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La grammatica per tutti: il saggio illustrato e "interattivo" di Manolo Trinci

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Le basi proprio della grammatica
di Manolo Trinci
Bompiani, 2019

pp. 288
€ 14 (cartaceo)
€ 7,99 (ebook)


Nel 2015 Trinci crea una pagina chiamata GRAM-MODI che, a detta dell’autore, ha una fortuna insperata e diventa in poco tempo luogo di passaggio per internauti interessati a consigli e correzioni sulla lingua italiana. Basta fare un giro per osservare come Trinci affronti le questioni grammaticali in maniera lieve e con un linguaggio moderno, accessibile a tutti: forse è proprio questa semplicità che non riduce tuttavia la lingua a scherzo o gioco, ma anzi incorpora in parte l’elemento ludico, l’elemento di successo della pagina e, di conseguenza del libro. Chiunque si sia cimentato con una grammatica – viene in mente in primis la Grammatica italiana del compianto Serianni, tuttavia il discorso è estendibile a molti altri testi – sa bene quanto complesso può essere studiare da zero le basi della lingua italiana: nozioni e regole che usiamo quotidianamente vengono a volte spiegate con un linguaggio tecnico che, se da un lato è quello corretto e preciso, dall’altro risulta a tratti ostico.
Trinci, invece, attraverso una colloquialità che gli è propria, e sfruttando i social network dai quali attingere informazioni sulle più disparate necessità dei parlanti, ci propone un testo agile e tuttavia completo quanto basta per affrontare tutto ciò che c’è da sapere, dall’ortografia alla sintassi all’ortografia di molte parole che crediamo di utilizzare correttamente. Interessanti sono soprattutto le parti relative all’uso di Internet e dei social, alla “rivincita” del T9 nei confronti del correttore automatico: queste parti, minoritarie o assente nei testi di grammatica, offrono il duplice vantaggio di mostrare, da un lato, come la lingua non sia un insieme di regole fissate ma si evolva piuttosto con i parlanti, e dall’altro di avvicinarsi e di aiutare chi si affaccia a un pubblico – quello dei social, appunto – che troppo spesso riesce a essere crudele e impietoso verso chi commette errori. Un esempio fra tutti: al di là della lunga diatriba fra accento e apostrofo, nelle pagine manoscritte non c’è modo di inserire E’ al posto di È, errore che è invece comune negli scritti digitali.
Parlando della grafica e della composizione generale del prodotto libro, c’è da dire che il testo di Trinci si presenta bene, sia per la compattezza che per la qualità della carta: è un prodotto esteticamente gradevole, con una gabbia piccola e un'interlinea generosa, che danno aria alle frasi senza però far percepire un senso di vuoto. Non è un tascabile certamente, tuttavia può essere portato agilmente in una borsa o in uno zaino, così da averlo con sé per qualche dubbio dell’ultimo secondo. Le ottanta vignette, infine, sono una interessante aggiunta perché com’è noto l’immagine ha il vantaggio netto sul testo di rimanere maggiormente impressa.
Chiudo ribadendo la componente “interattiva” dell’opera di Trinci: il libro infatti è il risultato finale di un lavoro iniziato online; un lavoro che l’autore intende proseguire, sfruttando strumenti come gli hashtag (#LeBasiProprioDellaGrammatica) e i botta e risposta fra utenti, che spostano l’attenzione verso i dubbi più comuni.

David Valentini