in

Antonella Boralevi narra la storia della famiglia Valiani in "Tutto il sole che c'è"

- -
tutto-il-sole-che-c'è


Tutto il sole che c’è
di Antonella Boralevi
La Nave di Teseo, marzo 2021

pp. 416
€ 19 (cartaceo)
€ 7,49 (ebook)


Le sorelle Valiani sono due ragazze spensierate che stanno per vivere un’altra estate della loro giovinezza. Solo che quel 10 giugno del 1940 non è come gli altri, e nelle loro vite entrerà di colpo la Storia, cambiando gli equilibri delle loro esistenze e del mondo che gira intorno a loro.
Le due adolescenti si compensano per contrasto, la quattordicenne Ottavia è bella, solare e spregiudicata, le viene concesso e perdonato tutto; l’undicenne Verdiana è sempre un passo indietro, non ha lo stesso carisma della sorella, la invidia in maniera feroce, e resta nell’ombra, anche se la voce narrante è la sua e la prospettiva del racconto anche.
Io, dall'ombra, guardavo. E ho visto tutto. Li ho visti vivere e amarsi e distruggersi, diventare ricchi, diventare poveri. Li ho visti nascere e invecchiare e morire. Li ho visti sposarsi e partorire e tradire e mentire e urlare e uccidere. Li ho visti partire e li ho visti tornare. Li ho visti imbrogliare e li ho visti sacrificarsi, picchiarsi e baciarsi senza potersi staccare". (p. 21)
Inizia con questo dualismo, con questo rapporto di luce e di ombra che non è solo metaforico ma è reale, e che continua per tutto il racconto, il romanzo di Antonella Boralevi che ci racconta per quadri, con descrizioni prevalenti sul narrato, l’Italia di una famiglia in vista negli anni tragici della guerra e fino agli anni Cinquanta. 

Indubbiamente i Valiani non sono una famiglia come le altre e la scrittrice indugia molto sulle diverse tipologie e caratteri che ogni personaggio contiene, dal padre affascinante e traditore, con un amore quasi morboso per la figlia Ottavia e un'indifferenza per la minore e per la moglie Letizia, un padre e merito, che peraltro è un conte, un chirurgo e anche il Podestà di San Miniato, per poi arrivare ad una madre remissiva, infelice, tradita dal marito e dalla vita, ma che quando sembra rassegnarsi tira fuori la sua forza. 

Poi c’è tutto un carosello di personaggi minori, che ruotano attorno alla vicenda e ne evidenziano rapporti di forza e debolezza, ad esempio il personale di casa, l'anziana cuoca, la giovane sguattera, la cameriera tedesca. Ci sono le donne, soprattutto le due sorelle, e ci sono anche gli uomini, i tanti uomini così diversi e peculiari, che si alternano nella vita e nel cuore di Ottavia e quindi, di riflesso, in quello di Verdiana.

Intorno a loro, le contrapposizioni della Storia, con fascisti e partigiani, superbe bellezze e contadini, sfollati e nuovi ricchi. Il lettore impara a conoscere i vari attori che si alternano sul palcoscenico della vita, si prepara ai ribaltamenti, alle situazioni estreme, al fascino decadente di alcuni di loro, agli amori e alle sventure di casa Valiani, mentre sullo sfondo è la Grande Storia a dettare i tempi del loro quotidiano.

Una prosa senza grandi giochi stilistici, sempre ben compassata e con un ritmo da racconto d’altri tempi, che non regge il pathos di alcuni episodi e forse per questo non proprio indimenticabile, accompagna il lettore per più di 400 pagine, adulandolo con descrizioni e moti dell’animo non capaci di conquistare tutti i lettori, soprattutto i più giovani e i più esigenti.

Samantha Viva