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#BigJump: la premiazione

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Aiutare gli esordienti a fare il grande salto, metterli in contatto con i lettori in maniera diretta attraverso la rete: questo era l'obiettivo principale del concorso letterario Big Jump, nato da un'idea di Rizzoli libri, Amazon e 20lines. Lunedì 23 giugno siamo andati al Corriere della Sera per la premiazione. 
Prima della proclamazione abbiamo assistito ad alcuni interventi sui nuovi modelli di scouting e di editoria digitale. 
Daniele Manca, vicedirettore del Corriere, ha introdotto gli ospiti accennando alle sfide dell'innovazione tecnologica, che ha portato alla frammentazione e alla creazione di molteplici comunità che oggi vivono sulla rete e grazie ai nuovi media. Mettere in contatto comunità anche lontanissime tra loro è una scommessa e per farlo servono cambiamenti anzitutto sociali, oltre che tecnologici. 

Prima di Big Jump, Rizzoli e il Corriere avevano già intrapreso la strada della sperimentazione editoriale attraverso la rete con YouCrime, primo esperimento di co-publishing in Italia.

Marcello Vena di Rizzoli ha sottolineato l'importanza del web come strumento per veicolare e vendere contenuti, ma soprattutto per trovare nuove voci: 
Con Big Jump abbiamo fatto anche noi un grande salto. Non siamo solo andati alla ricerca di nuovi autori, ma abbiamo coinvolto gli utenti nel processo di crowdselection [...] Stiamo costruendo l'esperienza necessaria a mettere in contatto autori e lettori. 
Alla premiazione anche Alessio Santarelli, Kindle Content Manager, che ha posto l'accento sulla diversità dei tre partner, rivelatasi fondamentale per la buona riuscita del progetto.
La scuderia di autori Amazon, l'esperienza di Rizzoli e la flessibilità social di 20lines: da questi tre elementi è nato Big Jump. 

I testi in concorso sono stati 500, divisi in tre categorie - romanzi rosa, thriller e narrativa di ambientazione storica - in modo da formare dei contest paralleli. 
Gli autori sono stati lanciati da 20lines, il social network delle venti righe che ogni giorno aiuta chi ha dei racconti nel cassetto a realizzare il proprio sogno. Attraverso una call to action, i lettori e membri della community sono stati invitati a diventare i primi giudici. Il fondatore di 20lines, Alessandro Biggi, ha precisato: 
Si democratizza la fase iniziale del processo per poi dare vita a un prodotto editoriale di qualità.

Il lato interessante di questo concorso, come di You Crime, è proprio la doppia selezione: prima c'è quella social e poi  quella editoriale, che arriva in un secondo momento ma è molto presente, anzi fondamentale. Come ha ribadito Michele Rossi, responsabile della narrativa italiana Rizzoli, questi autori fanno a tutti gli effetti parte del catalogo della casa editrice. 

Ma arriviamo ai vincitori: il premio Big Jump Rizzoli è andato a Stefania Balotelli, autrice di Dimmi se ne vale la pena, da lunedì in vendita anche in libreria oltre che sulla rete. 
Il premio Big Jump KDP è andato a Veronica Gussoni e al suo Il cammino delle parole.

Due storie di sentimenti forti, con delle protagoniste femminili che si fanno strada tra difficoltà e paure.
I vincitori del premio Big Jump Category Winner sono, invece, il giornalista e appassionato di storia Giuseppe Pantò, autore di Il cerchio del diavolo e Giuliano Fardo, pseudonimo dietro cui si celano Luca Ilardo e Antonio Vena, che hanno scritto a quattro mani un thriller dal titolo Nessun perdono.



Tutti gli autori si sono raccontati, hanno spiegato come e con quali aspettative sono arrivati al concorso, che valore attribuiscono alla scrittura.
A fare il grande salto non sono stati solo i vincitori: su 20lines e su Amazon potete trovare i testi di tutti i finalisti del concorso.
In un certo senso Big Jump continua sulla rete e i protagonisti siete voi che potete ancora leggere i testi, condividerli, acquistarli, parlarne in quel grande salotto letterario che è il web. 


Claudia Consoli