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Al #FestLet: domenica 7 settembre

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Ci sono Festival che ti mancano, quando per qualche ragione manchi. E i festival itineranti, legati a luoghi particolari di una città (penso a Mantova, Pordenone, Pietrasanta,...) hanno quel tocco in più, che trasforma e integra parole e urbanistica, architettura e storia, ricordi e presente. Così per Mantova. Mancavo da un po', e ho accolto con particolare felicità l'invito degli organizzatori del Festival (che ringrazio).

Dunque, mattinata partita con la fatidica domanda: da dove cominciare? Tantissimi appuntamenti, come sempre scanditi benissimo e in diversi luoghi della città. Il prossimo anno mi organizzerò ufficialmente con una bicicletta per riuscire ad arrivare a San Sebastiano con i giusti cinque minuti di ritardo, e non il quarto d'ora accademico e il fiatone ma... ne vale sempre e comunque la pena! Tanto più che con il pass-stampa si può saltare la coda, per infilarsi al più presto agli eventi.

FOCUS ON: INTESA VINCENTE

Foto ©GMGhioni
L'incontro con Chiara Valerio e Marco Malvaldi in San Sebastiano ha aperto alla grande la mia giornata al Festival della Letteratura: poteva essere una conversazione complessa per i lettori, dal momento che a parlare erano non solo due scrittori, ma anche due esperti di scienza, ma l'intesa ottima tra i due ha innescato risate, applausi estemporanei e tanta partecipazione. La conversazione, sia chiaro, partiva dal libro nuovo di Chiara, Almanacco del giorno prima (Einaudi, 2014), che, come rivela l'autrice, ha una forte matrice autobiografica. Non si tratta di autofiction, ma del bisogno tutto autobiografico di "fare i conti" con il proprio passato matematico.
Si è poi spaziato parlando del legame tra letteratura e matematica: alla base di entrambe c'è l'immaginazione, sia per quanto riguarda l'ispirazione letteraria, sia per le intuizioni tutte scientifiche da verificare poi. E in questo Marco Malvaldi concorda appieno, e ne dà ripetute prove alla platea, tra una risata e qualche piccola anticipazione sul tanto fantomatico "antigrafo" del suo nuovo libro, che ha portato a Chiara proprio quella mattina.
Non mancano i momenti di commozione quando Chiara Valerio ricorda il suo passato accademico. E certo, le mentalità scientifiche sono molto sensibili ma... non particolarmente romantiche! Alla domanda "cos'è l'amore?", Malvaldi parla di
una secchiata di ormoni e neurotrasmettitori che arriva quando meno te lo aspetti, e non puoi scostarti per evitarla, né intuire le conseguenze. 
Allo stesso modo il protagonista dell'Almanacco, Alessio Medrano, vuole misurare tutto nella sua vita, per evitare i rischi; e non si accorge che l'amore è la maggiore fonte di cambiamento, volente o nolente. Chiara Valerio commenta:
Non puoi essere così stupidi da non pensare che un giorno arriverà un evento, anche piccolo, che ti cambierà. In questo romanzo mi interessa come l'amore deforma il tempo e la sua percezione. 
E ce ne dà prova raccontandoci due idee del suo protagonista: Alessio vuole essere perfetto quando incontra la donna di cui si innamora; e non si rende conto che in realtà ci innamoriamo sempre delle mancanze e delle imperfezioni altrui...



DI PASSAGGIO...
Foto ©GMGhioni
Peccato non essere riuscita a seguire tutto l'intervento di Claudio Magris sulla scrittura: come sempre, maestro e critico non sono disgiunti dal narratore. E scrivere, per Magris, è «comporre un mosaico», in cui è fondamentale la coerenza tra quello che (in una formula un po' usurata) definiremmo contenente e contenuto.

