Prossimamente su Critica Letteraria… la serie "L'Allieva", di Alessia Gazzola.



L'annuale party di beneficenza organizzato da quegli iperattivi di Pediatria mi ricorda puntualmente che, in qualità di specializzanda in Medicina legale, mi trovo – senza alcuna chance di progressione verticale – all'ultimo grado della catena alimentare della Medicina. (L'Allieva, p. 9)

Comincia così L'Allieva, primo romanzo della fortunata e appassionante serie ideata da Alessia Gazzola, scrittrice e medico legale. La storia racconta le vicende di Alice Allevi, specializzanda in medicina legale, una ragazza come tante, buona, allegra, romantica, un po' pasticciona – tratto che le conferisce una spiccata simpatia – e certamente incapace di stare fuori dai guai: insomma, Alice pare il personaggio perfetto per una serie destinata a durare – e ce lo auguriamo – molto a lungo. La perspicacia che la contraddistingue, e che fa sì che il suo aiuto risulti determinante nei casi con cui si trova a che fare nel suo ruolo di medico legale, tuttavia non basta a tenerla lontana dai pasticci. La nostra eroina, infatti, proprio non riesce a non farsi coinvolgere dai casi che segue, anche in virtù della forte passione che Alice ha per questo lavoro e per il suo desiderio di rendere giustizia alle vittime.
Ad oggi la serie comprende sei volumi: a seguito del successo avuto dal primo libro, L'Allieva, pubblicato nel 2011 – 60.000 copie vendute, uno straordinario successo editoriale – la Gazzola ha scritto e dato alle stampe i due successivi, Un segreto non è per sempre, e il prequel Sindrome da cuore in sospeso, usciti entrambi nel 2012, per proseguire poi con Le ossa della principessa (2014) e Una lunga estate crudele (2015), fino ad arrivare all'ultimo, edito sempre da Longanesi nel settembre 2016, Un po' di follia in primavera.


Tale successo editoriale ha scatenato l'interesse dei vertici Rai, che hanno deciso di farne una fiction, andata in onda su RaiUno lo scorso autunno (27 settembre – 31 ottobre 2016), riscuotendo un incredibile successo anche tra il pubblico televisivo.
La serie televisiva è tratta dai primi tre romanzi, e vede come protagonisti – delle scelte a dir poco azzeccatissime – Alessandra Mastronardi, nel ruolo di Alice, e Lino Guanciale, come Claudio Conforti.
Una scommessa vinta, insomma, quella della Rai, e una conferma notevole per la Gazzola, che ha il merito di aver creato una storia apprezzabile trasversalmente, dai più ai meno giovani.
Il talento dell'autrice – classe 1982 – è quello di saper mischiare sapientemente le vicende amorose della giovane protagonista, divisa tra il suo fidanzato Arthur Malcomess, con cui ha una storia passionale e difficile, e il suo capo Claudio Conforti, a quelle professionali, con la ricostruzione delle indagini e la messa in scena delle autopsie. Nonostante il racconto delle traversie amorose di una giovane in carriera possa sembrare, a chi si accosta per la prima volta all'opera della Gazzola, qualcosa di già visto e sperimentato dalla letteratura rosa, in realtà la nostra scrittrice riesce a intrecciare i fili della narrazione in maniera tale da unire le questioni private alle vicende più strettamente accademiche e scientifiche, anche grazie, naturalmente, alla professione di medico legale che l'autrice svolge quotidianamente. L'efficacia e la precisione delle descrizioni anatomiche, così come il sapiente racconto degli sviluppi investigativi, fanno sì che il lettore resti col fiato sospeso per buona parte della narrazione, non riuscendo facilmente a staccarsi dalle pagine.
Ed è così che L'Allieva trova posto anche su Critica Letteraria: ogni due settimane la recensione ad uno dei libri della serie, presentati rigorosamente in ordine di uscita (l'ultimo, Un po' di follia in primavera, tuttavia, è stato recensito poco tempo dopo l'uscita), per accompagnarvi nel mondo di Alessia Gazzola e anche, perché no, per ingannare l'attesa di un'auspicabile seconda stagione televisiva.

Valentina Zinnà

il cast della prima stagione televisiva (al centro Alessia Gazzola)