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Una nuova promessa: Mi mangiassero i grilli

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Mi mangiassero i grilli
di Andrea D'Agostino
Fernandel edizioni, 2005

96 pagg.

Romanzo esistenziale, romanzo biografico, romanzo-diario, romanzo drammatico, romanzo con una sottile vena d'ironia... Il primo libro di Andrea D'Agostino, pubblicato per Fernandel, è già una promessa: le sue sfaccettature continue, le pagine dense di emozioni diverse (si può passare dal riso alla commozione in poche righe) sono già ingredienti fondamentali per dire che c'è del talento. Inoltre, basta aggiungere lo stile svelto - ricorda un po' Vittorini - sempre ben calibrato per rendere la lettura agevole che porta in pochissimo tempo alla fine, quasi senza accorgersene. Già, perché la tecnica di flashback continui che Andrea adotta trattiene l'attenzione del lettore, pagina per pagina. Così si arriva a scoprire esperienze personali dell'infanzia del protagonista, soprannominato Vinicio, cresciuto con i nonni dopo essere rimasto orfano. 
Sarà proprio il legame con il nonno, in particolare, ad essere esaminato: mai con descrizioni che appesantirebbero il libro, ma attraverso i ricordi del protagonista che, in prima persona, presenta la sua vita. Apparentemente, alcuni avvenimenti sembrano marginali, però è importante sottolinare che è proprio attraverso questi che si arriva a delinare tutti i personaggi. All'autobiografia, Vinicio unisce uno sguardo al mondo siciliano dove è cresciuto: è uno sguardo disilluso, ma sempre affascinato dall'ambiente minimalista e agreste, dalle abitudini che ormai si sono radicate in lui. Anche quando Vinicio diserta e deve scappare nell'Oltrepo pavese, i suoi pensieri corrono spesso alla terra d'origine e agli affetti, tra cui la nonna e la ex-fidanzata, Matilde. Vinicio però non è solo, in una terra conosciuta: è con il nonno, scappato anni prima da casa per fuggire al suo matrimonio oppressivo. Caratteristica che ho notato, inoltre, è il fatto che il protagonista non stia mai a chiedersi "perché", ma pensi, davanti all'evidenza, a come superare il momento. A come cavarsela. Tutto, in vista di una fine senz'altro disattesa.Concludendo, una lettura davvero piacevole per scoprire un mondo, attraverso gli occhi di un ragazzo.

Gloria M. Ghioni