#Rileggiamoconvoi - Settembre 2018


Porto Palma - foto di ©Alessandra Liscia
Buon settembre, lettori! 
Avete notato la novità? Il nostro #RileggiamoConVoi mensile uscirà da adesso il 1° di ogni mese per accompagnarvi alla scoperta di nuove letture, anziché l'ultimo giorno del mese; poca differenza? Certo, però così portiamo un po' di ottimismo nell'augurarvi un nuovo mese di appuntamenti con la lettura! 
In questo appuntamento, tante nuove uscite, ma anche qualche ripescaggio che abbiamo ritenuto importante. 

Buona lettura! 
La redazione



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Alessandra consiglia: 
"Futuro interiore" di Michela Murgia (Einaudi)
Perché: sempre più attuale, il breve pamphlet coinvolge il lettore in attente indagini su determinate argomentazioni calde e contemporanee su cui è bene soffermarsi. Perché se è vero che Michela Murgia o la si odia o la si ama, è bene amandola leggere anche qualcosa di differente dai suoi romanzi di successo. 
A chi: è in trepidante attesa del nuovo libro della scrittrice sarda e nel mentre vuole portarsi al passo con le sue opere e vuole magari recuperare la lettura di questo interessante saggio che parla di futuro, di cittadinanza, di bellezza, di potere e di gerarchie. Ma anche a coloro che non trovano pace con la leggerezza dei libri estivi e hanno voglia di addentrarsi in un testo stimolante e impegnato. 

Barbara consiglia: 
"Il pregiudizio universale" di AA.VV. (Laterza)
Perché: in un momento storico e sociale in cui il pregiudizio sembra la strada più breve (e anche quella più giusta) per arrivare alla comprensione della realtà, dedicarsi a letture che rimettono in gioco le nostre convinzioni è salutare e perfino necessario.
A chi: a coloro che hanno convinzioni assolute, opinioni granitiche, indissolubili sicurezze. Coloro che non si pongono più domande, che pensano che la realtà sia solo una pellicola di superficie, su cui camminare senza attraversarla.

Carolina consiglia: 
"Vite che sono la tua" di Paolo Di Paolo (Laterza)
Porto Palma  - Foto di © Alessandra Liscia
Perché l'autore sa condurci, con sensibilità e intelligenza, attraverso ventisette romanzi che hanno segnato la sua esistenza, mostrandoci come e per quali motivi questo è avvenuto. Perché l'opera è vasta, varia, scritta splendidamente e offre moltissimi spunti, per selezionare le letture future e riguardare a quelle passate. E perché la prefazione è qualcosa di bellissimo. 
A chi: ai bibliofili e ai lettori appassionati; a chi è continuamente impegnato nel tentativo di redigere un proprio personalissimo canone letterario e ritiene l'impresa impossibile; a chi, come Di Paolo, crede intimamente che le storie narrate dei libri possano dare un contributo importante alla propria.

Cecilia consiglia: 
"Il sarto di Picasso" di Luca Masia (Silvana editoriale)
Perché: perché a settembre, secondo tradizione e meteorologicamente permettendo, si fa il cambio di stagione, e il libro di Luca Masia conduce il lettore nella bottega di un sarto più unico che raro; perché tutti gli uomini sono e possono essere straordinari, e quella di Michele Sapone è la storia di un artigiano innamorato della bellezza che dimostra come non esistano arti o talenti minori.
A chi: a chi vive nel culto di Pablo Picasso e non vuole perdere l'occasione di saperne di più anche sul suo sarto di fiducia; a chi, pur dopo le vacanze estive, si sente un po' stanco e demotivato, e ha bisogno di leggere una storia (vera) capace di ispirarlo nella ripresa del solito tran tran o nell'inizio di un nuovo percorso di studio o di lavoro: la biografia di Michele Sapone saprà ispirarlo a ogni pagina, per non parlare delle bellissime foto in bianco e nero che arricchiscono il volume.

