Ricomincio da vedova
di Minna Lindgren
Sonzogno, 2019
Traduzione di Elena Entradi
pp. 221
€ 17,00 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)
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Ullis è fuori con le amiche. Sono in un locale rumoroso e pieno di gente, bevono l'ennesimo cocktail e valutano gli uomini attorno a loro per decidere chi portarsi a casa per una sana serata di sesso occasionale. Ullis cerca di non pensare alla sveltina che ha fatto con Valtonen la settimana prima quando un uomo la afferra e la bacia con una passione travolgente prima di andarsene e lasciarla lì con solo il suo nome e nessun altro modo di rintracciarlo.
«La traduzione non funziona, bisognerebbe incrociare senior e adolescente, un po' come seniolescente» farfugliai senza dare peso all'inacidimento di Pike.
I seenager erano tutto quello che gli adolescenti desideravano, solo sessant'anni dopo.
«Non dobbiamo lavorare, ma ci arrivano soldi sul conto, abbiamo una casa, la patente e la macchina, non abbiamo orari per tornare a casa e non abbiamo paura di restare incinte. Perfetto!» (p. 96)
Ah, giusto: Ullis ha settantatré anni, è appena rimasta vedova dopo una lunga e sfibrante degenza del marito e non ha la benché minima intenzione di sentirsi disperata per questo.