#CritiCOMICS - Cinzia, la donna che tutti dovremmo poter, liberamente, essere

Cinzia
di Leo Ortolani
Bao Publishing, 2018

pp. 240
€20

Potete essere neofiti della Città senza Nome, oppure no. Potete essere consapevoli che Cinzia ha qualcosa in più rispetto a tutte le altre donne, esattamente trenta centimetri, oppure no. Potete sapere che Leo Ortolani è il nome del più grande fumettista comico dei giorni nostri, oppure no. In ogni caso, la lettura di Cinzia vi arricchirà la vita e vi farà sperare che un mondo in cui ognuno non ha etichette né macchie, ecco, è possibile. Basta volerlo prima di tutto dentro di sé.
Non importa, infatti, sapere che Leo Ortolani esordiva per la prima volta con il suo Rat-Man nel 1990, diventando da quel momento uno degli autori comici più prolifici del panorama fumettistico italiano. Solo per onorarne la produzione, e non perché questo sia necessario per la lettura e l’apprezzamento di Cinzia, basta dire che gli albi che compongono la serie regolare Rat-Man Collection, arrivata alla sua imponente conclusione un anno fa, sono 124 e che sono stati accompagnati da una serie di esilaranti parodie cinematografiche (Il signore dei Ratti, AVARAT, per citarne solo alcuni) e da altre opere affini a Rat-man in quanto a toni e stilemi, primo tra tutti il mio amatissimo Venerdì 12.


Non importa nemmeno sapere che in quel 1990 anche Cinzia faceva il suo esordio: il postino Paul consegna al ratto una copia di TOPOLINO, permettendo al supereroe di trovare il simbolo che stava cercando per diventare il paladino della giustizia più strampalato dell’universo e a Paul di capire qualcosa di più sulla sua vita: a partire da quel momento sarà Cinzia, la lucciola della Quinta Strada.

Ed eccoci qui, al raccordo narrativo che potrebbe aiutare a comprendere la genesi della protagonista del primo graphic novel di Leo Ortolani. Lei, che doveva essere semplicemente una comparsa. «Ma questa è un'altra storia», dichiarava lo stesso Leo dopo aver raccontato la trasformazione da Paul a Cinzia. Un’altra storia è finalmente, oserei dire, arrivata, dopo che per anni il transessuale platinato e perdutamente innamorato di Rat-Man è stato solo il protagonista delle gag più divertenti della serie, nonché ovviamente una delle figure più amate dal pubblico. Una figura così penetrante nelle nostre memorie e coscienze (e non grazie a quei famosi trenta centimetri) da riuscire a occupare un intero romanzo a lei dedicato e a farlo senza banalità, bassezze umoristiche (o forse qualcuna sì, dai, è pur sempre di Leo Ortolani che stiamo parlando) o approssimazione. Cinzia è, sotto ogni punto di vista, il manifesto della libertà LGTB del XXI secolo, senza se e senza ma. Spogliata di qualunque retorica propagandistica, spesso causa solo di sterili e inconcludenti dibattiti, la sua storia è talmente vera e genuina che non esagero dicendo che ha detto molto di più sulla teoria gender Leo Ortolani in 240 pagine a fumetti, che non i fiumi di parole di studiosi sulle poltrone dei talk show o sui gruppi Facebook.

Foto di @la_effesenza
Ecco perché non importa che non conosciate l’autore o non sappiate che schiere di giovani trentenni/quarantenni italiani abbiano passato giornate intere a farsi guardare storto dagli altri ridendo a crepapelle sui mezzi pubblici con un albo di Rat-Man in mano. Quello che conta è che Cinzia è vera, è una donna colta nella sua difficile quotidianità da transessuale, fatta di colloqui di lavoro in cui viene scartata per l’incongruenza nome/documento di identità, di viaggi nella metro sempre sotto gli sguardi di disapprovazione della gente, di riunioni del grottesco club LGBTQSW (immaginate voi per cosa stia SW), di chiacchiere con Tamara, la coinquilina transessuale che fa la camgirl per guadagnarsi da vivere, unica vera amica di Cinzia, e di amori impossibili, come quello per Thomas, membro dell’organizzazione dal nome eloquente, Natura & Famiglia.

Cinzia parla a chi, transessuali e no, nella vita si è sentito solo una macchia in mezzo a tanti colori definiti. E proprio per questo è ancora più forte il suo ruolo di manifesto della teoria gender: non c’è nulla di estremo da difendere o su cui teorizzare. Ci sono solo persone, essere umani come miliardi altri sulla faccia della terra. La normalità è il diritto che ogni outsider della società deve difendere. Ma proprio perché non ci si può nascondere dietro il dito dell’ottimismo e le difficoltà vissute dai membri della comunità LGBT sono tristemente sotto gli occhi di tutti, ecco che Leo Ortolani fa un passo oltre e trasforma la sua opera in un capolavoro rivoluzionario, in cui la protagonista È la comunità a transessuale. Per la prima volta il fumetto racconta un dramma con rispetto, ma anche con tutta quella leggerezza ironica e spassosa a cui l’autore ci ha sempre abituato: in Cinzia si ride tanto e di gusto, tanto quanto basta a trasformare la tristezza della storia in profonda riflessione su un tema delicatissimo, di certo spinoso per l’autore, ma che va urlato ai quattro venti: tutti dovremmo poter essere liberi di essere Cinzia.

Un’opera imperdibile, in tutti i suoi trenta centimetri in più inguainati di tessuto leopardato.

Federica Privitera



Ai lettori affezionati di #RatMan, #Cinzia è un personaggio noto: con quei suoi 30 cm in più ha reso esilaranti molte delle scene con protagonista il supereroe della Città senza Nome. Ma a tutti noi questo suo ruolo da comprimaria non bastava. Ed ecco che @ortolanileo ci ha accontentato con il suo primo #graphicnovel inedito, nato sotto la buona stella di @troisi_licia e della comunità LGBTSW etc etc. Con Cinzia si ride, tanto, ma si riflette ancora di più. Noi l’abbiamo letto in anteprima, voi (se non siete tra quelli che l’hanno acquistato al #luccacomics2018), lo troverete da domani in libreria. Presto un #CritiCOMICS sul sito! ~ #ticonsigliounlibro #libriconsigliati #criticaletteraria #leggerefabene #consiglidilettura #booktube #bookish #bookworm #bookporn #librichepassione #libridaleggere #libricheamo #instabook #books #libri #igreaders #igread #ilovebooks #ilovereading #fumetto #baotiful @baopublishing
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