Claudia consiglia: 
"Stanze tutte per sé. Eddy Sackville-West, Virginia Woolf, Vita Sackville-West" di Nino Strachey  (L'ippocampo)
Perché: un libro che è un piacere da leggere e anche da sfogliare, che ti accoglie come una stanza piena di storie e meraviglie. 
A chi: a chi ama le biografie di artisti e scrittori e non perde mai un'occasione per scoprire qualcosa di più sulle opere e i personaggi che ha amato. 
Soprattutto a chi è innamorato di Virginia Woolf perché muovendosi tra queste stanze ritroverà atmosfere, colori, parole del suo affascinante mondo intellettuale e umano.

Debora consiglia: 
"Macerie prime e Macerie prime sei mesi dopo" di Zerocalcare (Bao Publishing) 
Perché: impossibile non rimanere folgorati dalle storie di Zerocalcare, che in queste due graphic novel mette in scena nevrosi (tante), ansie (tantissime) e dubbi (come prima, forse peggio) dei trentenni di oggi, con l'ironia pungente e i personaggi che abbiamo imparato a conoscere sul suo seguitissimo blog. 
A chi: non legge abitualmente graphic novel. Perché questa è, soprattutto, una bella storia. Ai trentenni o giù di lì, che si riconosceranno. 

Porto Palma - foto di © Alessandra Liscia
Federica consiglia: 
"L'educazione" di Tara Westover (Feltrinelli) 
Perché è stato il caso editoriale dell'anno in USA e Regno Unito ed è arrivato anche alle orecchie di Barack Obama che, definendolo «Il memoir di una giovane donna cresciuta in una famiglia survivalista dell'Idaho che si batte per la sua educazione, pur mostrando ancora grande coinvolgimento e amore per il mondo che decide di abbandonare», lo inserisce nella sua personale lista di migliori e imperdibili libri del 2018
A chi ama le letture forti e indelebili, a chi vuole scoprire che nulla, nella vita, è dato per scontato. A tutti quelli che credono di essere soli nella loro battaglia con se stessi e a cui sembra impossibile scorgere la luce in fondo al tunnel: Tara Westover insegnerà la speranza.

Giulia consiglia: 
"Abbiamo sempre vissuto nel castello" di Shirley Jackson (Adelphi)
Perché: il sottile e raffinato romanzo gotico di Shirley Jackson, pur non essendo splatter o troppo esplicito, è uno dei testi più terrificanti mai scritti. Le parole di Mary, voce narrante della vicenda, trasudano crudeltà e limpida follia senza mai dire una parola di troppo. Difficile girare le pagine senza sentirsi turbati dal mistero che aleggia sullo sterminio della famiglia Blackwood.
A chi: a chi vuole approfittare delle ultime notti calde dell'anno per leggere un horror con la torcia nascosta sotto le coperte, trasalendo a ogni scricchiolio sospetto che viene dalle scale.

Gloria consiglia:
"Ragazzi, che giornata!" di David Sedaris (Mondadori)
Perché: ci sono cose che solo i diari di un autore possono suggerirci: le sue speranze, le frustrazioni, i vizi, i momenti buoni e quelli cattivi... E soprattutto il suo modo di guardare alla vita. Il sorriso caratteristico di Sedaris emerge appieno anche nei diari ed è un'ottima soluzione per tornare al lavoro con un po' di ottimismo (mai ingenuo).
A chi: a chi ama i racconti di Sedaris, ma anche a chi vuole scoprire come il talento possa avere la meglio su qualsiasi cosa, anche su vent'anni di caos... 

Valentina consiglia:
"Lost in Austen" di Emma Campbell Webster (Hop! edizioni)
Perché: finite le vacanze vi aspetta il rientro alla solita routine con il suo pesante carico di incombenze e compiti da portare a termine? Non temete, qualche pagina di Lost in Austen e vi sembrerà di ritornare al relax delle ferie che vi siete ormai lasciati alle spalle. Un libro che è anche un gioco, un viaggio attraverso i libri più famosi della scrittrice inglese, impreziosito dai meravigliosi disegni di Penelope Bagieu, per staccare dagli impegni del rientro e concedersi qualche minuto di divertimento! 
A chi: ai fan accaniti della Austen, ma anche a chi non conosce in maniera così approfondita i suoi romanzi, per appassionarsi alle sue meravigliose trame e divertirsi con le trovate della Campbell!