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Anna Francesca Vallone, "Non lo saprà nessuno"

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Non lo saprà nessuno
di Anna Francesca Vallone

Compagnia Editoriale Aliberti, 2016
collana I Colibrì

pagine 228




Bianca e Lisa, tredici anni l'una, sedici l'altra: due ragazzine che si conoscono in vacanza e che stringono un'amicizia destinata a durare nel tempo. Una situazione già vista, due adolescenti come tante altre.

Questo solo all'apparenza, tuttavia, poiché il legame che si instaura fra le due ragazze è qualcosa di particolare, un legame fisico e sanguigno, esclusivizzante, dai confini non ben definiti, fra due persone sensibili e disperate.
Bianca si trascina in una vita insoddisfacente e senza obiettivi, tra problemi di bullismo a scuola e di anaffettività in famiglia. Lisa invece appare come l'elemento forte della coppia, ma anche lei è costretta a districarsi fra continui fallimenti sentimentali e una situazione familiare in cui la violenza, proprio quella fisica, ha un posto a tavola tutti i giorni.


Il legame fra le ragazze diventa sempre più forte ma a un certo punto si spezza irreparabilmente. Bianca tenterà in tutti i modi di riprendere i contatti con Lisa, che non vuole più saperne di lei. Questa rottura causerà ulteriori problemi a Bianca, che dovrà intraprendere un percorso terapeutico lungo e difficile alla ricerca di un motivo per sopravvivere. Questo cammino, tutto in salita, aiuterà Bianca a riacquisire quel minimo di serenità e di fiducia in se stessa che le permetteranno di affrontare Lisa per un chiarimento sulla natura del loro rapporto e sui motivi della rottura. Il difficile riavvicinamento fra le ragazze farà emergere tutta una serie di "non detto" e di aspetti rivelatori circa i reali rapporti di forza tra le due, finalmente messi a nudo e non più distorti dalle diverse prospettive.

Il romanzo termina dopo un salto nel futuro, in cui ritroviamo una Bianca adulta, forse non proprio felice ma serena e stabile, in grado di gestire il difficile rapporto con l'amica, ma soprattutto con due figli da amare e a cui dire tutti quei "ti voglio bene" che a lei erano stati negati.

Non lo saprà nessuno è un romanzo faticoso, crudo, pieno di cicatrici, senza alcuna concessione. Non è la banale rappresentazione delle turbolenze adolescenziali, è piuttosto un viaggio nei meandri della psiche di due persone violate e insicure, che l'autrice, giovanissima, racconta attingendo coraggiosamente dalla propria storia personale.

Personaggi ben definiti, situazioni credibili, dialoghi efficaci, narrazione fluida, l'uso intelligente del passato prossimo per raccontare fatti e dolori lontani ma che ancora opprimono e rimangono irrisolti, un realismo feroce e liberatorio, che brucia come una sberla: sono questi i punti di forza di una storia (anzi, di una testimonianza, almeno in parte) in nessun modo a lieto fine ma che invita a riflettere sulla possibilità di cercare un uso (ri)costruttivo del dolore e delle esperienze traumatiche, in modo da favorire un indispensabile processo autopoietico, traendone - per quanto possibile - le capacità necessarie a evitare la reiterazione degli errori, in special modo di quelli pagati da chi non li ha commessi.

Stefano Crivelli