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Reagire sempre, anche quando la storia prova a schiacciarci: "Lungo petalo di mare", il nuovo romanzo di Isabel Allende

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Lungo petalo di mare
di Isabel Allende
Feltrinelli, 2019

pp. 352
€ 19,50 (cartaceo)
€ 12,99 (ebook)


Forse i cultori della Isabel Allende del realismo magico resteranno delusi, a scoprire che l'attesissimo Lungo petalo di mare è un romanzo storico. L'invito, invece, è quello di non fermarsi all'etichetta, ma di aprire il romanzo e intraprendere la navigazione nella vita tutt'altro che calma dei protagonisti. 
Sono tante le tempeste che Víctor Dalmau e Roser Bruguera dovranno affrontare: lui, tanto per cominciare, lo scopriamo alle prese con un cuore pulsante tra le sue mani, nelle prime pagine del romanzo, mentre fuori si consuma la Guerra civile spagnola; lei, nello stesso periodo è a casa dei Dalmau, la sua famiglia affidataria, e condivide il suo tempo con i genitori di Víctor e Guillem, il bel fratello che ha rapito il cuore di Roser. 

Mentre le pagine della guerra si avvicendano a quelle della scoperta dell'amore - furtivo e notturno - tra Roser e Guillem, facciamo la conoscenza di personaggi dalla forza straordinaria, che non verrà mai meno nel corso di tutta la narrazione. Quando si tratta di mostrare coraggio, nessuno si sottrae, e questo porterà Guillem a cadere sotto le armi, prima di sapere che la sua amata Roser è incinta di loro figlio. E Víctor, manco a dirlo, aspetta a rivelare la terribile notizia alla ragazza, soprattutto perché la situazione storica precipita accanto a loro. Prima che arrivi Franco, con le sue truppe, è il momento della fuga attraverso i Pirenei, per raggiungere la tanto sospirata Francia, in cui la famiglia sperava di trovare la salvezza. Sono queste le pagine di forse maggiore intensità, perché la strada è lastricata di pericoli e di enormi fatiche, tra campi di concentramento, fame perenne ma anche grandi gesti di solidarietà civile.
Poi, la notizia, quasi un miraggio: Roser e Víctor possono provare a cercare salvezza in Cile, emigrando insieme ad altri duemila spagnoli grazie al Winnipeg, l'imbarcazione noleggiata da Pablo Neruda per portare in salvo i profughi. L'unica condizione per viaggiare insieme? I due ragazzi devono sposarsi, ma questa - dopo i tanti sacrifici sopportati - non pare nemmeno una condizione da discutersi: d'altro canto, i due si amano come fratelli, e possono fingersi innamorati senza mai davvero consumare il matrimonio. Mentre le altre coppie fanno il turno sulle scialuppe di salvataggio della nave per avere un po' di intimità, Roser e Víctor si chiudono lì per non dare nell'occhio e parlano del passato, ma soprattutto delle prospettive per il presente: cosa avrà in serbo il destino per loro e per il piccolo Marcel?

Definito un "lungo petalo di mare e neve" da Neruda, il Cile è al tempo stesso miraggio e opportunità concreta, mentre la speranza di tornare in Spagna si fa sempre più fievole. D'altra parte, la vita adulta dei due protagonisti decolla, ognuno con le proprie possibilità e basta poco per illudersi che le privazioni e i rischi siano finiti. Eppure una terribile ulteriore svolta aspetta i due: nel 1973 il Cile vive il golpe che fa cadere Salvador Allende. Dunque, che fare? Il Cile non è più un posto sicuro, e di nuovo è ora di fare i bagagli e ripartire, questa volta per il Venezuela.

Basato su fatti e personaggi storici, Lungo petalo di mare è quasi un'epopea di ampio respiro, perché ha in sé la grandezza di imprese memorabili e di gesti eroici. I personaggi non perdono mai di vista il loro obiettivo, che è sopravvivere e soprattutto mantenersi umani, anche in condizioni di vita proibitive e per noi, oggi, inimmaginabili. Così, attraverso i loro occhi, abbiamo modo di conoscere uno scampolo della nostra storia novecentesca, in cui slanci di generosità si alternano a episodi di terribile crudeltà. L'equilibrio tra realtà e finzione è mantenuto per tutto il romanzo: quando l'autrice riferisce eventi storici, poco dopo i personaggi tornano a fare nuovamente capolino. In questo modo Isabel Allende garantisce una narrazione sempre avvincente, e rende il romanzo un'ottima lettura anche per chi cerca soprattutto una storia d'amore e di riscatto umano. 

GMGhioni



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Per chi non lo sapesse, #IsabelAllende è tornata! Con #lungopetalodimare la scrittrice omaggia #PabloNeruda, che definì così il Cile. E proprio in Cile approdano i due protagonisti, Victor e Roser, dopo aver subìto le terribili prove della storia: prima, le privazioni durante la rivoluzione spagnola; poi una rocambolesca fuga in Francia, alla ricerca della libertà, finita però drammaticamente in due campi di concentramento. Il Cile è la possibilità di rinascere, ma a una condizione: Victor deve sposare Roser, fidanzata di suo fratello morto in guerra, per giustificare il loro viaggio insieme e il bambino che portano con sé. Un romanzo storico e familiare intenso, che non cede mai alla disperazione, perché può fare conto di due protagonisti fortissimi e dalle mille risorse. Disarmati, forse, solo davanti all'amore. Presto la recensione di @gloriaghioni sul sito! #Feltrinelli #instalike #instalibri #bookstagram #instabooks #inlibreria #inlettura #bookbreakfast #Criticaletteraria #bookish
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