- E che si deve fare, nonno, per capire se una disgrazia è una fortuna e una fortuna è una disgrazia?- Piccolina, si deve fare una cosa che quasi nessuno sa fare. Una cosa difficilissima, che si impara con fatica e sofferenza.- Cioè?- Aspettare, amore mio. Si deve aspettare. (p. 6)
Da pochi giorni è arrivato in libreria un nuovo caso per Mila Settembre, l'assistente sociale che ha appassionato tanto i lettori da far sì che Maurizio De Giovanni decidesse di dedicarle una nuova storia. Troppo freddo per Settembre ci porta nella Napoli dei Quartieri Spagnoli, piena di contraddizioni e di vicende intricatissime: nel sottotetto di un palazzo viene rinvenuto il corpo del pensionato Giacomo Gravela, ex professore di Lettere. Inizialmente, tutti pensano che a causare la morte sia stata la stufa che l'anziano usava per scaldarsi, visti i giorni particolarmente freddi; poi, però, qualcosa attira l'attenzione del maresciallo Gargiulo e del magistrato De Carolis: Gravela giace sulla sua branda completamente vestito e con le scarpe! Per di più, la porta è stata chiusa dall'interno e il canale della stufa risulta ostruito. Che si tratti di omicidio?
Quando si scopre che anche un ex studente del professore, Rosario, è appena uscito di prigione, dove era stato mandato proprio da Gravela, anni prima, ecco che spunta l'ipotesi di una vendetta d'onore. Che Rosario, erede di un importante ramo della malavita perché figlio di un camorrista e sposato con la figlia di uno degli camorristi più influenti, abbia eliminato il professore facendo sembrare il tutto una disgrazia? La madre di Rosario, ormai vedova, non ci crede e, non sapendo a chi rivolgersi - tutti a Napoli non vedono e non sentono, quando si tratta di famiglie così "delicate" -, piomba con tutta la sua disperazione nell'ufficio di Mina Settembre. E Mina, manco a dirlo, desidera scoprire la verità e aiutare così la madre affranta. Nessuno sembra capire la sua scelta: tutti, compreso il suo collega Domenico ("Mimmo") Gammardella, il ginecologo del centro, pensano che sia una follia lasciarsi invischiare in questioni che riguardano la camorra e attirarsi l'odio dei concittadini! Giorno dopo giorno, tuttavia, risulta palese sia a Mina sia a Mimmo che è impossibile ormai non lasciarsi coinvolgere dal caso...