Cosa accadde in quel giorno del 1929: inizia la serie di West Table di Daniel Woodrell


La versione della cameriera
di Daniel Woodrell
NN editore, 2019

Traduzione di Guido Calza

pp. 240 
€ 18

Lui le regalò un anello e una collana e una grossa spilla che lei indossava più spesso dell’anello, visto che quest’ultimo era prezioso e per suonare doveva toglierselo. La coppia avrebbe dovuto far visita ai nonni materni di lei a Rover, ma la pianista che suonava di solito all’Arbor era rimasta bloccata a Cape Girardeau e con riluttanza Lucille aveva accettato di sostituirla, cosicché il ballo si sarebbe tenuto e le sue amiche si sarebbero divertite. Senza mai perdere il sorriso, Ollie stava seduto su un davanzale a guardarla. L’esplosione li scagliò in direzioni diverse, e tre giorni dopo lui identificò Lucille dalla spilla che le era bruciata in profondità nel petto. (p. 88)

Quando nella vita di qualcuno accade qualcosa di rilevante, la tentazione di guardare agli eventi precedenti come un percorso necessario per arrivare proprio in quel punto, in quel momento, è fortissima: le cose sono andate così perché dovevano andare così, perché esiste un destino che lega i fili rossi di ognuno di noi e tutto puntava a quella direzione. Se poi ciò che di rilevante accade è un evento tragico – l’esplosione di una sala da ballo, attrazione centrale di una minuscola cittadina americana, gremita di gente – ecco che il senso di predestinazione diventa insormontabile.
A poter raccontare la vicenda sono i sopravvissuti, ché ai morti la voce non è mai concessa, di loro resta l’immagine persistente nella memoria dei singoli e in quella collettiva. E di verità, intorno all’esplosione della Arbor Dance Hall del 1929, ce ne sono un’infinità, una per ogni abitante di West Table, ma quella narrata in questo libro è, appunto, la versione della cameriera, Alma DeGeer Dunahew, nonna del protagonista Alek, che per anni si porta dentro la sua verità prima di raccontarla al nipote. Lei, come tutti gli altri, non possono dimenticare ciò che è successo, ed è forse proprio l'impossibilità di raggiungere la pace dell'oblio acuiscono ulteriormente il senso di maledizione e i rimorsi dei viventi.
Intorno ad Alma e alla sorella Ruby, tuttavia, esiste un mondo intero: un mondo fatto di persone comuni, che ogni mattina escono per le strade di West Table e i cui destini si intrecciano, andando a formare un reticolato di sentimenti, emozioni, vissuti. E se ogni persona è un tassello che si incastra negli altri, allora La versione della cameriera diventa un puzzle da risolvere per avere nitida l’immagine finale, e come si sa i puzzle non sempre sono semplici, le tessere che sembrano inserirsi in un certo modo successivamente possono risultare appartenenti ad altri intarsi: il risultato è un romanzo breve quanto complesso, che non può essere letto con superficialità poiché facile è perdersi lungo il percorso tracciato. Woodrell si diverte a lasciare una storia a metà e iniziarne un’altra per poi riprendere la prima dopo decine di pagine, inframmezzandola con altre vicissitudini che intanto possono aver alterato la percezione di tutto il microcosmo da lui creato.
La prosa riflette bene questo modo di raccontare: il linguaggio è ricco, il lessico ricercato, la struttura della frase armoniosa ed elaborata. Complice il periodo storico – gli Stati uniti fra le due guerre mondiali, sopra ogni cosa l’ombra della Grande depressione – ciò che ci troviamo davanti è un romanzo crudo ma non senza sentimento, nichilista ma non cinico, e ciò che arriva è l’idea che le cose accadono e una volta accadute sono irreversibili, non si può tornare indietro ma soltanto parlarne con il calore e la sacralità che appartengono ai discorsi sul passato, soprattutto se coinvolgono i cari estinti: «In questa città girava gente malconcia e deturpata, che dava molto nell’occhio, ma poi arrivò l’altra guerra e di lì a poco le cicatrici diventarono il male minore» (p. 58).
Restiamo dunque in attesa di scoprire gli altri libri della serie di West Table, e intanto godiamoci questo cubo di Rubik letterario che è anche un giallo, ma anche una storia d’amore, eppure anche un romanzo di formazione.

David Valentini





"I lampi graffiarono le nubi e rombò il tuono. Con l’abito svolazzante, gli occhi socchiusi e lontani, lei scelse con astuzia quell’attimo di furia per cominciare il suo resoconto dell’esplosione all’Arbor Dance Hall nel 1929, dei quarantadue ballerini morti in un istante in quell’angolo dei monti Ozark nel Missouri, delle coppiette uccise nel bel mezzo di un passo di valzer, lanciate verso le nuvole in una bruma rosa inseguita da fiamme gigantesche, e del perché fosse accaduto." Domani per i tipi di NN esce un nuovo libro, primo della serie di West Table. Questa tranquilla cittadina americana è segnata da un orrore indimenticato: in una notte di festa del 1929 la sala da ballo esplose all'improvviso, portando con sé le vite di decine di abitanti. Le versioni di questa storia sono molteplici ma quella che interessa al giovane Alek è quella di sua nonna Alma, all'epoca cameriera. Ecco a voi dunque "La versione della cameriera" di Daniel Woodrell. Ce ne parlerà a breve il nostro @darvax. . #criticaletteraria #libri #books #instabooks #bookstagram #lettura #inlettura #reading #nowreading #bookshelf #bookporn #bookreading #booksofinstagram #igersitalia #iger #igersitalia #snapseed #libridaleggere #librichepassione #booklover #bookreader #usa #America #romanzo #novel #story #beauty
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