in

Il potere e la società

- -

Power and Society
Harold Dwight Lasswell
Tr.it a cura di Mario Stoppino, Etas Kompass 1969.



Che cos'è il potere? Vi è una sola forma di potere o vi sono molte forme di potere? Il potere economico è una vera e propria forma di potere? In che modo esso influisce sul potere politico?

In Power and Society, l'opera che il grande scienziato politico americano Harold Laswell scrisse con il filosofo della scienza Abraham Kaplan nel 1945 (ma che pubblicò solo nel 1950), la ricerca di Lasswell attorno al concetto di potere, come concetto fondativo, ma non esclusivo, della Scienza politica, raggiunge la sua espressione più matura, compiuta, e analiticamente raffinata.

“Lo studio della politica è lo studio dell'influenza e degli influenti”, così Lasswell delimitava l'ambito della Scienza politica in Politics: Who Gets What, When, How, e in tutte le opere della prima fase della sua carriera, nelle quali il concetto di potere era pensato come sostanzialmente sinonimo di quello di influenza, ed inglobava così la quasi totalità dei fenomeni sociali. In Power and Society, invece, l'analisi si fa più fine e i due concetti sono tenuti distinti: l'ambito del potere è qui un sottoinsieme di quello dell'influenza, le relazioni di potere sono forme di esercizio di influenza coercitiva. L'individuo A esercita potere se partecipa alla presa di decisioni, cioè a mutamenti nella linea della condotta altrui collegati a sanzioni gravi (concepite come forti privazioni/vantaggi). In questo modo Lasswell poteva concepire la politica non in senso “convenzionale”, cioè, come si è soliti pensare, in senso giuridico-istituzionale, come l'ambito del governo, ma in senso “funzionale”(cioè in virtù della funzione che svolge nella società), cioè come l'ambito delle relazioni in cui è presente potere. Così, in Lasswell sono politiche le azioni di influenza di grandi industrie, banche, sindacati, gruppi di pressione, sull'azione del governo. Lasswell nega cioè la visione tradizionale della sua epoca secondo cui la Scienza politica, fondandosi sul concetto di stato, debba occuparsi solo dei rapporti tra governo e società, e fonda, invece, la Scienza politica, sul concetto di potere, che però non è l'unico ambito di cui essa si debba occupare, quanto più, come scrive Mario Stoppino, dell' “intero processo sociale in quanto venga influenzato dal potere”.

Valori e potere
In Power and Society Lasswell distingue otto valori, cioè otto gruppi di fini che gli uomini si pongono e che desiderano raggiungere (quattro di benessere e quattro di deferenza): salute, ricchezza, abilità, sapere, potere, rispetto, rettitudine, affetto. I valori, però, non sono solo concepiti come fini, ma anche come risorse che gli uomini impiegano per ottenere i valori concepiti come fini. Ogni forma di potere può basarsi su ciascuno dei valori indicati (valori di base), ed esercitare potere su ciascuno di essi (valori di sfera): in questo modo Lasswell, combinando i valori, ora come valori di base, ora come valori di sfera, concepisce una mappa di ben 64 forme possibili di potere.

Le èlites
Gli individui che hanno una posizione alta nella distribuzione di ciascun valore, sono le èlites (si consideri, che, generalmente, chi ha una posizione alta per un valore, ha una posizione alta anche in altri valori, cioè che i ricchi sono anche sani, popolari, istruiti, rispettati). Le èlites conservanoo la propria posizione di valore esercitando la violenza, controllando i beni materiali, e manipolando i simboli. In Politics: Who Gets, Lasswell sosteneva che la distribuzione dei valori nella società sia rappresentabile con modelli a forma di piramide, per cui pochi dispongono di grandi quantità di valori, le élites, e i molti, la massa, non ne dispongono. É esplicita ed evidente, perciò, la grande influenza che in Lasswell abbia avuto, oltre all'analisi marxista, alla filosofia analitica, al pragmatismo americano, e alla psicanalisi, l'innovativa corrente di pensiero dell'elitismo italiano, raprresentata dalle diverse teorie di Gaetano Mosca, Vilfredo Pareto e Roberto Michels.

Come scrisse Peter Bachrach “l'effetto generale dell'analisi di Lasswell è di sottolineare una debolezza fondamentale della teoria democratica contemporanea. Attirando l'attenzione sul concetto funzionale di élite politica, egli mette in particolare evidenza l'inadeguatezza del nostro concetto di responsabilità”. Infatti, se ammettiamo che anche le decisioni di grandi industrie, Chiese, sindacati, sono decisioni politiche, perché non dovremmo ritenere in qualche misura anche esse responsabili di fronte ai cittadini, perché in qualche modo non dovremmo allargare l'ambito del metodo democratico a tutti gli ambiti in cui vi è potere?