Intervista a Andrea Cati di Interno Poesia sul crowdfunding editoriale

"I labili confini” è il titolo del nuovo libro di Stefano Bortolussi e del progetto di crowdfunding organizzato da Interno Poesia in collaborazione con Produzioni dal Basso. Scopo della campagna è coinvolgere e rendere protagonisti lettori e scrittori in un processo partecipativo che prevede la prenotazione di una o più copie del libro e l’ottenimento di altre ricompense, tra cui l’inserimento del proprio nome in una pagina del libro dedicata ai lettori sostenitori del progetto. C’è tempo fino a giovedì 15 dicembre per sostenere la nascita del libro "I labili confini" (prefazione di Roberto Mussapi) del poeta, traduttore e romanziere milanese Stefano Bortolussi. 
Qui il link del progetto: https://www.produzionidalbasso.com/project/i-labili-confini/
Ad Andrea Cati, fondatore e curatore del progetto "Interno Poesia", abbiamo rivolto alcune domande in proposito.


Andrea Cati, può parlarci di come, e soprattutto perché nasce Interno Poesia? Cosa distingue questo spazio da altri luoghi, virtuali e non, che attualmente si possono trovare in giro?

Interno Poesia nasce come blog e sito letterario ad aprile 2014 a Bologna, nel bel mezzo di una crisi matrimoniale e lavorativa, mentre ero impiegato in una grande azienda sull'orlo del fallimento. A parte la sfera personale, la motivazione principale per la quale ha ragione di esistere il blog Interno Poesia, risiede nella necessità di promuovere la poesia fuori da ogni analisi critica o recensione (il web è pieno di ottimi siti e blog di approfondimento), proponendo esclusivamente il lavoro dei poeti, dando visibilità alla parola poetica allo stato puro, selezionando e divulgando testi editi e inediti di autori contemporanei e del '900, italiani e stranieri. Per percorre tale strada di divulgazione della poesia, ho coinvolto alcuni tra i principali poeti contemporanei, affidando loro il compito di segnalare testi di autori stimati e propri lavori inediti. Ad oggi collaborano con Interno Poesia: Maria Grazia Calandrone, Claudio Damiani, Mario De Santis, Valerio Grutt, Franca Mancinelli, Giovanna Rosadini, Francesca Serragnoli, Andrea Sirotti. Fin da subito Interno Poesia ha riscontrato un ottimo seguito da parte del pubblico, attestati di stima da più parti e un folto numero di poeti che giornalmente riempiono la casella di posta con proposte inedite e edite. Ciò che caratterizza la proposta di IP non è solo frutto della selezione dei testi: il formato entro cui si esplica la proposta quotidiana, ovvero la scelta di affiancare esclusivamente le foto dei poeti al singolo testo, i colori e il layout del sito, la modalità di condivisione e l’engagement ricercato attraverso precise azioni di condivisione e comunicazione dei contenuti sulle piattaforme social (ad oggi siamo presenti su Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Google+ e da poco su YouTube), rappresentano elementi essenziali che distinguono l’offerta di Interno Poesia dagli altri siti e blog letterari presenti nel web.



Da quest’anno il blog è stato affiancato dal progetto parallelo Interno Poesia Editore che con la collana Interno Libri si propone a tutti gli effetti come una nuova realtà editoriale. Può spiegarci come è nata questa svolta? E poi, pensa di dare vita a un’idea diversa di poesia rispetto all'offerta dell’attuale mercato editoriale poetico?

L’idea di dare vita ad una casa editrice era nell'aria da tempo. Chi mi conosce lo sa. In questi primi due anni di vita la redazione ha accolto e diffuso le più importanti voci della poesia contemporanea italiana e straniera, ma ha anche proposto autori editi e inediti ancora poco conosciuti, attraverso una ferrea selezione e la creazione di un rapporto di fiducia reciproca, di fertile scambio letterario e umano, che andava oltre la pubblicazione del singolo testo sul blog. Fondare la casa editrice è stata la naturale conseguenza di ciò che intorno ad Interno Poesia si stava muovendo. L’obiettivo della casa editrice segue le tracce del blog, ovvero di scoprire e promuovere le più interessanti voci della poesia di oggi e di ieri, tenendo a cuore la qualità dei contenuti proposti ma anche il contenitore entro cui si forgia l’offerta, cercando di proporre libri secondo uno stile elegante e curato in tutti gli aspetti (scelta della carta, caratteri, formato di copertina e quarta, ecc.), in un formato vicino a quello tascabile, per consentire di tenerli e portarli ovunque con sé, che siano economicamente accessibili a tutti.



La caratteristica principale di Interno Poesia Editore è il connubio con Produzioni dal Basso, uno dei maggiori portali di crowdfunding europei, che permette una raccolta collettiva di fondi per sostenere il singolo progetto editoriale. Con questa modalità è stato pubblicato il primo volume della collana Interno Libri, Le cose possibili di Martina Germani Riccardi. Perché questa scelta, in effetti pioneristica, del crowdfunding?

