#PercorsiCritici - n. 26 - Nuove letture per nuovi inizi


Gennaio, come sempre, è un mese in cui fervono i buoni propositi: iscriversi in palestra, frequentare un nuovo corso, imparare una nuova lingua... insomma, come ogni inizio, questo mese porta con sé una particolare fibrillazione da foglio bianco, una generale propensione a riscrivere le proprie abitudini. Quindi, per affiancarvi in questo vostro percorso e suggerirvi alcune letture che possano ispirarvi, abbiamo scelto di dedicare questo primo #PercorsiCritici proprio ai nuovi inizi.

Cominciamo con un titolo che prende il via proprio la notte di Capodanno: è la sera di San Silvestro quando un presentatore televisivo decide di farla finita e di buttarsi giù dall'ultimo piano di un grattacielo. Su quella terrazza, però, non è solo: altre tre persone hanno preso la stessa decisione e ora si ritrovano a guardarsi negli occhi e a capire che, forse, non tutto è perduto e si può ancora ricominciare. Da questo romanzo, Non buttiamoci giù (Guanda, 2006), di Nick Hornby, è stato poi tratto un film, nel 2014.



L'inverno, stavolta quello artico del Nord Europa, fa da sfondo anche in un altro famosissimo libro, L'anno della lepre (Iperborea, 1994), di Arto Paasilinna, in cui l'incontro con una lepre selvatica cambierà la vita del protagonista, Vatanen. Infatti, il prendersi cura di quest'animale, lo porterà a rivedere sia le sue scelte di vita, sia lavorative che personali, inaugurando così un nuovo inizio.

Svariati anni dopo, anche Lorenzo Marone, uno degli autori più noti della letteratura contemporanea, ha scelto la natura e il contatto con essa per rappresentare l'inizio di una nuova vita. In La donna degli alberi (Feltrinelli, 2020), la protagonista - una donna senza nome - sceglie di fuggire dalla città e di rifugiarsi in una baita in montagna, la stessa frequentata da bambina e lì si riconnette con sé stessa, con il suo passato. Se quella casa le parla dei suoi fantasmi dimenticati e riporta in vita vecchie esperienze, sarà la simbiosi con la natura a mutare la sua esistenza, fino a cambiare la sua stessa visione sul mondo.

Oltre alla natura, un tema che spesso in letteratura è foriero di nuovi inizi e cambi radicali è l'amore. In Ballata malinconica di una vita perfetta (Mondadori, 2021), il sentimento amoroso per Kiyoshi è la scintilla che fa scattare in Mizuki, donna quasi quarantenne di Tokyo, ex cantante, la sensazione che qualcosa non vada. Sposata con un uomo di successo e madre di due figli, sembra felice, eppure c'è in lei una nota dissonante. Arrivata ad un punto di non ritorno, trova in Kiyoshi un amore tenero, ricambiato nella sua dolcezza, e capisce finalmente che è giunto il momento di riprendersi uno spazio per sé, per quella giovane cantante che ormai aveva relegato al passato.

Di ben altro spirito, più ironico e divertente ma non per questo meno profondo, è, invece, La disperata ricerca d'amore di un povero idiota (Feltrinelli, 2022), l'ultimo romanzo di Pif, in cui il protagonista non si ritrova, come nei casi che abbiamo visto fin qui, improvvisamente di fronte ad una scelta di vita, ma rincorre volutamente e ostinatamente l'amore che, ne è certo, saprà cambiare la sua vita. Per fare ciò decide di affidarsi alla tecnologia, ovvero ad un'app in grado di trovare l'anima gemella. Riuscirà il nostro Arturo ad innamorarsi e a dare una svolta alla sua vita di single incallito?

Sempre di un nuovo amore e di una nuova vita, ma stavolta capitata all'improvviso, parla l'ultimo libro di Nicolas Barreau, Mille luci sulla Senna (Feltrinelli, 2022). In quest'opera, dai toni delicati e rassicuranti, come di consueto nei libri dell'autore, la protagonista è una giovane donna divisa tra un lavoro precario di traduttrice dal finlandese e un amore segreto per un uomo sposato, che non vuole lasciare la moglie. Improvvisamente, la casa editrice per cui lavora chiude e, contemporaneamente, le arriva la notizia di aver ricevuto in eredità da uno zio una houseboat, di cui però la nostra eroina non sa assolutamente cosa farsene. In più, scopre che tale imbarcazione non è nemmeno disponibile per la vendita poiché infatti è affittata e abitata! Tuttavia, lei non sa che questi eventi le cambieranno la vita in positivo, in un modo che nemmeno immagina.

Ci sono casi, infine, in cui l'amore perduto, per sempre, può essere un trampolino per una vita nuova e differente. La scrittrice Minna Lindgren ha creato nella sua fantasia la protagonista di Ricomincio da vedova (Sonzogno, 2019) seguendo queste linee narrative: Ullis, settantatré anni, una volta rimasta vedova ed elaborato il lutto, ha deciso di ricominciare a vivere una vita piena e felice: lo yoga, le uscite, incontri ravvicinati di vario tipo, tutto porta questa signora a vivere appieno la sua vita e Lindgren riesce a delinearci tutto questo con una grande delicatezza.

E voi, da quale libro inizierete?