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"Sarà dura spiegarlo giù in centrale" di Gianni Sarti

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Sarà dura spiegarlo giù in centrale
di Gianni Sarti
Lulu.com Edizioni, 2009

pp. 184

Attraverso le righe che seguiranno verrete portati per mano alla conoscenza di un nuovo libro, appena uscito e che spero farà tanta strada, di parola in parola tra le persone amanti della fantascienza e non.
Ma in realtà di cosa stiamo parlando? Di un'antologia di racconti di fantascienza. Sono sempre stata piuttosto scettica sia sulla forma scelta, che sul genere. Di solito evito accuratamente di leggere queste piccole storie, spesso troppo brevi per coinvolgere il lettore, con personaggi appena accennati che si muovono in luoghi non ben definiti; insomma, normalmente sono più la fantasia e lo stato d'animo del lettore che arricchiscono la storia e la rendono leggibile piuttosto che le parole dell'autore stesso. I racconti mi hanno sempre lasciato l'amaro in bocca come a pensare che lo scrittore avesse raccolto degli schizzi di pensieri incompleti, senza aver avuto la costanza e la forza di volontà di completarli e dargli finalmente una forma rispettabile e dignitosa di romanzo. Che dire poi della fantascienza, tutti noi almeno una volta abbiamo immaginato navi spaziali, razze aliene, avventure ai confini dell'Universo, ma quanti hanno saputo far diventare queste fantasie credibili, reali?
E' proprio quello che Gianni Sarti è riuscito a fare.
Nella sua antologia "Sarà dura spiegarlo giù in centrale" riesce anche solo con pochissime pagine a delineare un mondo tanto distante da noi nel tempo e pure così vicino grazie ai temi universali trattati mai banalmente e le problematiche che, in quanto intrinseche all'uomo, resteranno sempre quelle, purtroppo o per fortuna, per tutte le ere a venire. Ogni racconto per quanto piccolo è un gioiello di completezza vissuto da personaggi di cui si intuiscono subito i tratti caratteriali, le paure, le ansie, le speranze che li compongono ottenendo una caratterizzazione completa ed elegante che ci permette di immedesimarci nell'arco di pochissime righe. Alla fine di ogni storia non penserete mai "vabbè, ma poi che succederà?" sarete pienamente soddisfatti e l'unico pensiero sarà quello di andare avanti per perdervi nuovamente in un altro piccolo mondo.
Il genere è sì di fantascienza ma ci sono note horror, tanto terrificanti quanto ben elaborate e mai banali. Ritroviamo critiche alla società moderna armonizzate in contesti futuri ma comunque valide. Ci sono tratti di poesia strazianti che non rimangono in superficie pur essendo a volte anche semplici accenni ma comunque dotati di peso sulla sensibilità di chi legge. Alcuni monologhi assomigliano a quelli di Fahrenheit 451, senza scimmiottamenti però, restando piacevolmente originali.
Gianni Sarti scrive di quello che conosce, il mondo dell'informatica, la passione per il parapendio, non si addentra in campi di cui potrebbe essere solo un banale osservatore solo per fare colpo sui lettori ( ottenendo fra, l'altro secondo me, solo l'impressione di essere presuntuosi e superficiali, cosa che questi racconti non sono mai). Nonostante questo non ci sono mai noti tecniche troppo complicate, ognuno di noi può ritrovare pezzi di proprie conoscenze o reminescenze di un passato comune.
Si avverte in tutto il libro una forte sensibilità senza cadere nella sdolcinatezza da diabete fulminante e anche in momenti davvero toccanti il ritmo della scrittura è sempre frizzante, ben scandito con il respiro del lettore che si ferma o accelera in armonia con le vicende dei protagonisti.
Spero di essere riuscita nel mio intento iniziale e nei buoni propositi che mi ero imposta. Questa antologia mi ha emozionata, mi ha fatto divertire, riflettere, sorridere di tenerezza, cosa si può volere di più da un racconto di fantascienza?

Troverete il libro a cui si fa riferimento nel link che segue:
http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/sarà-dura-spiegarlo-giù-in-centrale/7248045