La storia di Willie Ellin
di Charlotte Brontë
traduzione di Alessandranna D'Auria
Flower-ed, 2016
pp. 67
€ 15,00 (cartaceo)
€ 7,99 euro (ebook)
Tutti noi abbiamo sognato almeno una volta di trovare nei cassetti del nostro scrittore preferito, se questo è ormai passato a miglior vita da tempo, un romanzo inedito, pronto da leggere, per ritrovare i suoi personaggi, riconoscere la sua scrittura, reimmergersi nel mondo da lui costruito.
La storia di Willie Ellin, assieme ad Emma, fa parte di un dittico scaturito dalla penna di Charlotte Brontë, finora rimasto inedito e stampato nel novembre di quest'anno da Flower edizioni.
Cominciare a leggere le prime pagine è come riaprire il baule dei ricordi: subito dentro di noi si affacciano i personaggi di Jane Eyre, de Il professore, le ambientazioni vittoriane e le case isolate nella campagna inglese: l'effetto tipicamente proustiano, da madeline, di questo romanzo fa sì che nella lettura si possano felicemente ritrovare tutti i tipici elementi brontiani. Lo dice bene Alessandranna D'Auria, traduttrice del testo e autrice della ricca ed elaborata postfazione che chiude il volume. In essa, con abile maestria e profonda conoscenza dell'opera brontiana, la D'Auria fornisce una lettura intertestuale de La storia di Willie Ellin, chiamando in causa anche gli altri romanzi della Brontë. Ma facciamo un passo indietro: quando e come nasce quest'opera?
La storia di Willie Ellin, assieme ad Emma, fa parte di un dittico scaturito dalla penna di Charlotte Brontë, finora rimasto inedito e stampato nel novembre di quest'anno da Flower edizioni.
Cominciare a leggere le prime pagine è come riaprire il baule dei ricordi: subito dentro di noi si affacciano i personaggi di Jane Eyre, de Il professore, le ambientazioni vittoriane e le case isolate nella campagna inglese: l'effetto tipicamente proustiano, da madeline, di questo romanzo fa sì che nella lettura si possano felicemente ritrovare tutti i tipici elementi brontiani. Lo dice bene Alessandranna D'Auria, traduttrice del testo e autrice della ricca ed elaborata postfazione che chiude il volume. In essa, con abile maestria e profonda conoscenza dell'opera brontiana, la D'Auria fornisce una lettura intertestuale de La storia di Willie Ellin, chiamando in causa anche gli altri romanzi della Brontë. Ma facciamo un passo indietro: quando e come nasce quest'opera?