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#CritiCOMICS - Il selvaggio West e una passione ribelle: L'odore dei ragazzi affamati (Bao Publishing).

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L'odore dei ragazzi affamati
di Frederick Peeters e Loo Hui Phang
tradotto da  M. T. Segat
Milano, Bao Publishing, 2018

pp. 112, cartonato
€ 18,00 (cartaceo)


Polvere, sabbia, sudore e colpi di pistola sono solo alcuni degli elementi imprescindibili di una buona ambientazione western. A questi si aggiungono una buona dose di mistero e ambiguità, i quali si mischiano ad indiani e cavalli, per formare una storia lontana nel tempo e nello spazio.
Siamo nella seconda metà dell'Ottocento, la guerra di secessione si è ormai conclusa e ha tirato una linea netta tra vincitori e vinti incidendo sulla pietra un pezzo di storia.
In questo scenario arcano e misterioso si intrecciano le vicende dei protagonisti di L'odore dei ragazzi affamati, una graphic novel che lascia stupiti prima di tutto per l'abilità con cui il disegnatore ritrae le sconfinate praterie e i tramonti infuocati. È questa, infatti, una della prime cose che colpisce il lettore, non appena egli apre il libro: i giochi di luce prodotti dai falò accesi sotto le stelle vengono resi al dettaglio, le ombre rosseggianti accompagnano l'esplosione dei sentimenti dei due personaggi principali e i notturni si stagliano sulla pagina con estrema limpidezza. Altrettanto suggestivi sono i panorami desertici e l'aridità degli scenari, i quali fanno da sfondo ad una intricata storia di vendetta e redenzione.

La storia segue il viaggio del signor Stingley, spietato conquistatore, il quale ha incarico di espandersi verso ovest. Con lui ci sono Oscar, un fotografo dal passato misterioso, e Milton, un garzone che porta con sè un segreto e un motivo per fuggire.
Oscar si ritrova dentro ad un'avventura che lo porterà ad affrontare personaggi indecifrabili e pericolosi, dalle espressioni che non lasciano spazio ad alcuna pietà. Il suo passato si svela a poco a poco, anche grazie ad un legame con Milton che si scopre essere molto diverso da quello che si credeva. Sarà questo desiderio, e la scoperta di una passione bruciante quanto i tramonti dell'Ovest che fanno da sfondo alla vicenda, a cambiare lo sviluppo di tutta la storia, dando luogo ad un finale imprevedibile.

Dietro ai tratti decisi e ai colori accesi ci sono le menti di Frederik Peeters e Loo Hui Phang, rispettivamente disegnatore e sceneggiatrice. La prima edizione del libro, intitolata L'odeur des garcons affamés è stata pubblicata da Casterman nel 2016, e viene ora ripresa e proposta da Bao in versione italiana. Degno di nota è il fatto che la traduttrice di questo lavoro sia stata selezionata tramite il Translation Slam, concorso di traduzione di fumetti di Lucca Comics and Games. Un'opera fresca, quindi, il cui marchio sta proprio nella modernità con cui affronta una vicenda appartenente a tempi ormai lontani.
Dedicato a chi ama le graphic novel diverse dal solito, che si pongono al di fuori delle solite proposte, L'odore dei ragazzi affamati si presenta in un formato particolare, 22x31, più grande rispetto a quello tradizionale e questa scelta si rivela particolarmente adatta a rendere giustizia ai panorami dipinti con tanta cura.
Valentina Zinnà