#ScrittoriInAscolto - Roberto Saviano presenta Munizioni, la nuova collana da lui diretta per Bompiani



Un'occasione unica: incontrare Roberto Saviano.
Roberto Saviano e Antonio Franchini
Grazie a Bompiani ho potuto partecipare all’incontro di presentazione della collana Munizioni, un progetto voluto proprio da Roberto Saviano. Le Munizioni saranno testimonianze vive e tangibili della presenza delle parole, non solo libri, ma post, reportage, podcast e immagini. Accanto ai titoli presentati e delle idee portanti della collana, nell’incontro si è parlato anche della vita di Pasolini, di Falcone e di molti temi legati alla mafia, al riciclaggio, alle coperture e alle ingiustizie legate ai giochi di potere: una serata densa di emozioni e di stimoli culturali.

L’incontro ha preso avvio con l'introduzione di Antonio Franchini, che ha spiegato come il titolo Munizioni sia stato scelto in quanto tale parola «nonostante di primo acchito suoni come aggressiva, in realtà da certi punti di vista, può essere l’esatto contrario. Le parole sono come una munizione, e ritornare alla parola è la cosa più importante in un momento come questo, in cui le parole sono buttate lì o non ascoltate. C’è un particolare bisogno di ritornare allo scambio, alla parola, al ragionamento attraverso la parola».
All’incontro hanno partecipato blogger che sui loro profili si interessano di parole scritte e, a tal proposito, Roberto Saviano ha spiegato: 
«Ci tenevo a questo incontro, che non è  una classica conferenza stampa: volevo proprio incontrare chi sui profili comunica sui libri, raccontandoli come una passione, un'intuizione individuale. Queste persone diventano sempre di più veri mediatori con i lettori. I follower si riconoscono con persone che seguono su Instagram o altri social, perché ci si somiglia. Io faccio lo stesso: cerco profili in grado di moltiplicare la mia curiosità. O, al contrario, seguo chi scrive di soggetti del tutto diversi, ad esempio i fantasy. Questo mio approccio con chi si interessa di libri è insolito, molto spesso si comprano spazi su Instagram, ma quasi mai si cerca un'interlocuzione culturale, che invece per me vale molto.
Chi decide di parlare di libri ha deciso di dedicare il suo tempo e lo spazio online al libro, che è l’oggetto meno virale sui social».
I libri in uscita della collana sono due, il primo appena uscito è di Daphne Caruana Galizia, una delle più note giornaliste d’inchiesta maltesi, dilaniata dal tritolo.
Il suo ultimo post su Running Commentary si chiudeva così: “Ci sono corrotti ovunque si guardi, la situazione è disperata”. Pochi minuti dopo, la Peugeot su cui Daphne si trovava saltava in aria.
Su quest’opera Saviano ha detto:
«Tengo tantissimo a questo libro, lo sottopongo ai vostri occhi e ai vostri spazi e  chiedo un atto di partecipazione, perché questo libro è una vendetta, una parola forte, perché è  vendetta contro la sua morte.L’autrice è stata fatta saltare in aria dopo ogni tipo di diffamazione, l’hanno chiamata strega, cicciona, sfigata, abbandonata dal marito.La storia di questo libro è particolare perché Daphne ci stava lavorando prima di essere uccisa, sognava di realizzare un libro che raccogliesse il suo lavoro». 
Saviano ha continuato: 
«Lei che aveva un blog lettissimo in inglese, anche dai mercati giornalistici internazionali, sentiva che le parole sul blog rischiavano di perdersi e così aveva pensato a un libro, che è un tempo, uno spazio di continuità. Purtroppo Daphne è morta prima, infatti il libro esce grazie ai figli che, peraltro, introducono ogni sezione del libro. Per  me è  importante questa opera perché ho sempre sognato di costruire una collana sulla parola perseguitata, su chi rischia per scrivere, rischia la denuncia, la pressione, la vita, l’odio. È una vedetta su chi voleva spegnere la denuncia. E lo considero un libro sacro perché sacro è tutto ciò che a che fare con la vita».
Io, come donna, mi sono particolarmente commossa quando Saviano ha parlato del fatto che, proprio da donna, Daphne nel libro parla della sua vita, del fatto che era a conoscenza dei rischi legati alla sua scelta di vita, rischi che inevitabilmente si sarebbero riversati anche sui suoi figli. 
A tal proposito Saviano ha detto: 
«Per Daphne, le donne sanno che devono combattere per loro diritti e lei esprime la sua volontà di andare alla radice dei problemi. I problemi veri non sono la questione dei migranti, ma la situazione economica che ha portato a queste vicende.A Malta una società paga il 5% di tasse, e quindi le aziende arrivano qui perché così possono nascondere i loro soldi.Dentro alla storia di Daphne c’è il racconto di come la pressione fiscale e l’inferno del quotidiano siano addosso a chi non può scappare. Chi ha potere scappa sulle isole e nei paradisi fiscali. Nel libro c’è la storia personale di  una donna che scrive con quaranta e oltre cause. I suoi assassini sapevano con certezza che il giorno della sua morte sarebbe andata in banca,  perché le avevano congelato i soldi. Del resto la scorta le era stata tolta dato che il parlamento la riteneva un inutile privilegio per chi sputava sul governo di Malta».
Il libro, con orgoglio di Saviano, esce in Italia in anteprima mondiale, dato che Malta guarda l’Italia molto da vicino.
«Vorrei tanto che il libro fosse sostenuto, regalato. È un testo che esce dagli schemi della narrazione, Daphne racconta la cosa più sterile e antipatica del mondo: la finanza e il riciclaggio, rendendole accessibili; anche dai suoi scritti sul blog, tutti potevano capire cosa stava succedendo”.
Roberto Saviano ed Elena Sassi
L’idea di Saviano e di Bompiani di presentare questa nuova collana a chi scrive sul web è legata al fatto che il web, anche se è un mezzo di diffusione veloce, è anche un luogo di approfondimento e conoscenza:
«il libro, infatti, non ha l’immediatezza virale, necessita di un tempo prima di essere rilanciato, diversamente da una frase e un video, che subito possono essere condivisi. Il tempo che si prende un follower per leggere un libro e quindi per parlarne è importante: un lettore lo fa perché crede che i social siano anche uno spazio di approfondimento».
Il secondo libro della collana sarà: “Fariña. La porta europea della cocaina” di Nacho Carretero per la traduzione di Giuseppe Grosso.
Si tratta di un libro sul narcotraffico galiziano messo al bando dall’autorità giudiziaria spagnola.

Il progetto: Parole come munizioni, ha anche un hashtag, #parolecomemunizioni, un'occasione per condividere chi vorrà parlare di questo progetto e per chi avrà voglia di «leggere e condividere, farsi una rete umana nella rete virtuale».


Elena Sassi