#EditoriInAscolto - Un progetto editoriale che brucia: la rinascita della fantascienza dalle sue ceneri grazie a 451 di BD Edizioni

451: tre numeri che hanno fatto la storia della fantascienza. Se nel capolavoro di Ray Bradbury questa era la temperatura a cui la carta bruciava, il nome oggi è stato ripreso da una casa editrice che con la carta vuole infiammare l'interesse dei lettori: il nuovo progetto di BD Edizioni, infatti, si dedica alla fantascienza, senza limitarsi ad interpretarla come genere letterario. Science fiction, new weird, dark fantasy e tanto altro ci verrà proposto da oggi in avanti da 451 libri. Dopo esserci tuffati nei loro primi titoli (La voce del fuoco di Alan Moore, Relazioni a cura di Sheila Williams, e Il gene del talento e i miei adorabili meme di Hideo Kojima) abbiamo pensato di intervistare i curatori del progetto editoriale, Marco Schiavone e Simone Bonaccorso, per sapere di più sul passato, presente e futuro di questa coraggiosa iniziativa che sarà stata sicuramente accolta con gioia dagli amanti del genere... E non solo.

1) Raccontateci un po’ quando e come è nato il progetto di 451: come avete avvertito l’esigenza di un progetto del genere, e in che modo è connesso al marchio di BD? 

MARCO SCHIAVONE: Innanzitutto, grazie per l’attenzione che ci avete prestato. Con Edizioni BD abbiamo sempre avuto voglia di fare narrativa o comunque di uscire dal confine del fumetto, sia con apprezzate biografie rock, sia con puntate nella narrativa di genere, come la collana Revolver ideata al tempo da Matteo Strukul. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato con un altro amico di vecchia data, Giorgio Gianotto, che ci ha aiutato con la sua esperienza a costruire un progetto di valore che potesse affrontare sia la narrativa, sia la divulgazione, intorno al genere.


2) Secondo voi, a che punto è la fantascienza in Italia, dal punto di vista editoriale? Il progetto nasce da una carenza che vedevate nel mercato editoriale, o pensate che l’interesse stia rinascendo, tornando un po’ ai “tempi d’oro” caratterizzati dall’apice della storica collana Urania di Mondadori? 

MARCO SCHIAVONE: Siamo gli ultimi arrivati e sarebbe per noi arrogante esprimere valutazioni su un contesto dove muoviamo i primi passi. Registriamo molta energia, editori giovani con proposte inedite e interessanti, e grandi case editrici che offrono classici curati, sia editorialmente, sia tipograficamente, per soddisfare finalmente la brama dei tanti appassionati. 

3) Sul vostro sito si trova un’apostrofe molto caratteristica a “Letterati, poeti, antropologi, criminologi, visionari, tecnocrati, vati e cronachisti”: ma qual è il vostro “lettore ideale”? 

SIMONE BONACCORSO: Sicuramente, guardiamo al lettore storico e appassionato della fantascienza, a cui vogliamo proporre e riproporre autori considerati pilastri della letteratura di genere contemporanea come Robert Silverberg e Fredric Brown, ma anche libri di valore come Ghiaccio di Anna Kavan e presto ne uscirà anche uno di Gertrude B. Bennett. Ma, nascendo in grembo a una casa editrice di fumetti e manga, non possiamo fare a meno di allargare lo sguardo anche ai lettori più giovani, che cercano autori che li hanno colpiti su altri media, come Alan Moore, Al Ewing e dall’anno prossimo Alex Garland, che oltre a essere uno sceneggiatore di film per il cinema ha esordito nel 2015 alla regia. Per avvicinare ancora di più questo pubblico ai nostri titoli abbiamo fin da subito curato molto l’impianto grafico dell’oggetto-libro e da settembre alle illustrazioni di copertina di Yuko Shimizu si affiancheranno quelle di Simone Di Meo, che i lettori di fumetti conoscono come autore e disegnatore (insieme ad Al Ewing) di Li troviamo solo quando sono morti

4) Nella prima presentazione del vostro progetto, avete detto che vorreste anche dare spazio al fantasy: in che modo pensate che il fantasy si possa ricollegare alla fantascienza, raggiungendo gli stessi obiettivi? 

MARCO SCHIAVONE: Siamo interessati in senso più ampio al genere, in ambito scouting abbiamo letto opere fantasy, hard boiled, horror, così come saggi e approfondimenti ai dietro le quinte, dedicati ai vari generi. L’anno prossimo, per esempio, pubblicheremo un eccellente libro sulla costruzione dei linguaggi fantastici, un elemento caratteristico proprio del fantasy. 

SIMONE BONACCORSO: Il fantasy e la fantascienza, ma così tutti i generi definiti “fantastici”, vivono di vita propria e poco si curano di queste etichette. Le commistioni sono numerose e sempre più spesso fantasy e fantascienza si ibridano con horror, weird, giallo e quant’altro. L’obiettivo, alla fine, è sempre lo stesso: intrattenere il lettore. Se i nostri libri raggiungono questo obiettivo saranno i lettori a dircelo. 

5) Nel vostro catalogo per ora ci sono sia scrittori storici che nuove voci, ma di italiano non c’è ancora nulla: pianificate di pubblicare fantascienza italiana? 

SIMONE BONACCORSO: Ovviamente ci farebbe molto piacere poter “giocare in casa”. Ci sono scrittori italiani di talento che vengono pubblicati da altre case editrici con più o meno successo. Noi, però, cerchiamo anche una voce che si possa collocare in modo coerente nel nostro catalogo, accanto alle voci di Alan Moore, Hideo Kojima e Robert Silverberg e tutti gli altri che arriveranno. Siamo sempre con le orecchie tese alla ricerca di questa voce. 

6) Cos’altro ha in serbo 451 per il futuro? Qualche anticipazione per i vostri lettori? 

SIMONE BONACCORSO: Come dicevamo sopra, abbiamo in serbo un libro di Fredric Brown che raccolga la sua vasta produzione e la riproponga con una nuova veste grafica. Riporteremo in libreria anche alcune opere di Gertrude B. Bennett, la scrittrice che ha ideato il dark fantasy e che ci aiuterà a portare questo genere nel nostro catalogo. Ma prima daremo un assaggio della sua scrittura con l’unico romanzo di fantascienza che scrisse a inizio Novecento. Insieme a lei daremo ai nostri lettori un assaggio di avantpop con Jeff Noon, autore poco tradotto in Italia, ma che non vediamo l’ora di farvi scoprire. E per il 2022 abbiamo in serbo altre belle novità!

Intervista a cura di Nicola Biasio e Marta Olivi
Si ringraziano Simone Bonaccorso, Marco Schiavone, e tutta la casa editrice BD Edizioni e la 451 per la disponibilità