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Il potere dei social di mettere in pausa e far ripartire la vita: "Connie" di Simonetta Caminiti e Letizia Cadonici

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Connie Simonetta Caminiti Letizia Cadonici

 
Connie
di Simonetta Caminiti e Letizia Cadonici
Le Trame di Circe, dicembre 2021

pp. 104
€ 18,00 (cartaceo) 

 
Connie non ricorda che oggi ricorre il primo anno dalla chiusura di quella pagina Instagram che, negli Stati Uniti, l'aveva resa tanto famosa. (p. 5)
Connie, modella, imprenditrice della moda e influencer, ha vissuto una vita da favola. Sposata ancora molto giovane con il genio della regia Kurt Taylor, una carriera di successo, un rapporto di coppia reso scintillante dai filtri social, Connie ha visto infrangersi tutto quando un incidente ha reso Kurt paraplegico. Entra nella loro vita Fadi, il nuovo tuttofare egiziano che si occupa della salute di Kurt e di quella del giardino, con la figlia Rasha e l'arrivo di queste due nuove figure mette alla luce quello che non si vede mai dietro gli scatti patinati: un rapporto di coppia tossico fatto di abuso di sostanze stupefacenti, tradimenti e affari poco puliti. Un'infelicità che si trascina da anni e di cui nessuno si era mai reso conto perché Connie e Kurt non hanno mai permesso a nessuno di guardare oltre i filtri che li rendevano la coppia da sogno.
In questo graphic novel, il primo del catalogo della nuova casa editrice Le Trame di Circe, scritto da Simonetta Caminiti e illustrato da Letizia Cadonici, si riconoscono elementi di trama molto precisi che, declinati in altra maniera, abbiamo visto anche in altre produzioni letterarie e cinematografiche. L'arrivo di un giovane tuttofare per aiutare una persona che ha subito un incidente e soffre di una menomazione si può trovare in film come Quasi amici o nel romanzo Io prima di te di Jojo Moyes. Ma se in queste narrazioni si assiste alla nascita di amicizia e/o amore tra l'assistito – che deve tutte le sue caratteristiche caratteriali negative all'incidente – e il suo aiuto, qui si assiste a uno spostamento del punto di vista. Kurt non era una persona esemplare prima dell'incidente e chi ha veramente bisogno di aiuto non è lui, ma la sua care giver, Connie. 
Se abbiamo bisogno di qualcosa qui dentro, è solo la privacy. (p. 8) 

Due sono i grossi nuclei di pensiero che fanno parte della nostra umanità da sempre e che qui sono esplorati. Uno è quello del pregiudizio che si esprime in ogni personaggio e a ogni livello economico e sociale; l'altro è quello della forza di attrazione del "bel mondo" che risulta sempre meno scintillante di quanto non si immagini e che qui non può fare a meno della componente social.
Da una parte abbiamo Connie che, abituata a un ambiente di riferimento bianco e benestante, nel conoscere Fadi si rifugia dietro i luoghi comuni sulla bellezza e l'eleganza delle sue ex colleghe egiziane che hanno fatto tutte dei buoni matrimoni. O sulla fama degli egiziani in quanto bravi musicisti.

Dall'altra abbiamo Fadi che è convinto di trovarsi di fronte la classica signora ricca e annoiata che soffre d'insonnia solo perché troppo eccitata per le feste che la aspettano e incapace di andare al di là del più classico dei luoghi comuni: l'avventura tra la ricca signora e il giovane e prestante tutto fare. Pregiudizio che si concretizza al massimo nelle paure per la figlia Rasha, giovane e senza mamma che si fa coinvolgere da questo mondo ricco e scintillante che dopo poco tempo non ha paura di dire che Connie è la sua mamma e che tutta la casa e il giardino, sfondo per le splendide feste, siano suoi. 

Proprio il personaggio di Rasha ci mostra come questo mondo sia scintillante e non ti lasci scampo nel soccombere all'incantesimo e la sua graduale assimilazione è mostrata molto bene nell'evoluzione grafica della bambina che, da timida e infagottata in un cappotto si veste come una piccola influencer.
 
Instagram è una presenza fondamentale nella vita della protagonista. È l'anniversario della chiusura dell'account che si ricorda a inizio volume, non già l'incidente di Kurt che viene nominato solo dopo. La decisione di riaprire l'account è visto che una ripartenza della vita messa in pausa: come a dire che se non sei sui social non esisti e quello che presenti al mondo diventa la verità. Il sostegno che Kurt offre a Connie in diretta per il grande rientro della moglie sulle scene nasconde una manipolazione e un'unità di coppia che esiste solo nei post e negli stanchi tentativi dei coniugi. 
 
Tutto il graphic si dispiega come un feed che celebra il culto dei personaggi: l'ambientazione circostante è un mero sfondo con pochi dettagli mentre i volti e le emozioni sono rese in primissimo piano, con pochi tratti e con linee di contorno nette che rendono i visi protagonisti assoluti di questa narrazione. 

Molto ben curato, questo primo volume della collana i Fumetti di Circe mette al centro il culto della persona e il desiderio di far sì che le immagini di felicità che trasmettiamo quotidianamente sui social si avvicinino il più possibile alla realtà.

Giulia Pretta