#CriticARTe - Proposte culturali del Canton Ticino: cosa visitare nell'autunno 2020

Proposte culturali del Canton Ticino Autunno 2020

Riprende la stagione autunnale dell’arte negli spazi dedicati del Canton Ticino, con interessanti proposte culturali, riprogrammate a causa dell’emergenza Covid19. Ne abbiamo selezionate alcune per voi.

(foto: Hans Josephsohn, gentile concessione del MASI di Lugano)

Lugano

L’arte contemporanea ticinese è la protagonista della stagione autunnale del Museo d’arte della Svizzera italiana, con cinque monografiche dedicate ad artisti svizzeri.

Visitabile fino al 10.01.2021 presso la sede di Palazzo Reali, Il Ticino che cambia del fotografo Vincenzo Vicari è realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico della Città di Lugano. Attivo sul territorio fin dal 1936, in oltre sessant’anni, Vicari ha documentato la trasformazione del territorio ticinese e dei suoi abitanti. Il Museo omaggia inoltre due artiste della scena contemporanea: Gabriela Maria Müller, vincitrice della 12° edizione del Bally Artist of the Year Award e Marta Margnetti, vincitrice del prestigioso premio Manor Award Ticino 2020.
MASI Palazzo Reali, via Canova 10, 6900 Lugano - info@masilugano.ch - www.masilugano.ch

La sede del MASI al LAC ospita PAM Paolo Mazzuchelli. Tra le ciglia, fino al 28 marzo 2021, e la mostra dedicata allo scultore Hans Josephsohn, fino al 21 febbraio 2021. Opere di grande formato ripercorrono la produzione di Mazzucchelli a partire dagli anni ’70 fino a oggi, evidenziando le molteplici tecniche impiegate dall’artista. In occasione del centenario di Hans Josephsohn, il MASI dedica una rassegna ai sessant’anni della sua opera scultorea, con un inedito percorso espositivo che permette una nuova lettura del corpus di opere dell’artista.
MASI LAC, Piazza Bernardino Luini 6, Lugano

Lo spazio della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati presenta What's New? A Collection in Progress 2020, un nuovo allestimento della collezione di proprietà dei coniugi Olgiati, visitabile fino al 13.12.2020. La mostra comprende una selezione di lavori di grandi maestri e giovani artisti affermati su scala internazionale, fra cui recenti acquisizioni di Franz West, Niele Toroni, Nathlie Provosty, Henrik Olesen e Luisa Lambri.
Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, Riva Caccia 1, Lugano

(Foto: “Scultura su legno del museo di Cluny”, 1909, mina e matita su carta, datato "30 juin 1909", coll. privata, Svizzera, fotografia © Éric Gachet - immagine in gentile concessione)

Mendrisio

I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916 è il titolo della straordinaria mostra ospitata presso il Teatro dell’Architettura di Mendrisio. L'esposizione presenta il tratto meno noto di uno dei personaggi, che ha segnato la cultura del nostro tempo: Le Corbusier. Promossa dalla Fondazione Teatro dell’architettura, con la collaborazione dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana a Mendrisio, la mostra espone i carnet di viaggio del giovane Charles-Edouard Jeanneret, soprannominato Corbu. I disegni e gli appunti sono stati realizzati mentre l'artista era iscritto alla scuola d’arte, intenzionato a diventare pittore. Questi viaggi di studio, compiuti tra il 1907 e il 1911, si concludono con il lungo viaggio in Oriente, un’esperienza che influenzerà profondamente i suoi progetti negli anni a venire. L’incontro con il mondo ellenico, così come con le guglie di Notre Dame, sembra tuttavia essere la scintilla decisiva, che alimenterà il futuro amore per l’architettura, il design e l’urbanistica, consacrandolo al mondo come “Le Corbusier”. “Living Le Corbusier”, una serie di filmati presentati al piano superiore, organizzati dall’Accademia di architettura in collaborazione con Milano Film Festival, completano la mostra. L’ampia rassegna, con più di ottanta disegni originali inediti provenienti da collezioni private e pubbliche svizzere e con numerose riproduzioni di disegni provenienti dalla Fondation Le Corbusier di Parigi, è stata organizzata in occasione della pubblicazione del primo volume del Catalogue raisonné des dessins de Le Corbusier, curato da Danièle Pauly, edito da AAM-Bruxelles in coedizione con la Fondation Le Corbusier e con il contributo della Fondazione Teatro dell'architettura di Mendrisio. La mostra è visitabile fino al 24 gennaio 2021.
Teatro dell’architettura – USI, via Turconi 25, 6850 Mendrisio - www.arc.usi.ch/tam




