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Un lucido libro di fantapolitica: "Dalla parte di Jekyll" di Filippo Rossi

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Dalla parte di Jekyll
Manifesto per una buona destra
di Filippo Rossi
Marsilio, 2019

pp. 187
€ 12 (cartaceo)
€ 7,99 (ebook)


Se vi piacciono le sfide, specie quelle intellettuali, allora questo Dalla parte di Jekyll. Manifesto per una buona destra di Filippo Rossi edito da Marsilio fa al caso vostro. Già, perché in una ricchissima e più o meno fortunata pubblicistica sulle "cose di Sinistra", sulla "Sinistra da rifondare", sui possibili "manifesti per una nuova Sinistra", di Destra si parla, si legge e si scrive veramente poco in Italia come nel mondo. Figuriamoci di quella "buona" poi. Infatti, al di là delle vostre personali opinioni politiche in merito, se ci pensate un attimo quando si legge Destra, specialmente senza connotati altri (Centro-Destra ad esempio) quasi sempre ci si riferisce alla Destra estrema, magari xenofoba e antisemita, sicuramente razzista e magari pure violenta. Rossi invece, in questo saggio certamente interessante, vuole parlarne di Destra e lo vuole fare infrangendo i classici luoghi comuni con l'ardire  di gettare le basi per la costruzione di una Destra europea, democratica e libertaria. Se non è una sfida coraggiosa questa, poco ci manca. 

Ecco perché, già solo per il coraggio di un'operazione simile, al libro di Filippo Rossi andrebbe tributato un ideale "onore delle armi", solo per l'idea, solo per lo slancio politico e affettivo che permea la sua analisi. Poi certo c'è il libro, che va "letto" e studiato a fondo. E non è un'operazione difficile visto che l'ex direttore de "Il Futurista" realizza un manuale-saggio-manifesto programmatico affrontando i vari argomenti con un linguaggio semplice, ragionando in modo lineare e diretto, senza concedersi (troppi) voli pindarici ma sostenuto da un robusto, anzi robustissimo armamentario di citazioni, riferimenti e bibliografia di tutto rispetto.

Se spesso e volentieri, forse ve ne sarete accorti, in questa nostra analisi stiamo facendo riferimento ad un certo qual linguaggio militaresco è perché, senza ombra di dubbio, Dalla parte di Jekyll è animato da quello che Foscolo definirebbe "quello spirto guerrier ch'entro mi rugge" visto che, come abbiamo sostenuto prima, parlare di Destra in modo pacato, politico e, in un certo qual modo, "filosofico" come si fa qui non è affar semplice, specie in Italia. Ecco quindi che Rossi, senza scoraggiarsi, e armandosi di una lingua nerboruta e scattante, affronta i principali temi della Destra nostrana, andandoli via a scardinare e aggiornare per i tempi moderni.

Quindi, ad esempio, si sostiene come le tante vituperate élite siano una necessità, visto che, dal punto di vista meramente logico, non sarebbe uno scempio se le parti migliori della società se ne prendessero cura (e riecheggiando in tal modo, anche con riferimenti e citazioni dirette e puntali The Game di Alessandro Baricco) oppure ci si scaglia, anche con decisione, contro le tanto amate Ideologie, affermando come, nella maggior parte dei casi, esse siano state portatrici di immani sciagure per il genere umano.





Pare quindi evidente come Rossi, ancora una volta, non abbia paura di risultare scomodo anche perché, in un abile gioco di trasfigurazione/nascondimento, egli non è "solo" in questa battaglia ma, neppure troppo diversamente dal Cap. America di Avengers Endgame, si avvale di tutta una serie di pensatori, scrittori, filosofi e intellettuali che negli anni hanno sostenuto, più o meno, le sue stesse posizioni. Ecco allora che questo volume di Marsilio si arricchisce di tutta una serie di pensieri di grandi donne e uomini del passato, ma anche del presente, che sostengono e irrobustiscono il pensiero di Rossi.
Per una buona destra lo Stato ha il dovere  di essere sempre forte ma mai prevaricatore, ha il dovere di garantire la sicurezza nazionale senza mai azzardarsi a una qualsiasi forma di controllo sociale  esercitato da una classe di "garantiti". Anzi, proprio perché contraria ad ogni forma di giustizia fai da te, la buona destra non può che stare dalla parte dei servitori dello Stato che in divisa rischiano la vita per garantire la sicurezza dei cittadini, che si fanno eroi per difendere la libertà di tutti.
Di fronte a una simile lucidità di pensiero ci si ritrova spesso a riflettere, mentre si legge il libro, di come il concetto stesso di Destra politica in questi lunghi anni sia stato violentato e bistrattato dai vari rappresentanti e delle forze partitiche della parte opposta e appartenenti alla stessa "fazione". Ecco proprio tale riflessione ci è utile per arrivare all'ultimo punto di questo nostro focus su Dalla parte di Jekyll.
La tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri.
La splendida citazione di Gustav Mahler è l'ideale per affermare come tale libro di Rossi sia una lettura praticamente obbligata per chiunque voglia, anzi abbia l'ardire di tentare di capirci qualcosa non tanto di Destra quanto di politica oggi in Italia. Eppure la cosa che più di tutte manca in Dalla parte di Jekyll è un possibile riferimento a una forza partitica o a un movimento che potrebbe realisticamente incarnare i valori della "vera e buona Destra". Ecco, questo manca, forse perché (ancora) non è presente nel panorama italiano, forse perché non è interessante per lo stesso autore, non è in fondo l'oggetto del suo saggio. Eppure come al Paese, così al lettore di Dalla parte di Jekyll un'indicazione chiara e precisa di una possibile "buona Destra" reale servirebbe come il pane.

Mattia Nesto


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Andrebbe stretto rigorosamente con la mano destra, "Dalla parte di Jekyll. Manifesto per una nuova Destra" di Filippo Rossi, un volume edito da @marsilioeditori grosso modo fondamentale per capire o per meglio tendere alla politica contemporanea. Perché in Italia non si può pensare di costruire una Destra europea, democratica e liberale e invece tutti, o quasi, i partiti appartenenti a quello spicchio parlamentare, vanno sempre nella direzione della democratura, del sovranismo e, nei peggiori dei casi, della xenofobia? Filippo Rossi ci dà tutte quante le risposte. Presto la recensione di @mattiaeleuterio sul sito. #Marsilio #instalike #politica #saggio #instabook #CriticaLetteraria #bookstagram #bookish #bookaddict #inlibreria

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