#EditoriInAscolto – I riccioli ammaliatori di una maga dell'epica per una narrativa "intima": Le Trame di Circe

Le trame di circe editoria indipendente

 
Nata in periodo pandemico, la casa editrice Le Trame di Circe, dal logo che unisce l'idea del classico a uno stile contemporaneo, vuole raccontare storie di formazion, memoir, avere un occhio di riguardo per tutta quella che è la narrativa intima e personale. Lo fanno affidandosi a una figura ammaliatrice e ambigua: quella della maga Circe.

Le figure femminili della mitologia e dell’epica, quelle che di solito erano lette con sospetto in quanto forti e indipendenti, come per esempio Morgana, sono, nella temperie culturale attuale, rivalutate e viste sotto una nuova luce. Come mai avete scelto Circe “dai riccioli belli” per dare il nome alla vostra casa editrice?
I “riccioli belli” di Circe sono raggi di sole, nel nostro logo: raggi che si propagano dall’astro che sorge, roseo, perché il mito vuole che la maliosa e ingannevole Circe sia figlia del Sole, appunto. Le trame tessute da Penelope avrebbero dettato una cifra più scontata; ci piace immaginare il cuore attuale, complesso e sorprendente di una Circe che si affranca dall’archetipo. E, generosamente, mostra il lato intimo e talentuoso di voci antiche e nuove.

Qual è la linea editoriale delle Trame di Circe? 
Una linea che punta sulla letteratura “intima”: i romanzi di formazione, i memoir, il fumetto e la poesia (ma anche la saggistica breve) dedicati alle storie personali, che siano d’immaginazione o ispirate alla realtà, e che pongano al centro del racconto, in qualunque forma, un Io originale, interessante. In un panorama editoriale che, per fortuna, ci regala ottime opere aperte alle tematiche sociali, e che però a volte, forse, confina le storie “intime” al romanzo rosa, Le trame di Circe cerca talenti che toccano tutto questo: ma senza appartenere a un genere in particolare. Non amiamo, in sostanza, le etichette.

C’è sempre molta curiosità intorno alle scelte editoriali di una casa editrice e a che cosa succede al testo una volta mandato nella casella mail o di posta ordinaria dell’editore. Qual è il processo che un testo che arriva da voi deve affrontare? In quali collane viene poi inserito?
Per il momento abbiamo quattro collane: il primo parametro per selezionare quella adatta a un manoscritto è, molto banalmente, la sua lunghezza. Se apprezziamo la scrittura e il contenuto di un testo breve, lavoreremo su quel testo per collocarlo nei nostri tascabili (collana Les Pochettes). Il resto (Profili e colori, ovvero letteratura contemporanea illustrata; I fumetti di Circe; Le storie di Circe e, fuori collana, per il momento, la poesia) attraversa l’iter classico di un manoscritto che si pubblica con un editore indipendente. C’è la selezione, l’editing affidato alla figura che riteniamo più idonea dal punto di vista linguistico e di “corde” e formazione personali, sempre al fianco dell’autore; l’ideazione di una copertina rigorosamente inedita, con un concept che poi viene interpretato e disegnato da un illustratore professionista su nostra commissione. Infine, distribuzione e promozione. Alla promozione dedichiamo molte delle nostre risorse, guidati da un ufficio stampa.

La casa editrice nasce nel 2020, un anno in cui tutte le attività erano sospese e congelate e si aveva paura anche solo di progettare qualcosa di nuovo. Com’è stato per voi l’inizio dell’attività editoriale?
È stata una partenza pro forma quella in pieno lockdown, che voleva avere più un valore simbolico che non il lancio dell’azienda a tutti gli effetti. Partimmo in e-book con la riedizione di un volume (Ritorneranno di Pino Caminiti) che sarebbe poi uscito in cartaceo alla fine dello stesso anno, dando vita al catalogo. Era complicato assumere tutte le informazioni, possederle e sfruttarle rapidamente: soprattutto dal punto di vista tecnico, burocratico, fiscale e, da quando le librerie sono tornate accessibili, distributivo. Eppure, questo “bucaneve” esemplare per molti talenti “in panchina”, in quel periodo, ci ha inondato di messaggi incoraggianti e di figure professionali che ci si sono affiancate con coraggio e gioia.
 
Ci date qualche suggerimento per iniziare la lettura del vostro catalogo? Da quali titoli potremmo partire?
Proprio da Ritorneranno, se si ha voglia di conoscere le radici del nostro progetto editoriale: se si ama la melodia dei classici latini e, in un volume breve, si desidera assaporare le considerazioni che il suo autore espresse sulla stringente, eterna attualità del mondo classico; o da Il Genio, semmai venisse la curiosità del perché, come prima romanziera, abbiamo scelto un’autrice così giovane. Secondo noi, Lucrezia Bano ha sfruttato con una maturità sorprendente capisaldi come l’identità e l’identificazione in un contesto affollato di adolescenti, riflettori cinematografici improvvisamente dilatati su un microcosmo (Tolmezzo, paesino d’origine dell’autrice), e sovraesposizione precoce sui social. E ancora La fine della famiglia di Claudia Cautillo, che è un memoir estremamente intimo che definiamo un perenne “flusso di coscienza organizzato”, che parte dal dramma di una “inetta” dei nostri giorni per aprire ventagli potenti sulla storia recente del nostro Paese, sulla storia del costume e della comunicazione, sulla loro evoluzione/involuzione. Infine, per chi ama i graphic novel, c’è Connie, un’idea tutta nostra (concepita e sceneggiata da Simonetta Caminiti, illustrata da Letizia Cadonici) su come la Lady Chatterley di D.H. Lawrence avrebbe vissuto e amato nel terzo millennio. Incontra un musicista egiziano nella Londra di oggi, si affranca da un passato torbido: è un’ex modella e influencer.
 
Domanda quasi de rigueur: quali sono i vostri prossimi progetti?
Ci piace anticiparli navigando un po’ a vista. Pubblicheremo traduzioni particolari, inedite, e illustrate, di un grande classico americano; e poi c’è il secondo volume della saga Wunderbar della giornalista del Corriere della Sera Ester Palma. Una storia d’amore e non solo, che dal Dopoguerra sposterà personaggi e storie sulle macerie e la rinascita del nostro Paese. Queste, solo due novità tra la fine della primavera l’inizio dell’estate… 

Intervista a cura di Giulia Pretta. Si ringraziano Le Trame di Circe e l'ufficio stampa IDN Media Relations