle sabbie mobili e anche da un paracadute che non si apre.
Per concludere, bisogna prendere il manuale con apertura mentale, ché alcune cose potrebbero sembrare assurde o poco verificabili, ma se ci pensiamo, dei sopravvissuti a un terremoto o a un attentato, quanti di loro avrebbero potuto prevederlo prima?
La realtà a volte supera l'immaginazione, per cui occhi aperti e buona sopravvivenza.

Deborah D'Addetta