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Una vera e propria chicca per bibliofili - «Guida tascabile per maniaci dei libri»

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Guida tascabile per maniaci di libri
di The Book Fools Bunch
Firenze, Clichy, 2018

pp. 595
€ 14,00 (cartaceo)

«E allora eccoci a questa guida, frutto di un lungo e paziente lavoro, di una dedizione a questa necessità, e a quello che può essere considerato alla fine semplicemente un atto d'amore. Amore per i libri, amore per le storie, amore per la bellezza e per l'orrore, amore per le donne e per gli uomini che hanno vissuto prima e accanto a noi e per quelli che verranno dopo di noi, amore per la memoria, per la vita, per l'amore. Tutte le cose che sono dentro i libri e che stanno nei libri come non potrebbero stare in nessun altro luogo al mondo» (p. 9)
Una vera e propria chicca per bibliofili: è questa la definizione che più s'addice al nuovo volume edito da Clichy uscito solo pochi giorni fa, il 27 novembre. Guida tascabile per maniaci di libri, infatti, è un vero e proprio gioiellino, contenente informazioni e classifiche che stimoleranno l'interesse dei lettori più appassionati. A tal proposito, l'indice è particolarmente significativo: ad un'introduzione in cui il collettivo The Book Fools Bunch, autore del libro, spiega al lettore le ragioni di una nuova edizione e le novità della stessa, seguono una serie di rubriche utili ad una consultazione più o meno veloce: ad un primo capitolo, intitolato «i libri fondamentali» (composto dalle seguenti sottosezioni: il valhalla – i  trenta libri più belli di sempre, l'Olimpo – i duecentocinquanta libri che non si può non aver letto, i mille – anzi millecentododici – libri fondamentali), seguono «i libri fondamentali per bambini e ragazzi» e «i libri imperdibili dei librai italiani».
Sono queste ultime due le vere novità di questa seconda edizione, uscita ad appena un anno di distanza dalla prima, a riprova dello straordinario successo ottenuto: se è stato necessario dedicare un capitolo dell'opera ai centocinquanta libri imperdibili per l'infanzia, si è rivelata una mossa decisamente lungimirante l'idea di chiedere a centonovantatré librerie sparse in tutta Italia una lista di dieci libri considerati indispensabili. Chissà che tra le quasi duecento voci di questo lungo elenco voi non possiate trovare anche la vostra preferita! I motivi di questa scelta sono assai nobili e vengono esplicitati nella nota introduttiva:
«Librai, non commessi o venditori: librai, che è parola tra le più nobili della nostra lingua come lo sono le parole “maestra” o “falegname” o “pompiere”. E lo abbiamo fatto per una ragione fondamentale, alla quale crediamo fermamente proprio in quanto editori indipendenti e liberi: che sono proprio loro, i librai, l'anello più decisivo della catena. […] Senza librai, senza librerie, senza l'impegno quotidiano e difficilissimo di chi decide di impegnare la propria vita in questa specie di “missione”, nessuno di noi che ci occupiamo di fare libri esisterebbe, e siamo convinti che il mondo sarebbe infinitamente più triste e povero.» (pp. 7-8)
Successivamente, ad una classifica generale, redatta mettendo insieme il numero di singole segnalazioni, dei «libri più amati dei librai italiani», seguono altri, interessanti sezioni: prima di tutto vengono proposte brevi – anzi, brevissime, dato che si tratta di poche righe – biografie di duecentocinquanta autori fondamentali della letteratura, poi una raccolta degli incipit, e se è vero che un buon libro si riconosce dalle prime righe, questa raccolta degli inizi delle opere che hanno fatto la storia, certamente, né è la prova.
Estremamente interessanti e decisamente originali sono i capitoli dedicati alle stroncature celebri e alle curiosità: lo sapevate che «Il grande Gatsby stava per essere pubblicato prima col titolo Gatsby dal cappello dorato, poi con quello Sotto il rosso, il bianco e il blu»? (p. 463) E quanti di voi conoscevano le motivazioni della censura che colpì Winnie The Pooh? Il famoso orsetto goloso di miele, infatti, passò attraverso le strette maglie del controllo statunitense a causa del suo «vestiario “disinibito”» (p. 464).
Appassionanti e talvolta spassose sono invece le recensioni più impietose di sempre, scritte da celebri penne. Citiamo, a titolo di esempio, il giudizio di Cyril Connolly su George Orwell: «Non riuscirebbe a soffiarsi il naso senza moralizzare sullo stato dell'industria dei fazzoletti».
Sempre di penne celebri si parla quando si citano le frasi sui libri, raccolte in un apposito capitolo:
Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell'esperienza speciale che è la cultura. (Pier Paolo Pasolini)

Scegli un libro. Ma forse lui ha scelto te.
(Robert Sabatier)

Vorrei che tutti leggessero. Non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo.
(Gianni Rodari)
Ma The Book Fools Bunch non si ferma qui: chi di noi non ha mai immaginato il sapore delle famose madelines, tanto celebrato da Marcel Proust? Ebbene, in questo libro viene proposta la ricetta delle paste, assieme ad altri piatti della letteratura, tra cui anche il pasticcio di funghi, porri e bacon del Signore degli anelli, e le dosi esatte del cocktail preferito da Daisy nel Grande Gatsby, il Mint Julep.
Completano il libro l'elenco dei libri premiati, quello dei best seller e la lista dei migliori film tratti dai libri. In coda, una breve storia dell'editoria.
Ma chi c'è dietro un nome tanto misterioso? Tutto ciò che sappiamo è che «dietro il nome degli autori di questi libro, The Book Fools Bunch, si cela un misterioso gruppo di esperti e maniacali lavoratori dell'editoria italiana, con base a Firenze, che da anni oltre a proporre volumi che i grandi editori trascurano, si attiva organizzando flash mob, rave, performance, reading e altre simili “provocazioni” non istituzionali per sensibilizzare il nostro paese verso il problema della mancanza di attenzione al mondo dei libri» (dal retro di copertina).
Come detto in apertura, e come dimostrato dal semplice elenco dei capitoli che lo compongono, Guida tascabile per maniaci dei libri è una chicca per intenditori, una vera e propria rarità, un libro utilissimo non solo per le curiosità che lo arricchiscono ma perché leggendolo è impossibile non segnarsi, in un taccuino da tenere a fianco, oppure nelle pagine finali, chiamate appunto «Note e appunti sui libri», i titoli che si vorrebbe leggere ed è inevitabile la creazione di una vera e propria wish list, irrimediabilmente – e piacevolmente – lunga. Perchè, come scrive il collettivo nell'introduzione:
«Quello che vorremmo è soltanto questo: che scorrendo nomi, titoli, vite, numeri, possa nascere in voi la curiosità di leggere un libro che non avete ancora letto o anche di rileggere qualcosa che magari avete letto molto tempo fa e a malapena ricordate.» (p. 10)
Valentina Zinnà