Interno Poesia non è la prima casa editrice ad affidarsi al crowdfunding per la pubblicazione di libri. C’è però da segnalare una scelta programmatica, fondante, che investe il progetto editoriale di IP: pubblicare libri di qualità senza chiedere alcun contributo economico all'autore, noto o meno che sia. Per realizzare questo obiettivo, oltre all'investimento della casa editrice nelle pubblicazioni, è nata la collaborazione con Produzioni dal Basso, che ospita le anteprime dei libri in corso di edizione e il network professionale di Interno Poesia. I progetti di crowdfunding proposti, consistono in campagne promozionali dedite alla prevendita delle opere – come l’ultima in corso di Stefano Bortolussi e la raccolta “I labili confini” – e rappresentano un elemento strategico nell'intero processo di edizione dell’opera. Ciò che distingue il nostro approccio al crowdfunding è la scelta a monte, squisitamente editoriale, delle opere da pubblicare: le anteprime proposte su Produzioni dal Basso sono libri che verranno pubblicati a prescindere dal raggiungimento dell’obiettivo economico della campagna. In tal modo si tutela l’opera dell’autore, la scelta di pubblicazione dell’editore, restituendo ai lettori il ruolo di lettori, offrendo però a quest’ultimi la possibilità di diventare parte attiva nel processo di edizione dell’opera. Tutti coloro che partecipano alla campagna di crowdfunding, oltre ad usufruire di sconti con il preacquisto della raccolta, entrano nell'opera e vedono il proprio nome stampato nel libro, in una pagina dedicata ai lettori sostenitori del progetto. 



Può spiegarci quali sono i criteri di selezione delle opere che decidete di pubblicare? In altre parole, qual è la vostra linea editoriale? E un esordiente come può, eventualmente, sottoporvi un’opera inedita?

La valutazione e selezione di un manoscritto è parte essenziale dell’intero processo editoriale entro cui si sviluppa l’identità stessa di Interno Poesia. Ogni raccolta inedita che giunge in redazione è letta e valutata attentamente. Le opere, come i singoli testi proposti attraverso il blog, sono selezionate attraverso un confronto continuo tra i collaboratori di redazione.
“Le cose possibili” di Martina Germani Riccardi e “I labili confini” di Stefano Bortolussi esemplificano una parte importante della linea editoriale di Interno Poesia, con la pubblicazione dell’opera prima della giovane poetessa romana, e la proposta di una voce già nota nel panorama contemporaneo come il poeta, romanziere e traduttore milanese Bortolussi. Nel breve-medio periodo sono in programma altre pubblicazioni che riguardano la riedizione di autori italiani e stranieri dimenticati e la proposta di autori ancora poco noti al pubblico della poesia. Tutti, inoltre, possono sottoporre manoscritti inediti alla redazione, seguendo le linee guida riportate nella pagina del sito Pubblica con noi.



Pensa che in un futuro neanche troppo lontano le possibilità offerte dal crowdfunding possano essere una valida risorsa per risollevare il mercato editoriale, soprattutto quello che si occupa da vicino di poesia? 

Non è facile rispondere a questa domanda: in termini generali credo che la questione circa la ripresa del mercato dei libri di poesia sia più complessa e non dipenda dalle possibilità offerte dalcrowdfunding; tuttavia ritengo che la prevendita delle opere costituisca un tassello importante del ciclo di vita di un libro. L’obiettivo di Interno Poesia è di riuscire ad emergere in un mercato quasi inesistente come quello della poesia, attraverso specifiche azioni che prevedono la promozione degli autori e delle raccolte pubblicate, e il coinvolgimento dei lettori, destinatari ultimi e centrali del nostro progetto, con i quali oggi più che mai è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia e di dialogo. Vogliamo diventare riferimento strategico di una nuova forma di editoria che abbraccia il modello della sharing economy, l’economia collaborativa e partecipativa, nella quale lettori e autori costituiscono il fulcro essenziale del progetto editoriale.



Progetti o altre sfide per il futuro?

Il progetto ora è di accrescere il catalogo delle pubblicazioni e di partecipare, nel breve-medio periodo, alle fiere di settore, consolidando il rapporto con le librerie, grazie anche al nostro innovativo distributore DirectBook. La sfida principale per il futuro, che è anche la sfida quotidiana di Interno Poesia, è quella di riuscire ad entrare nei cuori dei lettori, di intercettare e creare un pubblico vivo e curioso della poesia, che non sia solo composto dagli “addetti ai lavori” ma da tutti coloro che cercano nella lettura di una raccolta in versi o di un singolo testo un’esperienza unica e coinvolgente, che può cambiare la vita.


Pietro Russo