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Dopo questo esilio
di Jane Harper
Milano, Bompiani, 2023
Traduzione di Tommaso Varvello
pp. 432
€ 23,00 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
Dopo Chi è senza peccato, diventato anche un film con Eric Bana, La forza della natura, L'uomo perduto e Ombre nell'acqua (tutti editi da Bompiani), Jane Harper torna in libreria con Dopo questo esilio, nuovo e avvincente romanzo d'investigazione ambientato in terra australiana. I premi ricevuti dall'autrice nel corso degli anni sono molti, tra cui il British Book Awards Crime and Thriller Book of the Year, e le belle parole spese sul suo conto provengono anche da mostri sacri della letteratura, come Stephen King ("Adoro i mystery australiani di Jane Harper", si legge nella quarta di copertina), o da testate di tutto rispetto: ad esempio, sul retro del libro viene riportato il seguente giudizio, comparso sul The New York Times: "Il talento investigativo di Falk è formidabile, ma a rendere memorabile il romanzo è l'abilità di Harper nello scandagliare i misteri che si celano dietro i singoli personaggi".
Ma andiamo con ordine: Aaron Falk è un agente federale con una carriera di tutto rispetto alle spalle e dotato, come ogni buon investigatore, ha un fiuto e un istinto a dir poco infallibili. Un giorno viene chiamato da una coppia di amici, Greg Raco e Rita, che lo scelgono come padrino del loro bambino e per questo motivo lo invitano da loro; le circostanze fanno sì che in quel momento si svolga il Festival del vino che ogni anno rallegra la primavera di Marralee Valley, nell'Australia del Sud e il caso vuole che il nostro agente si trovi nel bel mezzo di un mistero rimasto irrisolto.
Infatti l'anno precedente, sempre durante il festival del vino, una donna di nome Kim Gillespie è sparita improvvisamente, lasciando la sua bambina, Zoe, di soli sei mesi. La rete di rapporti è molto complessa e lega i diversi personaggi in una ragnatela di relazioni che vanno ricostruite attentamente: il fratello di Greg Raco, Charles, non solo è coinvolto direttamente nel festival come produttore di vini ma è stato in passato anche compagno di Kim, la donna scomparsa, con cui ha avuto una figlia, che ora ha sedici anni, di nome Zara; Zoe, invece, la bambina di sei mesi, è figlia di Kim e di Rohan, suo attuale marito. Ad oggi nessun indizio decisivo, se non una scarpa che, riportando un segno unico e inconfondibile, è stata senza dubbio ricondotta a Kim.
Ma allora c'è veramente un colpevole oppure la donna ha voluto allontanarsi di sua spontanea volontà? Come ogni giallo, la verità è molto più articolata di così e non sarà facile farla venire a galla.
Accompagnati da una prosa attenta e precisa e da un ritmo lento e posato che segue l'andamento delle indagini e delle congetture di Falk, Harper mette in scena un romanzo investigativo di tutto rispetto, portando il lettore a seguire lo sviluppo delle ricerche e l'accumularsi degli indizi. Sarà davvero il maggiore sospettato ad essere il colpevole oppure la verità si nasconde dietro una ricostruzione ben più complessa e intricata?
A colpire è certamente la minuzia di Harper nel ritrarre i personaggi, a partire da Falk, che ricorda subito, per quel suo atteggiamento misurato e posato, i grandi investigatori della cinematografia classica, e che trova in questo romanzo anche uno spazio per la propria vita personale. Dopo una relazione andata male, infatti, possibile che ci sia posto ancora per l'amore nella sua vita?
Altro personaggio di cui viene ricostruita e rappresentata, in maniera delicata a attenta, la psicologia è Zara, la figlia sedicenne di Kim: della ragazza ci viene riportato il rovello psicologico, le emozioni che la attraversano, la sua decisa volontà di non arrendersi e i suoi tentativi di far proseguire le ricerche. E infine, che dire degli altri personaggi? Senza svelare troppo, possiamo anticipare che l'abilità di Harper nella creazione di una fisionomia credibile e palpabile rende l'esito delle indagini e lo scioglimento della vicenda ancora più sorprendente. Insomma, Dopo questo esilio è un libro che sicuramente sarà apprezzato da coloro che amano i gialli e le prose particolarmente minuziose.
Valentina Zinnà
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