#PagineCritiche - Educare alla scrittura, educare alla lettura, educare ad argomentare: «Scrivere all'Università» di Paola Italia

Paola Italia, con la collaborazione di Debora Bennati e Milena Giuffrida
Scrivere all’Università. Manuale pratico con esercizi e antologia di testi
II edizione
Firenze, Le Monnier Università, 2014.


Esiste la possibilità di educare alla scrittura e alla lettura?

In un momento storico in cui la parola educazione va assumendo valenze sempre più decisive e dinamiche (educazione politica, educazione al rispetto, educazione alla tolleranza, educazione civica, educazione familiare), è opportuno domandarsi fino a che punto la lettura e la scrittura siano decisive in un progetto generale di educazione.

L’autrice del volume, Paola Italia, giustamente, sostiene come una buona capacità di comprendere e di produrre possa essere la base per «un’educazione al rispetto delle idee degli altri e al riconoscimento delle azioni di persuasione (spesso con false argomentazioni) di cui tutti, ma particolarmente i giovani, siamo continuamente fatti oggetto» (p. X).

Leggendo il manuale si ha l’impressione di aver dato troppe cose per scontato: a partire dalle diverse tipologie di testi esistenti (capitolo 1); passando per le tecniche di lettura (capitolo 2), terminando con le tecniche di scrittura (capitolo 3).
Studiando, il Manuale si ha l’impressione di essere in un terreno conosciuto, ma mai percorso per bene, fino alla fine: ed è per questo motivo che non è sufficiente apprendere la lezione una volta soltanto.
L’uso ottimale del volume è quello del libro da consultare, da guardare sempre con la coda dell’occhio, da aprire anche quando si ha il dubbio più piccolo.

Di fronte all’inarrestabile crescita di corsi (non sempre qualificati) che si propongono di insegnare una stringente normativa per saper scrivere, l’uso di un manuale, come quello in oggetto, potrebbe essere una valida alternativa, dal momento che il discente è lasciato libero di gestire la propria individualità.
Paola Italia non propone un volume che pretende di dire tutto, di insegnare tutto e di avere un riscontro immediato: piuttosto la finalità è quella di far comprendere come ogni gesto legato alla scrittura e alla lettura debba contemplare, in maniera equilibrata, la creatività, ma anche un addestramento.
Una palestra, prendendo la definizione dell’autrice, che non propone solo nozioni, ma compenetra teoria e pratica.

Per raggiugere questi scopi, l’autrice ha diviso il suo manuale in due parti. Nella prima, teorica, si presenta (capitolo 1 «Testi scritti») il testo argomentativo (tipologia più frequente), per poi passare a illustrare le strategie per comprendere questo tipo di testo (capitolo 2 «Tecniche di lettura»); nel terzo capitolo («Tecniche di scrittura») da un lato si propone una metodologia per la stesura di meta-testi (testi da altri testi) e di testi argomentativi, dall’altro si illustrano strategie di scrittura e di revisione.
Il quarto capitolo («Scrivere testi all’Università») è un’applicazione teorica e specifica delle nozioni generali dei primi tre capitoli, con la selezione dell’ambiente cui il manuale è destinato: l’Università. Ma non si pensi solo alla tesi di laurea (triennale o specialistica che sia), ma anche alla redazione di tesine, di relazioni, per progetti o per esami. Il quinto capitolo («Schede pratiche») propone una sintetica e sinottica guida (mediante delle schede) per l’uso durante la fase di scrittura: uno strumento di agevole consultazione, che permette la fruizione immediata e pratica.

La seconda parte è dedicata alla pratica, proponendo una serie di esercizi sui quali mettere in atto le nozioni apprese nei capitoli teorici.
Come già detto, i materiali di lavoro possono offrire un’ottima palestra per lo studio e l’esercizio individuale, permettendo l’educazione all’auto-correzione, e la possibilità di tornare indietro per chiare dubbi o per approfondimenti.


Un pregio indubbio del manuale è quello di proporre, nelle nutrite bibliografia e sitografia, altri supporti per integrare le nozioni presentate.

Scrivere all’Università è, nel complesso, un manuale che ben si inserisce nel variegato panorama di volumi affini: con una specificità propria, tuttavia.

Quella, cioè, di non pretendere di analizzare tutto lo scibile sull’argomento, ma di procedere mettendosi dalla parte del discente, il quale, partendo da alcune certezze, considerate innate, o, per lo meno bagaglio delle scuole superiori, si rende mano mano conto che nulla è scontato, e che si può studiare per saper scrivere e saper leggere. Anche all’Università.