Poco più in là, e a un paio d'ore di distanza, un altro grande ritorno al Festival: Sebastiano Vassalli, presentato da Piero Dorfles. Si sa che Vassalli non è un animale da palcoscenico: ha sempre preferito la calma della sua scrivania alla larga platea di lettori, ma sicuramente l'incontro ha un suo interesse. Se non altro, è l'occasione per parlare di Terre selvagge (Rizzoli, 2014), il nuovo romanzo di Vassalli: ancora una volta, protagonista è la storia, ma questa volta l'autore arretra fino al 101 a. C. per riportare alla luce una delle battaglie più sanguinarie della storia tra Romani e Cimbri.
Foto ©GMGhioni
Una battaglia che è stata volutamente insabbiata dalle storiografie dei tempi (per motivi politici), e che invece segna la fine di un intero popolo. Da sempre, d'altra parte (e pensiamo a La chimera o a Stella avvelenata), Vassalli s'è sempre interessato agli aspetti che spesso scompaiono nel corso dei secoli, agli anfratti dove storia, leggenda e documenti contraddicono i luoghi comuni.

E sul futuro che dire? Secondo Vassalli,
la tecnologia assumerà oggi il ruolo che un tempo aveva il soprannaturale. 


FOCUS ON: LA STANDING OVATION DI UNA PLATEA COMMOSSA


Foto ©GMGhioni

Quanto silenzio possono fare centinaia di persone in un luogo ristretto? Tanto, se a parlare sul palco della Piazza del Castello di Mantova sono Angela Terzani Staude e Àlen Loreti, uno dei più grandi conoscitori di Tiziano Terzani.
L'occasione è, infatti, una di quelle irripetibili: Angela è una persona vera, con quella schiettezza teutonica che si mescola alla dolcezza tutta italiana. Risultato? Una platea commossa nel rievocare Tiziano Terzani uomo, giornalista, marito, padre: tutti aspetti che si compenetrano ed emergono nei "diari di una vita", ovvero in Un'idea di destino (Longanesi, 2014). E Àlen Loreti ha curato l'edizione dei diari, fin dal principio, ovvero quando ha dovuto operare una prima scelta di passi tra una immensa quantità di file e pagine stampate: a Mantova ci ha raccontato non solo i criteri adottati, ma anche l'emozione assoluta di poter leggere gli autografi. Una nota di non poco conto, poi, sulla bella triangolazione che gli ha permesso di lavorare fianco a fianco con Angela e con Guglielmo Cutolo, editor della narrativa italiana della casa editrice.
Dopo ricordi personali di Angela e tante riflessioni sui diari, un pensiero sulla possibilità di introdurre Tiziano Terzani nei libri scolastici: quale autore, meglio di lui, ha infatti saputo raccontare la fine del '900 e l'inizio del 2000 con il suo stile chiaro, trasparente anche per chi è ancora sui banchi di scuola? Gli studenti stessi premiano le opere di Terzani, scegliendole per tesine di maturità e tesi di laurea.
A conclusione dell'incontro, Angela ha raccontato il divertente (e al tempo stesso commovente) episodio di Tiziano Terzani al matrimonio della figlia Saskia. Dopo che i parenti inglesi dello sposo avevano scherzato (spesso volgarmente) sui trascorsi erotici del ragazzo, Tiziano ha rivolto un bellissimo discorso sull'amore e sui legami interpersonali:

Al firma-copie di Angela Terzani (la coda proseguiva!)
«Il matrimonio non è una storia d’amore, perché una storia d’amore è una relazione di piacere e quando diventa spiacevole è finita, chiusa. Il matrimonio non è una questione di convenienza, di ammassare due proprietà, di aggiungere pezzi di terreno o un vigneto all’altro, un regno a un altro: il matrimonio è il tuo impegno con ciò che sei. L’altra persona è la tua altra metà, e tu e l’altra non siete due. Il matrimonio è il riconoscimento di un’identità spirituale. E se conduci una vita come si deve, basata su valori interiori e non semplicemente sui sensi, allora sposerai la persona giusta e insieme a quella persona ricostruirai l’unità, che è divina.»
Una coda infinita di lettori ha atteso al firma-copie e, ancora una volta, Angela si è dimostrata aperta e affettuosa, sempre disponibile a una stretta di mano, a una foto e a una parola.

Insomma, una prima parte di giornata decisamente intensa! Vi aspetto per la seconda: si parlerà di "eroi" nel mondo contemporaneo e si incontrerà proprio... Michael Cunningham!



GMGhioni