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Sociologia delle religioni

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Sociologia delle religioni
di J. P. William
1994

144 pp..
10, 00 euro

Dopo aver esaminato i contributi dei classici della sociologia (Durkheim, Weber, Marx..) sul tema della religione e il passaggio da una sociologia religiosa confessionalmente orientata a una sociologia delle religioni deconfessionalizzata, l'autore si concentra sull'analisi dei fenomeni religiosi recenti da parte della sociologia contemporanea.
Ciò consente anche di tornare su due questioni di fondo: il dibattito sulla focalizzazione e il problema della definizione sociologia della religione.
Il tema centrale che interessa questo saggio sociologico è proprio la definizione di secolarizzazione, che viene suddivisa in secolarizzazione quantitativa (la maggior o minor influenza della religione nei diversi ambiti della vita), oppure qualitativa (il numero delle persone che si possono definire religiose).
Affianco alle teorie classiche della secolarizzazione vengono esposte le teorie dell'economia religiosa,
secondo le quali, mentre la secolarizzazione qualitativa (de-secolarizzazione) è in effetti un portato della modernità, la secolarizzazione quantitativa è una costruzione ideologica non confermata dai dati empirici.
Questo modello economico prevede che una vigorosa concorrenza fra proposte religiose si risolva nel fenomeno dell' offerta che crea la sua domanda, dunque in una maggiore presenza di persona religiose.
La maggior parte dei sociologi che avevano a suo tempo costruito il modello della secolarizzazione oggi parlano piuttosto de una "de- secolarizzazione".
I temi affrontati da William vengono suddivisi in cinque capitoli che trattano questi argomenti in modo ordinato e chiaro, con un linguaggio abbastanza semplice, comprensibile anche ai non cultori della materia.
Spesso accompagna le varie tematiche attarverso esempi che possono rivolgersi ad un panorama religioso a livello mondiale ma anche a livello nazionale, per quanto riguarda l' Italia.
Molto interessante l' intervento finale sulla Destra cristiana e sul numero dei votanti, esempio utile per comprendere anche le dinamiche delle elezioni nella storia contemporanea.

D. Kadrija