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"La ragazza eterna" di Andrea Piva è un viaggio tra la vita e la morte attraverso la psichedelia

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La ragazza Eterna




La ragazza eterna
di Andrea Piva
Bompiani, gennaio 2024

pp.380
€ 19 (cartaceo)
€ 11,99 (ebook)


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Il pauroso della morte muore molte volte prima di morire, e io muoio almeno una volta al giorno da Trent’anni a questa parte. Sono fatta così. Ne sono ossessionata da quando ho ricordo di avere iniziato a pensare. (p. 121)

La ragazza eterna dal punto di vista letterario è un libro che ruota attorno ai riti di morte e di rinascita, che antichissimi sono giunti fino a noi, per portare sollievo nella nostra stessa idea di fine. Dal punto di vista scientifico, è quasi un saggio intriso di lirismo su una tematica controversa nel nostro Paese, ovvero la terapia psichedelica per i trattamenti dei malati terminali. 


L’autore intreccia con grazia i momenti della vita dei suoi personaggi, consegnandocene l’umanità e i pensieri. La storia d’amore di Renata e Boccia, lei milanese, modella, donna intelligente e disinibita e lui psichiatra, barese, sottomesso al fascino di questa eterna ragazza che non può essere ingabbiata in nessuno stereotipo e in nessuna relazione, inizia con quello che ci sembra il capitolo finale. Infatti, il matrimonio di Renata con un altro e il dialogo surreale che ne consegue, con Boccia invitato al matrimonio e quasi colpevolizzato da Renata per non averle impedito di sposarsi, sembra un triste epilogo, ma sarà solo l’inizio di questo cammino che intreccerà fine e rinascita costantemente, lungo tutto il romanzo. 


Quando ormai sembra che Renata sia uscita di scena, ecco che torna, separata, a Bari e si installa a casa del suo ex, come un terremoto stravolge ogni certezza, non solo nella vita del protagonista, ma anche nel suo lavoro. Su Renata si addensano le paure di morte, tipiche del nostro tempo, che non è riuscito ancora del tutto a far pace con la fine a cui tutti siamo destinati. 


Renata sta morendo di cancro e a Boggia, insieme al collega Gianni, spetta trovare il modo per renderle questa situazione vivibile, anche rischiando la carriera, visto che la terapia psichedelica è vietata in Italia; i paesi che la stanno sperimentando sono attualmente l’Australia (dove dal primo luglio del 2023 l’MDMA e la psilocibina, due sostanze psicoattive che sono droghe illegali nella maggior parte del mondo, Australia compresa, possono essere prescritte da psichiatri australiani autorizzati all’interno di alcune terapie) e il Canada, in altri si stanno facendo studi in tal senso.


Il libro parte da un’esperienza personale che lo stesso Piva, in un momento di forte depressione, ha vissuto, assumendo l'ayahuasca, una forte sostanza psichedelica, che viene utilizzata nei rituali sciamanici  e che lo ha introdotto al tema delle sostanze psichedeliche, per curare diversi stati mentali e depressivi. L’autore, nelle diverse interviste rilasciate, ammette di aver consultato molta letteratura scientifica e saggistica sull’argomento e di essersi ispirato ad alcuni scrittori, che hanno precedentemente trattato l’argomento, uno tra tutti Aldous Huxley, autore inglese di grandi romanzi distopici, tra cui Il mondo nuovo (1932). 


Considerando i libri di Huxley, in parte, come romanzi di formazione, anche questo libro si propone in realtà un viaggio in molteplici direzioni, dall’interno all’esterno, dalle convenzioni sociali all’amore, dalla ricchezza alla povertà, dal Nord al Sud, dalla società dell’essere a quella dell’apparire. 


A inquadrare i vari contesti arrivano diversi personaggi, che ruotano in cerchio e sembrano gravitare attorno alla figura di questa donna concreta e ideale al tempo stesso, capace di attirare tutto il bello e il brutto che la circonda, compreso un losco banchiere barese e la sua compagnia, spacciatori, donne e uomini dai dubbi costumi sessuali, un mondo distopico ben inserito nel mondo reale, che sembra quasi un girone dantesco in cui Boccia, novello Dante, deve cercare salvezza e luce per la sua Beatrice, attraverso esperienze che proverà in prima persona e che lo porteranno a riappacificarsi con alcuni traumi della sua vita, in primis con la morte del fratello amatissimo.


La ragazza eterna è un lungo viaggio dentro il dolore, la fatica di sopportarlo e una parte di quella spiritualità antica che si avvale del momento rituale per provare a comprendere, senza barriere, senza tabù, senza tempo.


Samantha Viva