Il tempo, alla fine, ha dato ragione a John Williams, forse superando perfino le sue stesse aspettative: la sua opera più celebre,
Stoner, celebrazione di una vita ordinaria, diventata caso letterario a distanza di cinquant’anni dalla prima pubblicazione. Il
romanzo perfetto, secondo alcuni critici, di certo un testo divenuto ormai un classico della narrativa contemporanea. Peccato che riconoscimenti e celebrazioni siano arrivati troppo tardi, ben vent’anni dopo la morte di Williams, vinto dall’alcool e dalla malattia. Oggi, che il suo
everyman è protagonista di letture approfondite, conferenze e studi, sentiamo di risarcire almeno in parte il buon vecchio professore di Denver, collocando la sua opera nel posto che gli spetta accanto ai grandi romanzi americani del secolo scorso. L’interesse tardivo intorno a
Stoner ha quindi spinto
critica e pubblico ad interrogarsi sulla figura di Williams e sulle ragioni dell’inaspettata stonermania, un fenomeno nato grazie al passaparola e alla caparbietà di una manciata di editori e librai che hanno creduto nel racconto di questa
ordinay life. È il miracolo della letteratura che, qualche volta, sfida il tempo e lo spazio e la condanna all’oblio, riuscendo a farsi viva e palpitante. In Italia l’opera di Williams è tradotta da Fazi, tra i primissimi editori europei a credere nel potenziale di
Stoner, che di lì a poco sarebbe diventato un bestseller e il caso editoriale più interessante del 2013. È ancora per Fazi, quindi, che sono usciti alla fine dello scorso anno, due testi fondamentali per ricostruire la carriera letteraria di Williams e cercare di spiegare le ragioni del successo tardivo:
L’uomo che scrisse il romanzo perfetto, l’interessante biografia scritta da Charles J. Shields apprezzato saggista e biografo, che ripercorre le tappe del travagliato percorso umano e professionale di Williams, e il volumetto
La saggezza di Stoner, a cura della professoressa Barbara Carnevali, che mediante cinque letture e approcci critici differenti indaga le ragioni del fenomeno
Stoner nel panorama letterario contemporaneo.