#CritiCOMICS - Silenzio in sala! Le recensioni dissacranti di Leo Ortolani

CineMAH presenta –
Il buio colpisce ancora
di Leo Ortolani
BAO Publishing, 2019

pp. 200
€ 17,00



Ecco che le luci si spengono in sala e il giocatore di basket con la pettinatura alla Lucchetta arriva trafelato e si siede proprio davanti a voi. Sappiate che Dio non c’entra” (p. 180). Chi si riconosce in questa descrizione, chi si è trovato almeno una volta in questa situazione, si metta comodo e si gusti questa nuova, scoppiettante uscita di BAO. Si astengano invece i sensibili, i permalosi, i difensori della pubblica moralità, i pudibondi, i timidi, i ritrosi. Quelli per cui i divi del cinema sono divinità intoccabili; quelli che hanno tutti i poster della DC attaccati in camera, chi ha amato Aquaman e odiato La la land. Tutti quelli per cui il solo fatto che un film riguardi Star Wars lo rende meritevole di Oscar, gli amanti del cinema italiano e di Walt Disney, quelli che inorridiscono davanti allo splatter, che plaudono al buon gusto a tutti i costi, che si scandalizzano per tutte quelle battute che le categorie deboli “le toccano pianissimo”. Per chi, dopo aver visto Ghost, ha maturato una vera e propria idolatria per Whoopi Goldberg.

Date queste premesse, sembra che CineMAH presenta – Il buio colpisce ancora non debba piacere a nessuno. E invece, quasi sicuramente, lo adorerete.
Leo Ortolani è insuperabile non solo per il tratto inconfondibile, ma anche per l'(auto)ironia dissacrante e per il modo in cui riesce a usare il suo privato per dare spessore e ritmo alle tavole. Anche ne Il buio colpisce ancora, che raccoglie i suoi interventi a tema cinematografico, tre anni dopo Cinemah presenta - Il buio in sala (BAO, 2016), la recensione – sempre precisa, pungente – trae slancio da dettagli autobiografici, si anima di una visione splendidamente soggettiva. Che siano le sue visite dal medico, legate a dolorose "rotture di palle" o a inspiegabili bruciorini là dove non batte il sole dopo aver visto Star Wars - Episodio VII, o fulminei flash dei suoi rapporti con le figlie o con il compagno di proiezioni Marcello, il filtro attraverso cui viene guardato e valutato il film è sempre la sua vita, la sua esperienza diretta. 
Se Ortolani sorride delle ingenuità e dei preconcetti dell'uomo medio, di cui si fa portatore in prima persona, ogni recensione rivela in realtà la sua profonda intelligenza, la volontà di ridere con e non tanto di ridere di. Forse soprattutto per questo il lettore si sente coinvolto: perché da spettatore spesso ha pensato esattamente quello che Ortolani gli mostra, ha provato i suoi stessi fastidi, le sue stesse perplessità, a volte la stessa noia o commozione. Nei confronti dei film, osservati con lucidità e senza il minimo timore nei confronti dei "mostri sacri", che anzi vengono affrontati lancia in resta, la penna del disegnatore può essere tagliente. Questo si nota soprattutto quando la sceneggiatura gioca su effetti speciali e/o su luoghi comuni al solo scopo di produrre un successo commerciale, senza però riservare alcuna cura alla qualità.
Da vero cinefilo, Ortolani non perdona l'inganno inflitto al pubblico affezionato, specie quando interessa film un tempo amati (come i nuovi episodi di Guerre Stellari, o la riduzione cinematografica di Star Trek). Particolarmente duri sono i giudizi nei confronti della DC, i cui eroi sono sempre disperatamente alla ricerca di una dispersa sceneggiatura, mentre gli autori infilano nella pellicola elementi apparentemente casuali senza nemmeno sforzarsi troppo di cercare un filo conduttore. 
A corredo delle recensioni promesse nell’indice e che già appagano ampiamente il lettore, il quale arriva alla fine stremato dalle risate e con non pochi sensi di colpa per essersi abbandonato (e con che gusto!) allo humour non sempre politicamente corretto di Ortolani, viene inserita in fondo al volume una sezione intitolata “16 millimetri”. Si tratta, come spiega l’autore, di “una rubrica che ho assolutamente inventato in questo momento e che mi permette di mostrarvi, tutti insieme, quei disegni abbozzati sul momento, quelle spigolature da Settimana Enigmistica che ho disseminato in rete” (p. 179). In queste pagine fa il suo glorioso ritorno il Possente Uattefak, mostro informe, adorno di cornetti, denti aguzzi, e un sadico ingegno prestato alla traduzione dei titoli dei film stranieri. Si possono trovare inoltre alcune vignette di natura più seria, volte a celebrare alcuni grandi del mondo cinematografico mancati di recente, come Carrie Fisher, o Bud Spencer. 
Così, tra celebrazioni meritate e demolizioni che – leggendo Ortolani – sembrano assolutamente plausibili anche a chi non abbia (ancora) visto il film in oggetto, il volume si lascia fruire dalla prima all’ultima pagina e diventa anzi uno strumento di salvezza per lo spettatore incauto che, autolesionisticamente amante dei blockbusters, desideri essere guidato nella scelta del titolo e magari, per una volta, risparmiare due ore di vita (e dieci euro).  

   Carolina Pernigo








L'insuperabile #leoortolani torna sulle scene - è proprio il caso di dirlo - con una raccolta delle sue più recenti recensioni cinematografiche - salaci, impietose, autoironiche e dissacranti come sempre. Per la nostra redattrice, gli aggettivi sono tutti nel campo semantico della meraviglia, tanto questo bel volume appena edito da @baopublishing è riuscito a convincerla. Già fan dell'intelligenza critica dell'autore, @quinquilia ha riso di gusto per il modo in cui la vita privata rientra sempre dalla finestra nelle sue vignette, così come per la capacità di cogliere esattamente i punti deboli (ma anche quelli forti) di quanto visto sul grande schermo. E ha provato momenti di vera empatia e solidarietà per il compagno d'avventure Marcello, continuamente vessato. Anche voi amate Ortolani? Quale delle sue opere preferite? #baoutiful #fumetti #cinema #starwars #instabook #instalibro #bookstagram #bookoftheday #bookish #igreads #igbooks #readingnow #newbook #bookaddict #booklover #cover #bookcover #inlettura #cosebelle #criticaletteraria #vignette #review #cinereview @ortolanileo
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