Una corsa intorno al mondo attraverso l'Arte con Flavio Caroli

libro di Flavio Caroli
La grande corsa dell'arte europea
di Flavio Caroli
Mondadori, 2020

pp. 214
€ 34 (cartaceo)
€ 16,99 (ebook)


Questo libro è un dialogo tra le opere più rappresentative del patrimonio europeo, che ci rivela il percorso dell'Arte e della Bellezza, in maniera inedita e accattivante.

Il viaggio parte da due opere, entrambe raffiguranti "Adamo ed Eva", una fiamminga e una italiana, la prima di Van Eyck e l'altra di Masaccio, perché proprio questo fu il tema di una lezione che lo stesso Flavio Caroli, storico dell'arte ed autore di questo piccolo gioiello letterario, ha seguito, da allievo del grande Roberto Longhi.

Con uno stile appassionato, poetico e nello stesso tempo divulgativo e comprensibile a tutti, il professor Caroli ci conduce alla scoperta delle opere, custodite nei musei più importanti o nei piccoli musei di provincia, di artisti conosciuti e amati, per dimostrarci come la lezione dei maestri, a partire proprio dal suo, sia qualcosa da tenere bene a mente, in tempi così precari da farci perdere la rotta.

Il viaggio è un dialogo tra un professore (lo stesso Caroli) e una studentessa, che nel libro veste i panni di un'esploratrice, che proprio come siamo costretti a fare noi tutti al momento, viaggerà in lungo e in largo per il mondo senza mai spostarsi da casa sua, solo attraverso la potenza delle immagini e un vastissimo e prezioso apparato iconografico, di cui il libro è ricco.

Quindi si inizia dall'influenza che le due opere citate sopra hanno su due modi di concepire l'arte, quella tutta luce dei fiamminghi e quella corporea degli italiani. L'ordine che segue è un ordine rigorosamente storico, ma non mancano i collegamenti e gli itinerari museali, da Londra a Parigi, da Madrid alla provincia olandese, dal Nord Europa a Dresda e Vienna, ma anche Basilea, Colmar, Monaco di Baviera, la Francia e gli Stati Uniti, per non tacere dell'Italia con Roma e Milano, approdando infine a Lugano. Con un obiettivo e un consiglio, che il professore vuole donare all'esploratrice

Ti ripeto che per te il viaggio nella bellezza durerà una stagione della vita; per altri può durare la vita intera. (p. 12)

Il viaggio nell'Italia del 1500 ci racconta come nasce "il pensiero in figura" di Dürer, ma anche come la ritrattistica di Lotto, erede di Leonardo, influenzerà il pensiero di Holbein, fino a giungere a Rubens e Van Dyck. Le diverse strade dell'arte del Rinascimento, che si diramano attorno ai nuclei diversi, abbandonando i vecchi modelli italiani, passando dal manierismo prima di diventare moderni. "E Bruegel?" Chiederà l'esploratrice, ricevendo una risposta paradigmatica:

"No, Bruegel è un'altra cosa. Bruegel (1526/31-1569) è l'unico vero naïf della storia dell'arte. E, da grande naïf, si fa i fatti suoi, tanto che può essere si tragico che comico. Tu dovrai vederlo in entrambe le vesti." (p. 32)

Ad un certo punto saranno fiamminghi ed olandesi a condurre la testa della corsa, fino ad arrivare all'outsider spagnolo, ovvero il grande Francisco Goya, che nella Spagna dei realismi ci regala uno sguardo romantico. Ma non dimentichiamo certo che la vera sorgente del Romanticismo sgorga a Nord, tra la Germania e l'Inghilterra, mentre nel Romanticismo francese tiene banco Géricault con la sua Zattera della Medusa, fino ad arrivare alla grande stagione impressionista e postimpressionista.

Tutto è pronto per presentare degnamente il Novecento, il secolo breve ma così glorioso e controverso, come ce lo descrive Caroli, che conclude il suo mirabolante percorso tra gli artisti in ambito contemporaneo, e ci porta a scoprire Anselm Kiefer

"Questo pittore raccoglie le acque dei tanti affluenti dell'arte europea: la potenza tedesca, il futurismo russo, l'eleganza francese (l'artista vive da anni vicino Parigi), la sapienza italiana, e chissà quante altre doti della nostra civiltà". (p. 198)

Un viaggio da intraprendere con cura attraverso la bellezza e le opere di coloro che l'hanno trasformata in materia tangibile, regalandoci le opere più importanti del nostro patrimonio artistico.

Samantha Viva