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#LectorInFabula - Se la verità viene dal futuro. "Quando mi troverai" di Rebecca Stead

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Quando mi troverai

di Rebecca Stead
Feltrinelli Kids, 2010

pp. 191
€ 12,00 (cartaceo)
€ 6,99 (ebook)

Titolo originale: When You Reach Me
Traduzione di Flavio Santi


Che cosa si dovrebbe chiedere a un libro per ragazzi? Questa è la domanda che vortica nella testa di ogni insegnante ogni volta che va a caccia di romanzi con cui arricchire la lista dei titoli con cui avvicinare i propri studenti al piacere della lettura. Data la fortuna (e quindi il proliferare) di testi rivolti a un pubblico adolescente o preadolescente, il ventaglio delle possibilità si allarga esponenzialmente. Quando mi troverai di Rebecca Stead, che ha vinto nel 2010 il Newbery Medal ed è stato un caso editoriale negli Stati Uniti, presenta molte caratteristiche che lo rendono interessante a tale scopo: una trama avvincente e ben congegnata, articolata intorno al tema del viaggio nel tempo, declinato però in un’ottica di mistero; una prosa semplice e accessibile; una protagonista collocata in maniera credibile in uno specifico contesto socio-culturale. 
Ci troviamo nella New York del 1978. La narratrice, Miranda, ha dodici anni e vive con una mamma lavoratrice. È perciò piuttosto indipendente, ha le chiavi di casa, ed è abituata a cavarsela da sola, grazie anche a una serie di abitudini rassicuranti che l’aiutano ad affrontare le giornate (e le proprie paure). Ciò per cui non è preparata è l’insieme di eventi che, alle soglie dell’inverno, sembrano precipitarle addosso tutti in un colpo solo: l’allontanamento inspiegabile dell’amico di una vita, Sal; la presenza minacciosa dell’Uomo-che-Ride, un barbone che passa la sua giornata in strada, urlando frasi sconclusionate e lanciando calci all’aria; la scomparsa della chiave di riserva nascosta nella manichetta antincendio del palazzo e il ritrovamento di una serie di bigliettini attraverso i quali uno sconosciuto le pone richieste difficili e annuncia eventi che devono ancora accadere...
È proprio a questa figura ignota, a questo tu che ancora non ha un volto, che la ragazzina si rivolge durante tutta la narrazione. Il libro stesso assume la forma di una lunga lettera che lui le ha chiesto di scrivere, a posteriori, per raccontare nel dettaglio gli accadimenti dei mesi precedenti. Lo scopo, per quanto incredibile, si chiarirà nel corso del romanzo.
Si alternano così due piani temporali: il presente in cui Miranda scrive, lo stesso in cui la mamma si prepara a partecipare a un importante concorso a premi e la ragazzina cerca una spiegazione per fatti che ancora non riesce del tutto a decifrare, e il periodo che l’ha preceduto, dal giorno in cui Sal è stato picchiato per strada, apparentemente senza motivo, da uno strano ragazzino e tutto ha iniziato ad andare storto.
Omaggio al romanzo di fantascienza Nelle pieghe del tempo di Madeleine L’Engle, amatissimo dall’autrice come anche dalla protagonista, e più volte apertamente citato nel testo, Quando mi troverai riesce a calare un elemento fantastico all’interno di uno scenario totalmente credibile, e descritto con grande verosimiglianza, in cui ogni indizio disseminato trova alla fine una propria collocazione. 
Pur non essendo questo un romanzo educativo in senso stretto, né proponendosi un preciso intento morale, il racconto avvince e conforta, mostrandoci il quadro di una formazione positiva di personaggi in cui è facile immedesimarsi, in uno scenario narrativo in cui i buoni sentimenti finiscono per prevalere. Attraverso le pagine, mentre affronta le difficoltà tipiche di ogni adolescente, stringe nuove amicizie, scopre i propri punti di forza e le proprie debolezze, Miranda impara che non bastano le categorie consuete (peraltro già forzate nei titoli dei capitoli) per poter interpretare correttamente la realtà. A volte bisogna infatti andare oltre il buon senso e affidarsi all’istinto, per “dire forte” le cose che contano, o fare ciò che va fatto. 

Carolina Pernigo