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Tra passato e presente, tra sogni e realtà, cercare il proprio posto nel mondo: "Storia di amore e di rabbia" di Andrea Maggi

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Storia di amore e di rabbia
di Andrea Maggi
Arya Giunti, 2022

pp. 144
€ 14 (cartaceo)
€ 8,99 (ebook)



Raccontare il mondo dei più giovani ai più giovani, portando, se possibile, qualche buon valore, e farlo senza paternalismi, con il linguaggio giusto, senza sottovalutare le loro reali potenzialità, ma senza neanche eccedere dall'altra parte: credo che sia questo amalgama a rendere particolarmente difficile scrivere dei buoni libri per ragazzi. E per questo, quando ne trovo uno che merita l'attenzione e una lettura attenta, mi piace condividerlo su Criticaletteraria e con i miei studenti. 

A distanza di un anno da Conta sul tuo cuore (sempre edito da Arya Giunti), Andrea Maggi torna in libreria con Storia di amore e di rabbia, che ci porta a conoscere la storia di Ibra. Diciassettenne senegalese nato in Italia, Ibra vive da solo con suo padre, dopo essere rimasto orfano di madre, in un paesino del Nord Est. Lui e il padre sono tra i pochi a restare onesti nel quartiere in cui vivono: lì, infatti, ci sono bande che di scontrano per lo spaccio di droga e per il controllo del territorio. Rimanere al di fuori di certi interessi, non prendere parte all'una o all'altra fazione è molto difficile e Ibra lo sa bene, dal momento che suo cugino Souleymane, capo della banda degli africani, prova spesso a farlo entrare nel giro. Lui però diffida dei soldi facili, studia con passione e spera di potersi un giorno emancipare grazie al suo studio, per non finire a distribuire volantini come suo padre, ex campione di Laamb, che in Italia però fatica a sbarcare il lunario. Certo, per Ibra sarebbe molto più facile tentare la carriera calcistica, dal momento che può calciare un gol da qualsiasi parte del campo si trovi, ma, contrariamente ai suoi coetanei e in particolare al suo amico Marco, questa prospettiva non sembra attirarlo davvero. 

Ad animare le giornate di Ibra ci si mette invece un sentimento nuovo, qualcosa che il ragazzo scopre tra i banchi di scuola e che lo porta a cercare con lo sguardo la sua compagna di classe, Aurora. Anche lei sembra ricambiarlo, ma come frequentarsi, dal momento che lei è la sorella di Valon, il capo della banda degli albanesi, acerrimo nemico di Souleymane e, quindi, ostile anche a Ibra? 

Accanto alla dimensione del presente, che affronta una formazione complessa, Andrea Maggi trova il modo per toccare più volte il tema delle proprie radici: quanto contano, per un ragazzo nato in Italia, di cui si riconosce l'inflessione veneto-friulana? Forse neanche Ibra avrebbe saputo cosa rispondere da bambino, ma, dopo la morte di sua madre, il padre ha pensato di mandare il figlio a trascorrere un periodo a casa del nonno, in un villaggio senegalese sperduto. Lì Ibra ha avuto modo di conoscere più da vicino non solo la lingua, ma anche le abitudini del nonno, una cultura fatta di colori, sapori e di rumori da saper riconoscere. Qualcos'altro accade al villaggio, qualcosa che incide profondamente sul presente di Ibra, che gli fa guardare il mondo italiano con un'altra consapevolezza, ma anche qualcosa che lo porta a essere tanto bravo a calcio: cosa è successo al villaggio? 

Lo scopriremo seguendo una narrazione che fa del flashback uno strumento potente per evidenziare un mondo intero di contrasti, con le giustapposizioni tra passato e presente, Senegal e Italia, infanzia e adolescenza, amore e rabbia, bisogni primari e vizi superflui, desiderio di emancipazione e bisogno di serenità, valore dei ricordi e spinta verso il futuro. Il tutto è raccontato con un linguaggio molto accessibile, utilizzando l'ipotassi laddove si rivela funzionale a valorizzare il testo, senza che però l'asciuttezza della prosa si trasformi mai in secchezza sterile. Semmai, lo scheletro molto chiaro del testo è impreziosito da dialoghi che con la loro verosimiglianza ci portano a conoscere meglio i personaggi, senza che l'autore senta mai il bisogno di spiegarceli da vicino. Semplicemente, Ibra e gli altri vivono sulla pagina e riescono ad affrontare ostacoli complessi, alla ricerca di un loro posto nel mondo. 


GMGhioni