#PercorsiCritici - n.7 - La dolcezza del ricordo e l'avventura di diventare grandi nelle estati della letteratura



Per questo nuovo appuntamento di #PercorsiCritici, abbiamo scelto di prepararci all'ormai imminente solstizio d'estate del prossimo 21 giugno con qualche lettura a tema, raccogliendo, quindi, titoli di libri che abbiano la stagione estiva come argomento oppure che siano ambientati nei mesi più caldi dell'anno.

Cominciamo con un titolo che appartiene a una collana di libri dedicata alle stagioni, ovvero PlayList Summer (Feltrinelli, 2020), della Scuola Holden. Questo progetto ha previsto l'uscita di quattro volumi, uno per stagione, appunto, in cui raccogliere dei racconti selezionati. Tanti autori, anche molto diversi tra loro (Stefano Benni, David Foster Wallace, Stig Dagerman, ecc.), raccolti in un solo volume, per accompagnarci nella stagione più calda.

L'estate, però, non è solo spiaggia assolata, mare e alte temperature. Può essere affascinante fare capolino dall'altra parte del mondo ed entrare in quelle notti artiche, in cui non è mai completamente buio. Questo accade con Luce d'estate ed è subito notte (Iperborea, 2013), di Jon Kalman Stefánsson, che ci porta con sé nel mondo quasi fatato dei piccoli villaggi del Nord Europa, in cui gli abitanti e le atmosfere che li circondano sembrano usciti da una fiaba.

Accade spesso che l'estate assuma un vero e proprio valore simbolico, diventando una sorta di rito di passaggio: finita la scuola, i ragazzi sono liberi di concedersi qualche uscita in più e le notti calde e assolate portano con sé la possibilità di fare nuove conoscenze, scoperte, avventure. A settembre non saranno più quelli di prima, cresciuti in una notte, come dice Cremonini "come le fragole in un bosco". Un romanzo che rappresenta alla perfezione tale circostanza è Un'invincibile estate (Giunti, 2017), di Filippo Nicosia, in cui il protagonista, arrivato alle soglie dell'età adulta, deve affrontare un percorso di crescita a cui non può sottrarsi se vuole davvero essere chiamato alla vita adulta. 

Su questa linea è impossibile non citare Chiamami col tuo nome (il romanzo è edito da Guanda; sul nostro sito trovate un #CritiCINEMA), di André Aciman, ambientato negli anni '80, in cui Elio scopre per la prima volta i tormenti d'amore e intraprende un viaggio dentro di sé. Nella stessa decade, per continuare con libri in cui la bella stagione viene ricordata e ammantata d'incanto, è ambientato Effimeri (Bompiani, 2022), di Andrew O' Hagan, in cui nella prima parte ci viene raccontata la giovinezza dei protagonisti e la forza potente del loro legame, che in questi mesi è fatto di musica, passioni in comune, passatempi da squattrinati con grandi aspettative, qualche sogno e qualche birra di troppo. 

Inoltre, possiamo citare Molto mossi gli altri mari (Bollati Boringhieri, 2019), sorprendente romanzo di esordio di Francesco Longo, capace di risvegliare nei lettori i ricordi e i miti dell'adolescenza in lunghi flashback che ci portano verso le estati simbolo della giovinezza stessa. Anche Fabio Genovesi nel divertente e toccante Il mare dove non si tocca (Mondadori, 2017) delinea un affresco d'infanzia e un percorso di crescita della Versilia degli anni '70, raccontata dagli occhi di Fabio, bambino di sei anni che ci illustra la sua famiglia atipica.

Non solo le estati italiane, però, fanno da sfondo a momenti importanti di crescita. Sulle montagne giapponesi vive una donna, soprannominata "strega dell'Ovest", a causa del suo temperamento schivo e le sue origini inglesi. A lei viene affidata, dalla figlia, Mia, una ragazza che a ridosso delle scuole medie decide di non andare più a scuola. In Un'estate con la strega dell'Ovest (Feltrinelli, 2019), viene raccontato come, nel giro dei tre mesi che accompagnano la stagione, la conoscenza tra le due diventerà molto importante per la bambina.

Anche Francesco Carofiglio, in L'estate dell'incanto (Piemme, 2019), ci porta ad assaporare un'estate d'infanzia, stavolta racconta da Miranda, signora novantenne che ricorda con malinconia quella stagione, l'estate del 1939, che per lei è stata l'ultima, prima di conoscere il dolore portato dal dramma bellico che si sarebbe compiuto di lì a poco.

Infine, ci sembra giusto citare un graphic novel, Un'estate fa (Bao Publishing, 2019), in cui ci viene raccontata anche qui una crescita, ma stavolta di un nucleo familiare, visto e ricostruito a ritrovo attraverso tre estati. La bellezza di questo libro, oltre alla dolcezza con cui viene raccontata la storia, è l'abilità - da parte dei disegnatori - di illustrare in maniera molto efficace le luci del sole estivo e la calura.

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Per chi di voi cercasse pagine con ricordi estivi memorabili, è uscito da pochissimo in libreria il nuovo La più bella estate di Federico Pace (Einaudi, 2022), che già dal suo sottotitolo promette di regalarci storie di una stagione in cui tutto è possibile. 

Buone accaldate letture a tutti voi e ottimo inizio dell'estate!