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"Parole nel tempo 2010" - piccola e media editoria in mostra a Belgioioso

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Parole nel tempo
mostra-mercato della piccola e media editoria
Castello di Belgioioso (PV)
25-26 settembre 2010
Qualche titolo tra quelli che vedrete recensire nei prossimi mesi. Grazie a tutti gli editori che hanno contribuito a CriticaLetteraria.

L'autunno è stato salutato, come ogni anno, dall'evento cult per i bibliofili e gli addetti ai lavori: due giorni di mostra-mercato a Belgioioso, in cui i piccoli e medi editori hanno presentato le nuove uscite, riproposto i titoli migliori, ma anche stretto mani di aspiranti pubblicandi, critici letterari, e tanti tantissimi curiosi. Come sempre, alla proposta editoriale s'è accompagnato un eterogeneo programma di incontri, che ha impegnato studiosi, editori ed autori in appuntamenti diversissimi. L'unico filo rosso che univa tutti gli incontri è stato togliersi i panni accademici per arrivare al pubblico (altrettanto variegato), senza incorrere in banalità né in tecnicismi proibitivi. 

Per la prima volta ai visitatori è stata offerta
la possibilità di una "lettura in volo"
Le nuvole minacciose di sabato hanno portato a Belgioioso solo i più temerari, che hanno potuto così godere di grande tranquillità per leggere le quarte di copertina, discorrere con gli editori sempre molto disponibili a chiarire dubbi e a regalare consigli di lettura,... Peccato solamente per gli appuntamenti  in mostra, che meritavano le sale piene. Si sono tenuti incontri molto interessanti, come la presentazione del libro di De Marchi Prima di prender moglie (Manni Editori), riproposto per le cure di Paola Mazzucchelli. Hanno parlato dell'opera Maria Antonietta Grignani e Roberto Barbolini, rivelando i retroscena filologici, la storia del testo, contestualizzando questo bizzarro manualetto/pamphlet, godibile ma a tratti irritante per la mentalità contemporanea.

Edna St. Vincent Millay
Sara Teasdale
Tra gli altri appuntamenti del pomeriggio, ricordo con piacere Silvio Raffo, traduttore intelligente e studioso istrionico, appassionato interprete della poesia femminile americana. L'anno scorso, lo studioso aveva parlato di Emily Dickinson; quest'anno invece l'attenzione si è concentrata sulla traduzione recentissima delle poesie di Sara Teasdale, Gli amorosi incanti (Crocetti Editore), raffrontata con la più cinica e impertinente Edna St. Vincent Millay, col suo L'amore non è cieco (edito sempre da Crocetti). Titolo dell'incontro "Amore dolce, amore amaro", che unisce le esperienze biografiche e poetiche delle due poetesse, mai tradotte in Italia prima d'ora. Tra letture, spiegazioni e suggestioni, il professore ha ricreato come sempre un incontro che è anche spettacolo, riflessione e passione. [anticipiamo che Silvio Raffo sarà a Pavia l'8 ottobre 2010 al Demetrio e il 14 ottobre a Milano sarà celebrata la sua carriera di traduttore. Seguiranno maggiori informazioni]

F. Leonetti e la lettrice
 Domenica la giornata è stata ancor più ricca di appuntamenti, a cominciare dall'imperdibile incontro con  e su Francesco Leonetti. A festeggiare l'uscita del suo Versi estremi (Manni Editore) sono intervenuti Clelia Martignoni, Marco Rustioni, accompagnati da un'attenta lettrice che ha proposto una scelta di poesie dello scrittore. Alternate agli interventi critici, le poesie sono state lette dallo stesso Leonetti: la sua lettura è già interpretazione e, come accade raramente, ha portato nella platea un silenzio rispettoso e curioso di sentire altri testi dello scrittore. 
Una vera festa, dunque, per celebrare l'uscita di questo volumetto di poesia, che speriamo possa riportare l'attenzione su uno scrittore tra i più sperimentali del Novecento, spesso ricordato solo per la militanza nel "Gruppo 63" e troppo poco indagato dalla critica. Si spera che la recentissima monografia del 2010 di Marco Rustioni contribuisca a porre nuova luce sull'originalissima esperienza di Leonetti.
Da parte nostra, nei prossimi mesi su CriticaLetteraria vi proporremo alcuni inviti alla lettura delle opere neo-sperimentali degli ultimi decenni. 

A. Porta
Due ore dopo, Clelia Martignoni, affiancata da Rosmary Liedl Porta e Paolo Giovannetti, ha introdotto la recente pubblicazione di tutti i racconti di Antonio Porta in La scomparsa del corpo (Manni Editore): si propongono in questo agile volumetto tutti i ventidue racconti dello scrittore, noto a tutti come poeta, meno studiato come narratore. E dire che poesia e prosa mutuamente si rincorrono e si riprendono, e i contatti tra i generi sono ancora tutti da indagare. Tra i temi ricorrenti nei racconti, a tratti sconcertanti ed eversivi, ricordiamo l'erotismo, la crudeltà, la fame e la voracità (portata fino al cannibalismo), il potere, dinamiche di vittima-carnefice. Su questi capisaldi della narrazione dominano l'ansia metanarrativa, onnipresente e ansiogena, e l'onirismo, che porta al "surrealismo elegante e furioso" segnalato da Mengaldo. 

Ritratto di C. Pinot Duclos
Molti altri incontri avrebbero potuto concludere la mia giornata. Ho scelto la presentazione della prima traduzione italiana di un libro di Charles Pinot Duclos, Acaju e Zirfila (Galaad Edizioni). Il testo del 1744, di un autore famorissimo in Francia per essere stato un intellettuale eclettico, storiografo del re dopo Voltaire, sociologo e accademico, è invece sconosciuto in Italia. Questa prima traduzione, ad opera della vivacissima Francesca Sgorbati Bosi, si propone di portare questa "favola per adulti" in Italia, con lo scopo di divertire i lettori e di educarli al Settecento in Francia. La traduttrice, vera appassionata ed esperta di quel periodo storico, ha contestualizzato l'opera di Duclos e, più in generale, il clima letterario della Parigi pre-rivoluzionaria. 
L'opera originariamente doveva essere accompagnata da dieci illustrazioni di Boucher, pittore di corte; all'epoca, varie traversie hanno reso impossibile tutto ciò. Tuttavia, la recentissima edizione di Galaad intervalla il testo con la riproduzione delle dieci incisioni suddette, su cui ha riflettuto il professor Gabriele Crepaldi, tra i massimi esperti di incisioni in Italia.

Dunque, di questi e di tanti altri libri sentirete parlare nei prossimi mesi. Oltre venti volumi si sono aggiunti ai tanti già in attesa di recensione.
Ringrazio personalmente gli editori che si sono mostrati disponibili e generosi con CriticaLetteraria, e tra questi desidero citare, oltre a Manni, Crocetti e Galaad, Amos Edizioni di Michele Toniolo, Eumeswil e le Arti Grafiche Oltrepò e la casa editrice Quarup.
Mi scuso invece con tutti coloro che non ho conosciuto e con le presentazioni che non ho potuto seguire per mancanza di tempo e del dono dell'ubiquità.
Permettetemi, infine, una conclusione melensa e trita: queste belle occasioni d'incontro mi fanno capire ogni volta perché è nata CriticaLetteraria, e perché, ogni giorno, qualche nuovo lettore si ferma sulla nostra pagina.

GMG.