in

"Marguerite è stata qui" di Eugenio Murrali: un viaggio dentro le geografie

- -

 

Marguerite è stata qui
di Eugenio Murrali
Neri Pozza, 2023

pp. 192
€ 17,00 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)

Ci sono esseri che amiamo per la loro vitalità spregiudicata che si mescola ai tratti più fragili del carattere, per l’energia che corre nella loro bellezza distratta e in una volontà che non calcola le conseguenze, esseri che hanno la capacità di tenere in penombra molti pensieri, di spingerci fuori dagli spazi delle scelte profonde. In poche perfette parole Marguerite aveva descritto l’aspirazione di gran parte delle combinazioni umane: «C’è fra di noi qualcosa che è meglio dell’amore: è una complicità».

Proprio questa complicità migliore dell'amore, lega lo scrittore Eugenio Murrali – autore di Marguerite è stata qui, pubblicato da Neri Pozza editore – alla figura di Marguerite Yourcenar, scrittrice straordinaria, celebre per essere stata la prima donna eletta alla Académie française e per aver scritto Memorie di Adriano

In Marguerite è stata qui si mostrano le passioni, le relazioni, i sentimenti umani, dando la possibilità a chi legge di entrare nell’esistenza di una delle scrittrici più affascinanti del Novecento, di comprenderne l’importanza e conoscere allo stesso tempo le sue vicende personali.


Questo libro è un racconto corale con una costruzione narrativa complessa e ben fatta, che parte dall’infanzia – momento in cui Marguerite viaggia molto,  grazie a suo padre che le trasmette l’amore non solo per i viaggi ma anche per la lettura e l’arte – fino ad approdare all’età adulta, quando durante la guerra prima si rifugia in Inghilterra, poi si trasferisce in Francia e incontra Grace Frick, la traduttrice statunitense che diventa la sua compagna di vita, infine parte per l’America.


«Marguerite aveva la forza tranquilla di chi non rincorre la felicità» scrive l’autore. Così, con uno sguardo intimo e sensibile, mentre viene raccontata la Marguerite donna, appaiono i capolavori della Marguerite scrittrice e insieme, offrono un quadro dell’Europa e della società del Novecento. Quello di Eugenio Murrali, d'altronde non è solo un romanzo storico, ma un vero e proprio approfondimento letterario, da leggere anche per conoscere meglio l'intellettuale Marguerite Yourcenar. E nel farlo, l’autore mostra aspetti diversi della protagonista ricorrendo all’introspezione dei personaggi e al punto di vista alternato; infatti, pagina dopo pagina, diverse voci prendono la parola: la bambinaia, il padre, la nonna, Grace e infine Jerry: l’ultimo amore struggente di Marguerite.


Con una scrittura limpida e coinvolta, intrecciando biografia romanzata e memoir, Eugenio Murrali traccia un itinerario umano, fatto di luoghi – la costa olandese, la Grecia, l’Italia, l’America e l’isola nel Maine, dove Marguerite concluderà la stesura delle Memorie di Adriano – e sentimenti, che trova il suo epilogo nella Letteratura. Marguerite è stata qui diventa così un viaggio, dentro le geografie.

Era una mattina di giugno, mio padre mi accompagnava all’aeroporto. Sarei partito per Bruxelles. Papà guidava in silenzio, sostenendomi in un sogno che non capiva, con un affetto che non faceva domande. Taceva e sapeva. Tempo dopo mi sarebbe stato chiaro che quel viaggio era una cesura nel pentametro dei giorni. Sulle strade di Marguerite si sarebbe compiuto per me un tardivo passaggio dalla giovinezza all'età adulta, sul crinale in cui iniziamo a prendere scelte dolorose e necessarie. 

 

Isabella Corrado