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"Puoi essere qualunque cosa tu voglia! Basta che rispetti le regole": che cosa significa essere «Una ragazza perfetta»?

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Una ragazza perfetta di Bushnell e Cotugno


Una ragazza perfetta
di Candace Bushnell e Katie Cotugno
HarperCollins, 2021

Traduzione di Mariella Martucci 

pp. 251
€ 16 (cartaceo)
€ 6,99 (ebook)



Cosa significa essere una ragazza perfetta, oggigiorno? Marin, la protagonista del romanzo young adult scritto da Candace Bushnell, autrice di Sex and the City, e da Katie Cotugno, non se lo è mai dovuto chiedere, perché le è sempre venuto facile soddisfare le aspettative altrui: essere brava a scuola, avere un ragazzo popolare, una migliore amica con cui condividere le sue confidenze, rispettare i genitori, essere amata da tutti, compresi i professori. Poi, le sue convinzioni crollano all'improvviso. Il motivo ha un nome ben preciso: il professor Beckett, chiamato amichevolmente da tutti "Bex". 

Bex è sempre stato accomodante, simpatico e affascinante, e non sorprende che il suo aspetto avvenente e la giovinezza abbiano portato molte studentesse a fantasticare su di lui. Per Marin è soprattutto un mentore con cui confrontarsi sul suo sogno di fare richiesta di ammissione alla Brown, ma anche sugli articoli del giornalino scolastico di cui Marin è direttrice, insieme alla sua amica Chloe. Quei piccoli scampoli di vita privata che emergono nelle loro conversazioni private fanno sembrare Bex amichevole e ben disposto - "fin troppo ben disposto", pensiamo noi lettori. Ecco perché quando Bex si offre di dare un passaggio a casa a Marin, lei non rifiuta: si fida. Certo, il fatto che lui le chieda ogni volta di non parlarne in giro potrebbe costituire un campanello d'allarme, ma Marin non ha mai osato nemmeno immaginare che lui potesse baciarla un giorno. Quando accade, tutto crolla. 

Dal momento in cui le loro labbra si sono unite, Marin sente di essere stata tradita e che deve fare qualcosa. Quello che inizialmente pare un fraintendimento trasforma i rapporti tra professore e allieva e Marin inizia a guardare Bex con occhi diversi: ora le pare che i suoi discorsi e i suoi gesti siano costruiti, vi legge falsità e non può smettere di trovarlo viscido. E se arrivano le prime ritorsioni, cosa può fare una ragazza da sola? Davvero è stata lei a incoraggiare Bex, come lui sostiene? Un adulto non dovrebbe sapersi fermare? Non è con il livore che la protagonista può davvero risolvere le cose, né chiedendo aiuto al preside della scuola, che prende Marin per visionaria, né scrivendo un editoriale polemico sul giornale di scuola. Semmai, quell'articolo alimenta un cambiamento grande, già in atto: tutti la bollano corrivamente di essere "femminista", Chloe si allontana da lei e il suo intero mondo pare scricchiolare, voti scolastici compresi. Eppure Marin inizia a riflettere sulla discriminazione di genere e nel bookclub sulla letteratura femminista da lei fondato insieme a una professoressa troverà una valvola di sfogo ma, soprattutto, un grande motivo di riflessione sul nostro presente. Nuovi incontri aiuteranno Marin a crescere e a guardare al mondo della discriminazione con meno ingenuità. 

Con la leggerezza della commedia in alcune pagine e con la gravità di un dramma in altre, Candace Bushnell e Katie Modugno puntano le loro penne su un tema estremamente importante: ciò che la società si aspetta da una ragazza e ciò che una ragazza vuole essere, liberamente e senza sovrastrutture:

Vorrei dirle che trovo ingiusto che sia considerato normale che i ragazzi ci provino, ma che sia un problema se una ragazza ci sta. Vorrei chiederle se anche lei ha l'impressione che esistano delle linee guida che noi ragazze dobbiamo seguire in cambio del privilegio di avere un posto in questo mondo: possiamo flirtare, ma senza esagerare. Possiamo essere sicure, ma mai aggressive. Essere divertenti, sì, ma con discrezione. Mangiare cheeseburger, ma senza ingrassare. Essere disinvolte, ma mantenendo il controllo. Potrei andare avanti all'infinito, è una lista che riempirebbe una di quelle vecchie pergamene che si vedono nei cartoni animati su Babbo Natale. (p. 70)

Marin a volte si dispera, altre esagera e commette errori, eppure non rinuncia mai a voler capire cosa le sta accadendo, quindi lotta per cercare di far sentire la tua voce, quando le istituzioni temporeggiano (per non dire latitano). Fare chiarezza e trovare giustizia non vanno però di pari passo, e Marin sperimenterà le conseguenze anche drammatiche delle sue azioni. Accanto alla protagonista, la famiglia, l'amicizia e l'amore, presenze che tra alti e bassi costituiscono il microcosmo dei sostenitori di Marin in una battaglia decisamente più grande di lei. 

GMGhioni