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#bellochilegge: mettersi in rete per condividere la “voglia di libri”

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Lo sappiamo tutti, fin dalla più tenera età. In Italia non si legge, o meglio si legge veramente poco, se si considera il fatto che apparteniamo, a torto od a giusta ragione, alla parte di mondo cosiddetto “avanzato”. Infatti, scorrendo le statistiche ufficiali, si è quasi presi dallo sconforto: nel 2014 un cittadino su due non legge, con numeri in decrescita. Questa “emorragia di lettori” è sicuramente un fatto molto dannosa, tanto più se si pensa che, la lettura, la conoscenza e l'essere curiosi, senza bisogno di tirare in mezzo Steve Jobs, sono dei fattori cruciali per lo sviluppo di un Paese. Certo uno potrebbe obiettare, avendo per altro una grossa fetta di ragione, che non conta solo, in maniera un po’ astratta, “leggere”, ma è basilare anche, anzi soprattutto, scegliere cosa leggere. Una lettura dannosa può essere un nocumento per sempre. Ma detto ciò, presentiamo oggi ai lettori di CriticaLetteraria un’iniziativa che, a differenza di tante altre a cui potrebbe solo apparentemente rassomigliare, coniuga “la spinta quantitativa  a leggere” alla  ricerca “qualitativa nella scelta dei libri”: trattatasi della campagna #bellochilegge


#bellochilegge è un’iniziativa, che durerà per l’intero mese di maggio, promossa da GoodBook.it, il celebre portale delle librerie indipendenti, volta innanzi tutto a dimostrare che la lettura può anche essere “sensuale, dinamica, spiritosa e divertente”, così da togliere un po’ di polvere al lettore "tipo", per forza di cose nerd&brufoloso. Poi la serie di eventi vuole porre l’attenzione dei media sul circuito delle librerie indipendenti che, nonostante la crisi, è ancora una rete viva e vitale (anche grazie ad una bella opera di condivisione e partenariato con altri Paesi del mondo) ed infine vuole rendere l’azione di acquistare e leggere un libro un’azione, al contempo, “intima” e “sociale”. Si legge un libro per sé e per gli altri: per arricchirsi dentro e fuori. Un lettore felice è una persona più bella e che rende più felici e più belli gli altri.



Per saperne di più, dalla viva voce degli organizzatori, abbiamo intervistato telefonicamente, dal quartier generale di GoodBook.it a Brescia, Serena Anselmini, responsabile dell’iniziativa.


Per quale motivo questo genere di iniziativa?
L’iniziativa è stata pensata semplicemente partendo dal “dato di fatto”. Le statistiche infatti ci dicono che un italiano su due non legge, quindi vi sono quasi 30 milioni di italiani che in un anno non ha mai letto neppure un libro. In più, come se non bastasse, sia i lettori “forti” sia i lettori “deboli” sono in calo. Le donne leggono sempre più rispetto agli uomini, ma anch’esse sono in netto decrescita. Insomma in questa situazione di negatività bisognava fare qualcosa per “scuotere le coscienze” ed invitare le persone alla lettura. Allora abbiamo pensato di giocare sul fatto che la lettura non ci rende “soltanto più belli dentro”, ma anche “più belli fuori”, cioè ci rende "fighi". Ci si diverte e si legge, cosa si vuole di più?

Come fare per “spingere alla lettura”, ammesso e concesso ciò si possa davvero fare?
Sempre difficile questo me ne rendo conto. Per prima cosa però ritengo, e assieme a me tutto il gruppo di lavoro, che la cosa migliore da fare in questi casi è “parlarne”. Infatti più di lettura si parla, meglio è. Ecco perché iniziative come #ioleggoperché sono molto positive, perché creano curiosità attorno ad un mondo, quella giustappunto della lettura, che è ancora relegato nelle “alte sfere” dei secchioni. Bisogna svecchiare questa immagine e la rinfrescata migliore e più completa che si possa fare è quella di “buttarla” sul gioco e di diffondere in tutti i canali di comunicazione possibili e immaginabili “la bellezza delle lettura”. Ad esempio, assieme al nostro grafico e fotografo, abbiamo ritenuto opportuno presentare il leggere come qualcosa di estremamente “figo”. In più, grazie a precisi accordi con case editrici indipendenti e non, lanceremo dei contest su Facebook in cui metteremo in palio copie omaggio di libri e pubblicazioni.

