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"Gli insospettabili": un giallo dalla doppia anima

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Gli insospettabili
di Sarah Savioli
Feltrinelli, 2020

pp. 240
€ 16 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


La sostanza è che a vivere ci si prova tutti un po' con quello che si ha a disposizione e proprio lì sta ciò che ci unisce nella nostra bellezza di creature fragili (p. 233).
Prendete Anna, una donna di quarant'anni che, a causa (o per merito) di un edema cerebrale riesce a comunicare con tutte le forme di vita che popolano il pianeta, dalle piante agli animali, aggiungete un investigatore severo di nome Cantoni e un altro dalla solarità campana, Tonino, mescolate il tutto con il simpatico alano Otto e otterrete la più sgangherata e divertente squadra di investigazioni mai trovata in un libro.
Gli insospettabili (Feltrinelli, 2020) costituisce infatti il felice esordio narrativo dell'autrice sarda Sarah Savioli, nel quale Anna e i suoi colleghi cercano di far luce sulla morte del trentaquattrenne Armando, ex tossicodipendente caduto dal tetto della palazzina nella quale viveva.


A prima vista questo libro ha tutte le componenti del classico giallo da leggere in spiaggia, sotto l'ombrellone, ed effettivamente tutto verte in quella direzione, a cominciare dal colore della copertina. Ma a uno sguardo più approfondito non possiamo fare a meno di constatare come dietro a una storia all'apparenza lineare si celino risvolti decisamente inaspettati.
«Quando mi crescerà un superpotere anche a me?» «Tesoro, probabilmente ne hai già tanti. Tutti abbiamo i nostri e crescere bene vuole dire darsi il tempo di scoprirli» (pp. 192-193).
Anna possiede tutte le caratteristiche di una simpatica Bridget Jones nostrana: imbranata, pasticciona, sempre in ritardo, ma dotata di una grande empatia verso tutte le creature.
Sarà proprio grazie ai dialoghi con cani, gatti, asini e piante che arriveranno le vere e proprie piccole "perle" che la scrittrice ha disseminato all'interno di questa storia, e che la simpatica investigatrice riuscirà a risolvere il caso:
Ricordatevi, umani domestici: il rigido rispetto della routine è l'unico argine efficiente al caos (p. 42).
Gli insospettabili è un libro all'apparenza leggero e ironico, ma che si rivela in grado di scavare nell'animo del lettore e di farlo riflettere su tematiche importanti.
L'augurio che possiamo fare a Sarah Savioli è che questo sia solo il primo di una serie di bei gialli che ci terranno a compagnia nelle estati a venire.

Ilaria Pocaforza