Le amiche di Jane - L'opera di Jane Austen e il suo fascino senza tempo

Le amiche di Jane. Orgoglio e pregiudizio - Sopravvivere all'innamoramento
di Annalisa De Simone
Marsilio (Collana: PassaParola), 2019

pp. 137
€ 12 (cartaceo)
€ 7,99 (ebook)



È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio debba necessariamente cercare una moglie.
Le righe di cui sopra appartengono a Orgoglio e pregiudizio (le proponiamo nella traduzione di Cecilia Montonati, edizione Giunti, 2011), il romanzo pubblicato nel 1813 dalla scrittrice inglese Jane Austen e il cui inizio è tra i più noti dell'intera letteratura:
Quello che ancora non sapevo, all'epoca, è che, insieme ad Anna Karenina, il secondo romanzo di Austen detiene il primato di incipit più celebre della letteratura moderna. Ne fui subito impressionata (p. 16).
Sono entrata in contatto con Jane Austen (per i suoi fans "zia" Jane) per la prima volta 14 anni fa, quando per caso vidi l'ultima versione cinematografica di Orgoglio e pregiudizio (con la regia di Joe Wright, 2005), e mi innamorai follemente del personaggio di Elizabeth Bennet interpretato da una giovane Keira Knightley. Spinta dall'entusiasmo, acquistai e lessi in pochissimi giorni il libro, e da allora il mio amore per la Austen non si è mai sopito, ma anzi mi ha convinta a scoprire tutti i suoi testi e a vedere ogni trasposizione ispirata alle sue opere.
La naturale conseguenza di questo mio amore viscerale, in primis per la nota scrittrice inglese e poi anche per tutta la letteratura vittoriana, è stata quella di cimentarmi anche con qualsiasi commento e critica avente per protagonisti sia la vita della Austen che i personaggi partoriti dalla sua penna. Perciò, quando ho scoperto che la collana PassaParola della casa editrice Marsilio si sarebbe arricchita di un nuovo volume proprio sulla mia eroina, non ho potuto fare a meno di iniziare a leggerlo.

Le amiche di Jane. Orgoglio e pregiudizio - Sopravvivere all'innamoramento è un manualetto agile e discorsivo scritto da Annalisa De Simone, nel quale le vicende di Elizabeth Bennet si intrecciano alla vita sentimentale della scrittrice abruzzese e delle sue amiche in un costante crescendo di ironia:
Ebbene, a dispetto di mio padre, sarei diventata una coreografa, e grazie a un marito sufficientemente ricco non avrei subito stenti. Alla provincia avrei preferito il trambusto della grande città e, dato che l'amore per me stessa era già una componente essenziale di quel sé che si andava formando, lo scapolo da sposare sarebbe stato non solo ricco, ma anche pieno di giusti principi e disposto a concedermi una totale parità. Insomma, l'identificazione con Elizabeth Bennet fu immediata (pp. 17-18).
Sebbene non manchino anche rimandi alle protagoniste degli altri scritti della Austen, il focus di questo libro è incentrato sullo sviluppo della trama di Orgoglio e pregiudizio e sulla caratterizzazione dei personaggi.
Lo studio della De Simone, tuttavia, non si esaurisce nella descrizione fisica e psicologica di Elizabeth "Lizzy", Darcy e tutte le altre personalità che gravitano loro attorno, ma si amplia, ad esempio, con un'attenta analisi del titolo che inizialmente la Austen aveva scelto per il suo libro:
Non dev'essere un caso che il titolo del romanzo fosse, nella prima versione, First Impressions. «Il titolo crea un impegno» fa dire Moyarga al suo Germàn, «il titolo stabilisce un patto con il lettore. Lo orienta verso quello che deve valorizzare.» Dalla prima all'ultima pagina, Elizabeth si muove dietro alla convinzione che il suo intuito sia frutto di una buona perspicacia. Pensa di sapere tutto di tutti e puntualmente sbaglia. In questo, è la parodia dell'eroina perfetta. Invece di innamorarsi a prima vista del principe, lei lo detesta. Invece di detestare il cinico avventuriere, lei gli corre dietro. Si fida ciecamente di sé e dei suoi giudizi. E tuttavia, a dispetto di quanto si dica, le prime impressioni non sono sempre le più attendibili. Nei romanzi, come nella vita (p. 24).
Un'immagine tratta dal film Orgoglio e pregiudizio di Joe Wright (2005)
Senza voler troppo anticipare a proposito degli altri temi analizzati all'interno di questo libro, possiamo senz'altro affermare che Le amiche di Jane è un volume che non potrà di certo mancare nella libreria delle ammiratrici della scrittrice inglese perché tratta con leggerezza e modernità argomenti che interessano le donne di ogni tempo.
Non possiamo fare a meno di consigliare la lettura del volumetto di Annalisa De Simone anche a coloro che non si sono ancora mai approcciati a Jane Austen, perché scopriranno un mondo di temi, personaggi, luoghi e situazioni che emozionano ancora a distanza di oltre 200 anni e che, a ragione, si possono definire universali.

Ilaria Pocaforza


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