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Sul set con Montalbano: "La rete di protezione"

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La rete di protezione
di Andrea Camilleri
Sellerio, 2017

pp. 304
€ 14 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


Cosa potrà mai succedere se a Vigàta, il celebre paese dove lavora Salvo Montalbano, arriva una troupe televisiva con una bellissima protagonista svedese? Senza dubbio una piccola rivoluzione, ma anche una serie di fastidi per chi, come il commissario e i suoi, deve modificare le abitudini, i tragitti quotidiani per evitare il set. Ma c'è anche chi resta immediatamente folgorato dalla bellezza dell'attrice principale e a tutti i lettori abituali di Montalbano verrà in mente quale collega di Salvo sarà vittima del fascino della straniera, a costo di mettere a repentaglio il proprio matrimonio... 
Ma non è solo il caos generato da una scappatella in barca con l'attrice a richiedere l'attenzione di Montalbano-paciere, ma anche un'altra... pellicola. Infatti, l'ingegnere Ernesto Sabatello trova nella casa di famiglia sei vecchie bobine di pellicola girate dal padre, anni prima. Fin da subito Sabatello si accorge di qualcosa di sospetto: tutti i filmini riprendono lo stesso pezzo di muro di casa, senza che in scena avvenga alcuna azione. Per questo, anche se l'ultima ripresa risale al 1963, Ernesto porta tutto il materiale da Montalbano per fare chiarezza. 
Potevano bastare due casi, uno di cuore e un "cold case"? Ovviamente no: nella scuola di Vigàta, nella stessa III B frequentata da Salvuzzo, il figlio di Mimì Augello, fanno irruzione due uomini armati, con la maschera di Anonymus, e seminano il terrore, nonostante nella classe ci fosse per caso proprio Mimì.
Cosa sta succedendo a Vigàta? Tre casi di diversa difficoltà richiedono le intuizioni, la sensibilità, il buonsenso e anche la perseveranza di Montalbano, costretto ancora una volta a mettere in secondo piano la sua storia con Livia, che lo aspetta a Boccadasse. Tra colpi di scena e scoperte decisamente delicate, da gestire con tutto il tatto possibile, Montalbano non manca mai di aggiungere il tocco d'ironia che lo contraddistingue, ancor più alimentato dal dialetto per la narrazione e per i dialoghi informali.

Con levità e con un astuzie da maestro del genere, Andrea Camilleri introduce nella Rete di protezione temi di grande attualità come il bullismo, la solitudine dei più piccoli, l'ansia d'apparire del jet-set, il terrorismo informatico, ma sempre con un quella scanzonata capacità narrativa che lascia il lettore ad aspettare con ansia una nuova indagine per Montalbano. 

GMGhioni