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Porte socchiuse sul reale: "Magia nera" di Loredana Lipperini

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Magia nera
di Loredana Lipperini
Bompiani, 2019

pp. 240
€ 16 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)

Volendo, ci si potrebbe scrivere un libro, sugli oggetti del mercatino: sono divisi per zone, i ninnoli a sinistra, i servizi di piatti e bicchieri a destra, i mobili al centro e, in fondo, i vestiti e le scarpe. Sono tutti in conto vendita, ma Elena non crede che chi li porta al mercatino abbia bisogno di soldi, quanto piuttosto di spazio. Anche mentale: ci sono cose che si portano dietro pezzi di vita, e liberandosene si cancellano anche quelli, che forse premono troppo forte, forse fanno troppo male per andare avanti. (p. 25)
Dodici storie paranormali per dodici donne normali, così comuni da risultare banali nella propria quotidianità. Sono storie che raccontano di perdite, di lutti, di vite bloccate da qualche parte all’interno di un percorso vincolato, che appare senza sbocchi. L’autrice, in una nota a fine libro, li definisce racconti «appartenenti al fantastico, perché scelgono di non percorrere la strada obbligata del realismo» (p. 225).
In questa deviazione dal reale possiamo scorgere il desiderio, almeno per alcune storie, che vi sia la possibilità – almeno la possibilità – di un binario alternativo a quello di una realtà spesso è cruda e irrimediabile: alla morte del compagno amato (Tu stessa, per inseguirlo) o al suo abbandono per una donna più giovane (Soltanto due euro); ma anche alla perdita di un figlio, la cui defezione si fa sentire ancora dopo vent’anni (Stride la vampa) o a una vita che viaggia senza pietà verso la fine (Ventuno giorni); ecco, a tutte queste tragedie quotidiane, piccole o grandi che siano, si cerca a volte di porre rimedio attraverso la preghiera, invocando l’aiuto di quella divinità a cui ci rivolgiamo quasi tutti – credenti e, perché no, anche atei – nei momenti di sconforto, quando ogni altro gesto appare inutile e tutto ciò che resta è abbandonarsi alla disperazione.
E se non fosse la voce di un dio, ci si domanda leggendo le pagine di Lipperini, bensì quella della magia a rispondere? Se vi fossero veramente dei modi, anche fuori del nostro controllo per recuperare un amore, un marito, un figlio, il tempo perso? Se si potessero spezzare le catene di una realtà che cagiona dolore, fin troppo legata agli sterili assoluti delle verità scientifiche? Se, per esempio, avessimo un dono in grado di salvare il mondo intero dall’isteria della tecnologia, che tutti noi sembra avvolgere in una morsa materna (Who is this girl?); se, ancora, potessimo dare (e darci) una seconda possibilità, salvando la nostra vita e quella di una ragazza uccisa, prendendo le parole in prestito da Faber, “dalle carezze di un animale” (Lady Lazar)?
Ecco, se tutti questi "se" fossero stesi davanti a noi come quaderni bianchi da riempire con un futuro diverso, cosa faremmo? Al di là delle storie, alcune prevedibili nel finale, sono queste le riflessioni che il libro di Lipperini sembrano suggerire. Al di là degli echi lovecraftiani e dei richiami al neo paganesimo Wiccan, fatto di riti e festività pre cristiane, di congreghe e spiritualità lunari, ciò che conferisce interesse a questi racconti è la possibilità di un’alternativa al reale, qualcosa che ha il sapore della speranza e la cui controparte è il terrore. Le donne coinvolte in queste storie, infatti, subiscono spesso passivamente il contatto con la magia nera: o non sanno come gestire le situazioni in cui si ritrovano, oppure sono vittime di chi, invece, sa usare queste arti con sapienza. In ogni caso, il controllo sul reale sembra sempre di là da venire, e questo lascia spazio all'orrore tipico di tutto ciò che risulta fuori controllo e di cui non si possono prevedere gli esiti.
Loredana Lipperini scrive dodici storie in grado di far ragionare il lettore sui limiti del reale, sebbene la sensazione che resta al termine (anche durante, in determinate occasioni) sia di déjà vu, o quantomeno di imperfetta anticipazione, come se si potesse intuire quale piega stia prendendo il racconto.
Lettrici e lettori interessati al genere soprannaturale troveranno questo libro gradevole, mentre con difficoltà saprà attrarre chi ha una cultura approfondita di letteratura esoterica.

David Valentini




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