Goodbook.it, cosa può portare di più ad un lettore, rispetto alla  “classica” catena della Grande Distribuzione?
Goodbook.it, attivo dal 2012, è un portale che mette in rete tutte le librerie indipendenti. Sappiamo tutti perfettamente come, per una situazione generale dell’editoria “boccheggiante”, quella  indipendente versa in condizioni ancora più critiche. Per questo dobbiamo cercare di offrire un servizio “in più” rispetto alla “normale” grande catena di distribuzione. Grazie al portale, in cui sono contenuti e disponibili tutti i libri e i dvd in commercio, il fruitore può ordinare un dato articolo e, invece che farselo recapitare a casa pagando le spese di spedizione, lo va a prendere in una libreria di sua fiducia nei dintorni, pagando direttamente il libraio senza i costi del trasporto. Cerchiamo di unire il dato virtuale, un magazzino quasi infinito, con quello reale, cioè lo sviluppo di un rapporto il quanto più possibile fiduciario con “l’uomo in carne e ossa”

Un esempio in concreto di contest?
Per ogni social network abbiamo pensato ad un contest ad hoc. Ad esempio, per Instagram inviteremo i lettori (o aspiranti tali) a postare foto in cui interpretano i personaggi letterari preferiti, magari travestendosi da essi oppure con un certo oggetto o tratto distintivo (quando si dice “mettersi nei panni del protagonista”!!!) . i “travestimenti” migliori saranno premiati con libri in omaggio. invece su Facebook, prendendo spunto dal famoso “Gioco del giovedì” della pagina di Goodbook.it, pubblicheremo un tassello di una copertina di un libro, invitando poi i lettori ad indovinarla. Chi ci riesce avrà diritto ad una copia omaggio del testo. Infine su Twitter, con in palio sempre libri gratuiti, punteremo maggiormente sullo “scrivere”. Infatti inviteremo gli utenti a dirci, attraverso l’hashtag #bellochilegge, perché “è bello leggere”. I tweet più creativi e riusciti saranno premiati. Dobbiamo dire grazie alle case editrici che si sono dimostrate molto disponibili e generose a metterci a disposizione numerose copie di libri in omaggio.

Sono coinvolte anche case editrici “non” indipendenti?
La Feltrinelli si è detta entusiasta della nostra iniziativa e ci ha messo a disposizione numerosi titoli. Per noi è stato importante questo perché non vogliamo far passare il messaggio che “indipendente” sia, per forza di cose, sinonimo di qualità. Vi sono libri bellissimi e di grande qualità pubblicati da “grandi marchi”. Leggere fa essere fighi, parafrasando il nostro slogan, ma non per questo fa diventare automaticamente dei “fighetti con la puzza sotto il naso”.

Quali sono gli obiettivi?
L’obiettivo è quello di far conoscere quanto sia bello leggere. Non vogliamo imporre a nessuno la scelta, ma la cosa che veramente conta è che si discuta di lettura, che si legga la notizia sullo schermo dei propri telefoni e che se ne parli.

Le prime “mosse” quali saranno?
La campagna inizierà ufficialmente il 1° di maggio. Dal 4 al 10 maggio saranno ufficializzati le liste dei libri in pallio e partiranno i contest su Instagram e Twitter. La settimana successiva sarà invece la volta di Facebook. Infine, è bene ricordarlo, sul nostro portale Goodbook.it, per tutto il mese dell’iniziativa, sarà applicato il 15% di sconto su tutto il catalogo. In fondo se dobbiamo migliorare le statistiche, perché non farlo risparmiando un buon 15%?


Mattia Nesto