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Un karma pesante di Daria Bignardi

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Un karma pesante
di Daria Bignardi
Mondadori, 2010

€ 18.50
pp. 216

Mi sento pronta? Eccome. Anche se l’armadio non lo riordinerò mai, sono pronta. Lo sono sempre stata. Pronta per ogni grande impresa. È andare piano il difficile, per me, anche se l’ho capito persino io che se vai piano affiora un altro ritmo e tutto gira meglio.

Non si vive solo di grandi emozioni, meglio un poco per volta che tutto o niente… A volte pensi che per cominciare a vivere davvero devi prima capire chi sei, fare le scelte giuste, mettendo tutto in ordine: ma alla fine la tua vita sarà il modo in cui hai vissuto. Il modo i cui stai vivendo adesso. Mi piace come ho vissuto qui? Più o meno. Si può cambiare? Non credo. Si fanno sempre gli stessi errori. Però si soffre meno.
Giovedì 21 aprile alle ore 17,00 presso la Biblioteca delle Oblate a Firenze, Daria Bignardi presenta il suo ultimo romanzo, Un karma pesante: un romanzo che racconta, con una grande vena ironica e tagliente, la vita di una donna molto fragile e severa con se stessa.

È la storia di Eugenia Viola, una donna che ha sempre desiderato fare la regista, fin da quando era bambina. A soli tredici anni, per sembrare di essere più adulta di quanto non lo fosse in realtà, non riesce a dir di no a un ragazzo che in realtà non ama affatto. Legge il romanzo Il demone maschio del russo Fedour Sologub e questo le cambia la vita: convinta che questa lettura le abbia aperto le porte verso il vero senso dell’esistenza, Eugenia si immedesima nel cupo decadentismo dell’autore russo e comincia a decifrare il mondo in chiave estremamente pessimistica. Quando arriva la notizia da parte dello zio che il padre sta morendo di cancro, Eugenia reagisce in modo completamente disordinato e irrazionale, chiude improvvisamente e totalmente con la sua famiglia allontanandosi sempre di più da tutti, iniziando a condurre una vita di autolesionismo, curando relazioni improduttive e inutili, facendo credere agli altri di condurre una vita piena e felice. Fino a quando un giorno, grazie a un lavoro di pubblicitaria, riesce a diventare una regista di successo, incontra un uomo che le restituisce la pace interiore, con il quale Eugenia riesce a costruire una famiglia.
Mi ha preso con le mani l’avambraccio destro e si è messo a fissare il neo che ho sopra il polso: «Sembra un’isola» ha detto. « Come te».

«Perché sarei un’isola?»
«Stai là in mezzo, da sola.»

Ho capito perché lo amavo. Lui è come me. O tutto o niente.
Nel nostro caso, niente.
Eugenia Viola è un personaggio dal carattere molto particolare: fin da adolescente ossessionata dalla ricerca della propria identità, la troviamo sempre alla ricerca di se stessa, costretta ad attraversare un tunnel pieno di emozioni impossibili da gestire dove inciampa continuamente in molti ostacoli che la vita le offre. Eugenia però vincerà la sua battaglia, riesce a diventare una regista affermata e una donna di successo che sa sempre quello che vuole, riesce finalmente a essere felice, a superare quel periodo giovanile di lotta contro il mondo, insomma riesce a vivere, anche se il caos interiore e le difficoltà persistono.


Il romanzo della Bignardi mette in gioco la fragilità dell’uomo di fronte alla vita e agli affetti, ma alla fine lascia un spiraglio di speranza: è sempre possibile riprendere le fila della propria esistenza, anche se abbiamo alle spalle un passato tortuoso e complesso…un Karma pesante.
Anche se Daria Bignardi oggi ha una ampia visibilità grazie al suo lavoro televisivo, non si deve sottovalutare la Daria scrittrice: donna colta e ironica, dotata di una intelligenza e di un humor sottile. È questo che ritroviamo nei suoi romanzi e nei suoi personaggi: Eugenia Viola non fa eccezioni, è un altro di quei personaggi irresistibili, così umani che si offrono al lettore come lo specchio in cui potersi riflettere, magari con un sorriso pieno di ironia e sincerità.

Costanza Bucci