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Dal libraio come dal farmacista, Curarsi con i libri di Ella Berthoud e Susan Elderkin

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Curarsi con i libri
di Ella Berthoud e Susan Elderkin
Sellerio 2013



Da un po' di settimane lo si può vedere in copie ben impilate in libreria, il titolo originale è più invitante della versione italiana, The novel cure. Ricorda un po' Au bon roman, La libreria del buon romanzo di Laurence Cossé, perché dopo averlo consultato per intero avrete un buon compendio di alcuni tra i romanzi più belli della storia e, di sicuro, un'ottima cura per i disturbi più vari.
Le autrici, Ella Berthoud e Susan Elderkin, lo hanno compilato perché sono convinte che i libri possano essere dispensati come rimedi.
La versione italiana è stata curata dallo scrittore Fabio Stassi, che ha anche integrato i suggerimenti delle autrici con titoli italiani. Sospettiamo infatti che, se alla voce "impotenza" la cura sia Il bell'Antonio di Brancati ci sia il suo zampino. Illuminanti le sue pagine d'introduzione al libro, l'osservazione per cui il malessere dell'uomo è comunque al centro delle speculazioni letterarie; l'idea che la stessa attività della scrittura sia un'ossessione, spiegano il legame tra letteratura e malattia. Scrive del potere curativo delle parole, facendo tornare in mente un romanzo di Vincenzo Consolo, Nottetempo, casa per casa, in cui il protagonista, per rinsavire da frequenti attacchi di melanconia scrive uno dopo l'altro gli oggetti che lo circondano: una lunga lista di parole per distogliere il pensiero dal suo malessere, e per guardare a qualcosa di più concreto.
[...] la più fortunata malattia cronica che ci si possa augurare di contrarre sin da bambini è la lettura. Come ogni affezione, si trasmette per contagio e il suo principale veicolo di contaminazione sono l'entusiasmo e l'amicizia. Chi parla con passione di un romanzo che gli è piaciuto è un monatto di questa follia.
osserva Stassi, che senza accorgersene ha dato alla parola "monatto", di manzoniana memoria, un'accezione del tutto positiva.
Chi consiglia un titolo particolare a un amico per aiutarlo a uscire da una sua crisi privata ha già espresso una diagnosi e indicato un farmaco [...].

Affascinante l'idea che possiamo essere tutti un po' streghe e stregoni delle anime altrui e dispensare unguenti in carta stampata; viene da rimpiangere la figura del libraio, quella romantica della persona paziente che sa consigliarti il volume giusto o che ne conserva uno per te perché si ricorda dei tuoi gusti.

Fiere sostenitrici della biblioterapia, le due autrici si conobbero a Cambridge, appassionate di letteratura inglese, tanto da prestarsi a vicenda i propri romanzi; oggi la Berthoud, oltre a prescrivere libri a chi le chiede consiglio sul suo sito personale, dipinge; invece Susan Elderkin, scrittrice di professione, prescrive anche lei testi su richiesta.
Curarsi con i libri consiste in una lista di malanni in ordine alfabetico, per cui ad esempio, Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen rimane un'ottima cura per l'arroganza; Emma, della stessa autrice, darebbe molto su cui riflettere alla classica ragazza prediletta di papà; un ottimo rimedio per l'odio è ovviamente 1984 di George Orwell. Chi è troppo organizzato farebbe meglio a leggere Sulla strada di Kerouak, mentre l'ipocondriaco trarrebbe qualche insegnamento utile dal libro Il Giardino segreto di Burnett.
Oltre a questi piacevoli suggerimenti, corredati da paragrafi con delle delucidazioni, si possono trovare ottime liste di libri per ogni occasione: tra i dieci migliori libri per curare la xenofobia Il colore viola di Alice Walker e Le memorie di Adriano della Yourcenar; mentre tra i dieci migliori romanzi di evasione figurano I detective selvaggi di Roberto Bolaño e Il lungo addio di Raymond Chandler.
Le due autrici consigliano inoltre rimedi per disturbi della lettura tra i più vari, come "esaurire la propria biblioteca a forza di prestare libri", "l'incapacità di concentrarsi", il "desiderio di sembrare colti" o l'eccessiva riverenza per i libri.
Più che un libro da leggere d'un fiato, Curarsi con i libri si presenta come un testo da tenere sempre sul comodino per la consultazione, come se si chiedessero consigli ad un amico saggio, benché parli di malattie, una delle sue caratteristiche resta la piacevolezza della lettura.