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"Un crimine bellissimo", il quarto thriller di Christopher Bollen racconta l'intreccio tra amore, avidità e inganno

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un crimine bellissimo di christopher bollen


Un crimine bellissimo
di Bollen Christopher
Bollati Boringhieri, 2020

Traduzione di Manuela Faimali

pp. 400 
€ 19,00 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


Christopher Bollen ha scelto la misteriosa e sensuale Venezia come ambientazione per il suo quarto romanzo, Un crimine bellissimo, un thriller ben assestato, in cui si intrecciano amore e inganno. La narrazione ha un inizio lento, non lascia presagire le scariche di adrenalina del racconto, quindi si sviluppa poi in modo audace, con costanti colpi di scena, che tengono il lettore agganciato con il fiato sospeso, fino alla fine.
La trama è piuttosto tortuosa e propone non solo una storia avvincente, ma anche una riflessione sulle tematiche dell’amore interrazziale e omosessuale, di classe, razza, sessualità ed eredità della cultura bohémien.
Il Canal Grande e gli intrighi del mondo dell'arte sono gli elementi che fanno da contraltare alle vicende di Nick Brink e del suo fidanzato Clay Guillory, un giovane e seducente uomo di colore in fuga da New York. I due si incontrano per la prima volta in Italia, in occasione del funerale di un amico di Ari, il precedente, e più anziano, compagno di Nick, che nella vita lavora come commerciante di argento ed antiquariato.

Innamoratisi, Nick e Clay, personaggi ben poco cristallini e onesti, escogitano un losco piano per arricchirsi e poter stare insieme. Sfruttando il carisma del primo e l'intelligenza del secondo, la coppia intende vendere una collezione d'arte contraffatta, per poter seppellire gli errori passati e vivere un futuro libero. Tuttavia, il piano escogitato ai danni di un anziano milionario non sembra essere di facile realizzazione e si evolve rapidamente in qualcosa di molto più grande di quanto entrambi i protagonisti si aspettassero, risultando in un complesso rebus in cui si mischiano riflessioni etiche ed esistenziali.
Bollen affronta le tematiche di genere e introduce personaggi queer più vecchi, per presentare la vita “queer” attraverso la voce del loro vissuto, anziché trattarla in modo troppo didattico.
Un crimine bellissimo ripaga la sua lentezza iniziale più volte. Gli eventi di Venezia sono il filo conduttore della narrazione e su questi si innestano continui flashback, che rimandano il lettore ai retroscena della storia. Questi momenti spiegano come i due protagonisti - le cui prospettive si alternano - siano arrivati a Venezia e perché le loro vite stiano per cambiare.
Uno dei risultati più straordinari del quarto romanzo di Bollen è la profondità dei suoi personaggi, ciascuno dei quali è ben caratterizzato e ha una personalità vibrante ed interessante all'interno del libro.

In questo gioco pericoloso di inganni, Bollen mette nuovamente in luce, attraverso il ritratto dei due antieroi, Nick e Clay, il suo interesse per la diseguaglianza di potere in America, intesa sia come posizione all'interno della classe sociale, sia come dato di carattere finanziario, e come, proprio quest'ultimo, possa influenzare i rapporti tra le persone, il senso di identità e le relazioni di carattere amoroso.
“Per Freddy, peggio della morte c’era solo la vergogna, e dopo essere stato un van der Haar di New Yaak per settantatre anni non avrebbe retto all’esposizione pubblica della sua condizione di mendicante. Avrebbe preferito la benzina” (p. 286)
Un crimine bellissimo è un thriller diabolico, che sfrutta l'altalena emotiva della caccia del gatto al topo, senza risparmiare erotismo e ambiguità. Attingendo ai suoi giorni come stagista alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, Bollen mescola sfumature culturali e storiche in questa saga criminale. Ingannare un milionario con i soldi non è così facile come sembra, specialmente quando Clay e Nick lasciano che l'avidità abbia la meglio su di loro. Mentre Nick cade sotto l'incantesimo della magia decrepita della città, Clay fa i conti con la perdita personale e il prezzo di lasciare andare il passato. Il loro futuro attende, ma è costruito su disastrosi inganni.
Sognare Venezia è un effetto collaterale della lettura di questo libro!

Elena Arzani
@arzanicurates