in

Un attimo di non amore: «Ragazza senza prefazione» di Luca Tosi

- -

Ragazza senza prefazione
di Luca Tosi
Terrarossa, 2022

pp. 96
€ 13 (cartaceo)
€ 6,90 (ebook)

Stare con Lei, adesso che l’estate finisce, di sera, e camminare per via Cupa, che bello sarebbe? Intimi, a parlarci. Che avrei tanto da dirle, e mucchio di domande da farle. (p. 47)

Nella bandella di sinistra, appena sotto la trama, leggiamo che il lettore ideale di questo libro è «chi si ricorda tutti i due di picche che ha preso e chi ne ha rifilato almeno uno del quale si è pentito».

Se ci guardiamo indietro, tutti abbiamo ricevuto dei due di picche. Qualcuno potrebbe anche averne rifilato uno: potrebbe trattarsi di una di quelle storie in cui un grande ruolo è giocato dall’orgoglio, dalla paura, o anche dall’incapacità di ammettere che quella persona lì, conosciuta in un altro momento, chissà, magari…

Ragazza senza prefazione di Luca Tosi racconta proprio una storia di questo tipo. Protagonista è Marcello, ventisettenne emiliano con un diploma in ragioneria, una laurea in economia e «un master in Business & Management» (p. 9) che si attarda in quella fase della vita che precede l’ingresso nel mondo del lavoro – e, in definitiva, nell’età adulta – così come ci si attarda sul limitare del bagnasciuga in un tardo pomeriggio di fine agosto, quando il tramonto porta con sé il vento caldo ma gradevole di un’estate agli sgoccioli.

È un ragazzo malinconico, Marcello, e ancora più immalinconito da un amore che non è riuscito neanche a sbocciare nonostante le premesse (e le promesse). Lei – la ragazza che resta anonima e che è sempre richiamata da un pronome con iniziale maiuscola: “Lei”, appunto – è tutto ciò che il protagonista di questo racconto lungo desidera e, come nei più classici archetipi letterari, tutto ciò che il protagonista non riesce a raggiungere. Tosi, come lo sceneggiatore di un corto cinematografico, riesce a ricostruire in meno di cento pagine un singolo evento indimenticabile all’interno della vita altrimenti non molto emozionante di Marcello: i due giorni trascorsi insieme a Lei per andare a vedere un concerto di musica bulgara a Venezia. Seguiamo il viaggio di due ragazzi che potrebbero star vivendo l’inizio di un amore – quella storia che, anni dopo, si racconta ai figli su come i loro genitori si sono conosciuti – da Bologna e su verso il nord del Veneto. Tosi si concentra sui dettagli, sui piedi nudi appoggiati sul parabrezza, sulle birre bevute in maniera informale, sulle espressioni facciali, sui capelli e il modo di camminare attraverso le calli veneziane. Lo fa usando le parole di Marcello, di un giovane ragazzo innamorato che si rivolge a noi come fosse un nostro caro amico che ci racconta della cotta più importante della propria vita. E anche, poi, della più grande delusione.

La storia di Ragazza senza prefazione è una storia come tante. Potrebbe esserci chiunque al posto di Marcello. Eppure le parole di Tosi, filtrate attraverso il linguaggio giovanile del protagonista, la rendono unica e speciale: unica come solo una grande storia d’amore mai nata può essere; speciale come solo chi ha vissuto quell’attimo di non amore può raccontarla.

David Valentini