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#CritiCOMICS: Astrid racconta “La conversione di San Francesco” con un’animazione suggestiva e immediata

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La conversione di San Francesco
di Astrid
Kleiner Flug, 2018
Collana: Prodigi fra le nuvole

pp. 62 
€ 15,00 (cartaceo)



L’illustratrice toscana Astrid Lucchesi dopo il suo lavoro di illustrazione nel graphic novel su Dante Alighieri assieme ad Alessio D’Uva e Filippo Rossi nel 2015 per la casa editrice Kleiner Flug, si cimenta nell’opera per la stessa casa editrice ne La conversione di San Francesco.
Editato nel 2018 e facente parte della collana “Prodigi tra le nuvole”, il fumetto completamente ideato nei testi e nei disegni da Astrid, tratta la vita di Giovanni di Pietro Bernardone, noto poi a tutti come San Francesco, il Poverello d’Assisi.

Dopo un’infanzia e una giovinezza serena, Francesco all’età di vent'anni partecipa alla guerra che vede contrapposte le città di Assisi e Perugia. La sua fazione viene sconfitta e lui viene fatto prigioniero. Ripresosi da questa esperienza, decide di partire di nuovo dopo che Papa Innocenzo III annuncia la Quarta Crociata e questa volta deve scendere verso il Sud d’Italia e imbarcarsi da Lecce per raggiungere Gerusalemme. Ma il suo cammino si interrompe presto, perché un segno lo induce a lasciare la vita da cavaliere, le armi e la guerra.
Un giorno mentre Francesco si trova nella Chiesa di San Damiano, una voce proveniente da un crocifisso gli chiede di riparare quella stessa chiesa e per far ciò Francesco vende i suoi beni, si spoglia dei suoi abiti e lascia la sua famiglia, diseredato dal padre Pietro.
Da qui avrà inizio una nuova vita per Francesco costellata di fatti ed eventi che ne faranno il Santo di Assisi.
Le 62 pagine di fumetto sono concentrate nel momento di passaggio nella vita di Francesco, da uomo laico proiettato alla vita da cavaliere, alla gloria e agli onori delle armi, a quello più intimista e interiore, dedito alla ricerca di semplicità e spiritualità. La voce che sente nella Chiesetta di San Damiano conduce Francesco verso scelte che non solo comportano la rinuncia dei beni materiali, ma anche l’abbondando della sua famiglia e della casa. Da qui in poi la vita di Francesco sarà rivolta alla povertà, alla natura, alla fraternità e all’amore per il creato e alle sue creature e con occhi nuovi guaderà il mondo attorno a sé.
«Laudato sie, mì Signore, cun tucte le tue creature…
“…Spetialmente messor lo frate sole”
Laudato sì, mì Signore … 
… per sor’aqua» (p. 30)
Astrid sottolinea il momento di conversione attraverso non solo l’uso del testo, ma anche attraverso un diverso utilizzo del colore, che nella prima parte appare vivo e sgargiante, come la vita piena, mondana e ricca di Francesco per poi invece assumere tinte con toni di bianco e di nero, accompagnati dal giallo ad indicare la “luce” trovata e dal rosso per esprimere la collera di chi non ha compreso la scelta compiuta da Francesco.

Con questo espediente immediatamente ci si accorge non solo della trasformazione avvenuta nella narrazione, ma anche dello stile che segue tale cambiamento e da un tratto più preciso e attento si passa ad uno più libero e naturale, proprio come la scelta fatta da Francesco, una scelta libera e di cuore.

Silvia Papa