Recentemente inaugurata presso il Museo d'arte Mendrisio, André Derain. Sperimentatore controcorrente è la grande retrospettiva dedicata all’opera dell’artista francese, caposaldo del ‘900, che insieme a Picasso e Matisse ha influenzato tutta l’arte moderna e contemporanea. Poliedrico, collezionista di grandi maestri dell’800 e di strumenti musicali, trascorre l’intera esistenza assecondando il fuoco della sperimentazione, nella ricerca costante di un “oltre”, che potesse donare una “permanenza” temporale alle sue creazioni. Identificato come pittore Fauve inizialmente, continua la propria analisi assorbendo nuovi stili, riuscendo, con incredibile versatilità, a farli propri. Gode dell’ammirazione dei grandi artisti e letterati del suo tempo, con cui intesse rapporti di amicizia e collaborazione. È Giacometti, tuttavia, chi più di chiunque altro comprende la potenza della sua opera, lodando la capacità di Derain di cogliere l’essenza delle cose dietro la loro apparenza. L’amore per il Teatro e le sue dinamiche è il vero punto fermo della sfaccettata vita di Derain, che, all’apice della fama, si occupa negli anni non solo delle scenografie, ma del design dei costumi, dei testi e molto altro. Ritenuto erroneamente un simpatizzante nazista, cade nell’oblio. Il malcapitato fraintendimento condiziona gli anni a venire, fino a quando Suzanne Pagè, attuale direttrice artistica della Fondazione Louis Vuitton di Parigi, ne riscopre l’opera, portandola nuovamente in scena, sotto i riflettori del pubblico. La rassegna, che il Museo d’arte Mendrisio dedica a Derain offre uno sguardo ampio ed esaustivo sull’intera produzione dell’artista. È possibile ammirare un nutrito compendium di illustrazioni di libri, bozzetti del teatro, fotografie, e, soprattutto, la straordinaria opera pittorica e scultorea. La mostra è visitabile fino al 31 gennaio 2021.
Museo d’arte Mendrisio, Piazzetta dei Serviti 1, Mendrisio - museo@mendrisio.ch  www.mendrisio.ch

(Foto: Still da Vincenzo Vela di Adriano Kestenholz, concessione del Museo Vincenzo Vela)

Ligornetto

In occasione dei festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Vincenzo Vela, il Museo ha sostenuto numerose e importanti iniziative dedicate allo scultore di Ligornetto. Tra queste, vi è il video musicale “Vincenzo Vela. Il sogno della materia” creato dal regista Adriano Kestenholz e realizzato da Aleph Film in coproduzione con la RSI Radiotelevisione svizzera è stato presentato in prima mondiale durante l’VIII edizione del Parma Music Film Festival e dal 17 gennaio 2021 sarà presentato nelle sale del Museo in forma di installazione in dialogo con le opere di Vela.
Museo Vincenzo Vela, Largo Vincenzo Vela, 5, Ligornetto - www.vincenzo-vela.ch

(Foto: da sinistra a destra, Ernst Scheidegger, Busto di Diego nell'atelier parigino di Alberto Giacometti 1951©-2020 Stiftung Ernst Scheidegger Archiv Zürich. Gentile concessione m.a.x. museo)

Chiasso

Il m.a.x. museo dedica un’interessante rassegna alla produzione grafica di Alberto Giacometti, intitolata Alberto Giacometti (1901-1966), Grafica al confine fra arte e pensiero. L’artista, noto al grande pubblico per le sue emblematiche sculture, fu anche un rinomato pittore, nonché disegnatore di opere, spesso realizzate in forma di incisioni e litografie. Questo aspetto meno conosciuto della sua produzione artistica rappresenta il fulcro della sua ricerca, in cui Giacometti riversa l’espressione più intima del suo pensiero. Per la prima volta, presso Il m.a.x. museo è possibile ammirare un nutrito corpus d’opere grafiche realizzate da Giacometti, oltre 400 fogli dalla xilografia all’incisione a bulino, dall’acquaforte alla litografia, a cui si aggiungono alcuni dipinti, disegni, sculture e fotografie, nonché una scelta di tavole che fanno parte della raccolta intitolata Quarantacinque disegni di Alberto Giacometti, pubblicata da Einaudi nel 1963. L’esposizione abbraccia la tematica del “confine“, che caratterizza la stagione 2019-2020 del Centro Culturale Chiasso.
m.a.x. museo, Via Dante Alighieri 6, Chiasso - info@maxmuseo.ch - www.maxmuseo.ch

- Elena Arzani
@arzanicurates